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Dallo scavo al Museo

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Alessandro Lugari<br />

Fig.1 - Sezione di un<br />

mosaico<br />

RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong> RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong><br />

La Conservazione<br />

dei Mosaici nelle<br />

aree<br />

Archeologiche<br />

Il problema della conservazione dei mosaici in uno <strong>scavo</strong> archeologico<br />

è un argomento molto complesso che va affrontato sotto<br />

diversi aspetti.<br />

Come prima cosa diciamo che il mosaico è una tipologia di decorazione<br />

re<strong>al</strong>izzata a strati, gener<strong>al</strong>mente ne troviamo tre (Fig.1):<br />

• uno strato di drenaggio costruito con grosse pietre e poca c<strong>al</strong>ce,<br />

denominato in antico ‘statumen’;<br />

• uno strato superiore di livellamento re<strong>al</strong>izzato con c<strong>al</strong>ce e piccoli<br />

frammenti di pietra o di ceramica, che svolge la funzione di massetto,<br />

chiamato in antico ‘rudus’;<br />

• sopra a questo troviamo il letto di posa ottenuto con c<strong>al</strong>ce e pozzolana<br />

fine, chiamato in antico ‘nucleus’, sul qu<strong>al</strong>e veniva re<strong>al</strong>izzato<br />

il mosaico a giornate, stendendo la c<strong>al</strong>ce necessaria dove venivano<br />

inserite le tessere di marmo.<br />

Negli ultimi anni è ormai una prassi consolidata quella di affiancare<br />

<strong>al</strong>l’archeologo mentre scava, un esperto in conservazione; i<br />

reperti mobili (ceramiche, vetri, met<strong>al</strong>li, marmi, ecc.) vengono via<br />

via cat<strong>al</strong>ogati e quindi portati in magazzino, le strutture (murature,<br />

mosaici, affreschi, ecc) rimangono nel sito. La funzione del restauratore<br />

è, in accordo con chi scava, quella di prendere provvedimenti<br />

affinché gli oggetti e i resti scoperti siano s<strong>al</strong>vaguardati.<br />

Il pronto intervento è un passaggio fondament<strong>al</strong>e della conservazione,<br />

è il primo e il più importante. Non possiamo scindere il lavoro<br />

dell’archeologo sul campo da quello del restauratore, nel momento<br />

del ritrovamento di un manufatto è indispensabile la presenza del<br />

restauratore; archeologia e conservazione devono viaggiare par<strong>al</strong>lele,<br />

convivere, deve esistere una sinergia tra le varie profession<strong>al</strong>ità.<br />

E’ quindi ormai acquisita la presenza del tecnico restauratore in<br />

una campagna di <strong>scavo</strong>, in quanto con lo <strong>scavo</strong> archeologico<br />

andiamo ad interrompere un equilibrio che dura da secoli, il<br />

mosaico, interrato, vive in una condizione di quiete, nella qu<strong>al</strong>e<br />

noi andiamo ad interferire.<br />

La situazione in cui si trova il reperto è stabile, esiste cioè un equi-<br />

La Conservazione<br />

dei Mosaici nelle<br />

aree<br />

Archeologiche<br />

Fig.2 - Sezione di un<br />

mosaico su <strong>scavo</strong><br />

archeologico<br />

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