27.06.2013 Views

Dallo scavo al Museo

Dallo scavo al Museo

Dallo scavo al Museo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Conservazione e<br />

Segreti dei<br />

piùPreziosi<br />

Piccoli<br />

Fig.10 - Ricostruzione<br />

della sepoltura n. 2<br />

della Necropoli di<br />

V<strong>al</strong>lerano <strong>al</strong> momento<br />

del ritrovamento: i resti<br />

ossei e gli oggetti di<br />

corredo non si trovavano<br />

più nella posizione<br />

origin<strong>al</strong>e, forse per spostamenti<br />

causati d<strong>al</strong>l’acqua<br />

o da qu<strong>al</strong>che<br />

anim<strong>al</strong>e prima che la<br />

terra sigillasse la deposizione<br />

Fig.11 - Ricostruzione<br />

ipotetica dell’acconciatura<br />

a reticella decorata<br />

con migliaia di elementi<br />

in oro trovati sparsi presso<br />

la testa e il petto, in base<br />

<strong>al</strong>la loro posizione rilevata<br />

con indagini ai raggi<br />

X delle zolle di terra<br />

RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong> RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong><br />

li utensili, impiegati<br />

con particolare<br />

cautela in<br />

prossimità degli<br />

oggetti interrati,<br />

per liberarne i<br />

contorni e documentare<br />

la loro<br />

posizione (tecnica<br />

del micro<strong>scavo</strong>).<br />

I resti ossei e<br />

gli oggetti di corredo<br />

non si trovavano<br />

più nella<br />

posizione origin<strong>al</strong>e,<br />

forse per<br />

spostamenti causati<br />

d<strong>al</strong>l’acqua o<br />

da qu<strong>al</strong>che anim<strong>al</strong>e<br />

prima che la terra sigillasse la deposizione (Fig.10).<br />

Il restauro del corredo<br />

Dopo il recupero, ha avuto inizio il restauro di tutti i reperti, per<br />

restituire loro leggibilità e interpretarne la funzione. Molto interessante<br />

è stato il ritrovamento di migliaia di minutissime laminette<br />

d’oro di varia lunghezza, sparse nella zona della testa e del petto,<br />

insieme ad <strong>al</strong>tri ornamenti: spir<strong>al</strong>ine, sferette e nastri in oro. L’esame<br />

delle radiografie delle zolle di terra che li contenevano raccolte<br />

durante il micro<strong>scavo</strong> e le osservazioni <strong>al</strong> microscopio elettronico<br />

hanno fatto ipotizzare che i diversi elementi in origine appartenessero<br />

ad una acconciatura a rete, il cui filo è andato distrutto; reticelle<br />

in oro simili sono raffigurate in <strong>al</strong>cune pitture di Pompei (Fig.11).<br />

La pulitura dei gioielli ha rivelato dettagli interessanti: ad esempio,<br />

per incastonare le gemme degli anelli e delle spille sono stati adoperati<br />

dei mastici adesivi in resina veget<strong>al</strong>e (Fig.12); i gioielli venivano<br />

anche modificati, senza sprecare il paziente lavoro dell’orafo:<br />

una delle spille è stata riutilizzata, sul retro si vedono i segni (limati)<br />

di un sistema di un aggancio precedente (Fig.6).<br />

Il restauro dello specchio ha evidenziato la decorazione sb<strong>al</strong>zata ad<br />

<strong>al</strong>torilievo con la raffigurazione del mito dei fratelli Frisso ed Elle,<br />

figli del re di Beozia, in fuga d<strong>al</strong>la casa paterna con il Vello d’Oro,<br />

collegato <strong>al</strong>la fama dei giacimenti auriferi della regione a sud del<br />

Caucaso e <strong>al</strong>la tecnica della raccolta dell’oro su pelli di montone.<br />

Per rappresentare il dettaglio narrativo l’orafo volle applicare una<br />

doratura sul vello del montone, che è stata messa in luce nel corso<br />

della pulitura (Fig.13).<br />

Un intervento particolarmente<br />

laborioso di ricomposizione, infine,<br />

ha richiesto il restauro della<br />

bambolina d’avorio, frammentata<br />

in parti minute (Fig.15).<br />

Tutti i gioielli e gli <strong>al</strong>tri elementi<br />

di corredo sono presentati<br />

nella ricostruzione grafica della<br />

sepoltura re<strong>al</strong>izzata <strong>al</strong> termine<br />

del restauro. Si tratta natur<strong>al</strong>mente<br />

di un’ipotesi, ma è fondata<br />

sui dati di ritrovamento: la<br />

ragazza indossava collane di diversa lunghezza, numerosi anelli<br />

<strong>al</strong>le dita delle mani, bracci<strong>al</strong>i, spille con gemme incise. Il tipo di<br />

fattura dei gioielli e il modo di indossarli richiamano <strong>al</strong>la mente<br />

<strong>al</strong>tre immagini femminili, come quelle scolpite nella medesima<br />

epoca nei busti di signore aristocratiche ritrovati nella città carovaniera<br />

di P<strong>al</strong>mira, crocevia siriano delle vie commerci<strong>al</strong>i, dove transitavano<br />

anche le merci preziose. Si è ipotizzato che forse la ragazza,<br />

sepolta con un ritu<strong>al</strong>e così speci<strong>al</strong>e, appartenesse a una delle<br />

Conservazione e<br />

Segreti dei<br />

piùPreziosi<br />

46 47<br />

Piccoli<br />

Fig.12 - Anello in oro<br />

con smer<strong>al</strong>do. La<br />

gemma, collocata in<br />

una piccola guaina<br />

d’oro, è fissata dentro<br />

l’anello con una resina<br />

veget<strong>al</strong>e. Necropoli di<br />

V<strong>al</strong>lerano, II sec. d.C.<br />

Fig.13 - Lo specchio di argento con la raffigurazione ad <strong>al</strong>torilievo<br />

del mito di Frisso ed Elle e del Vello d’oro prima e dopo il restauro.<br />

Sulla superficie del corpo dell’anim<strong>al</strong>e l’an<strong>al</strong>isi chimica ha confermato<br />

la presenza della doratura origin<strong>al</strong>e in am<strong>al</strong>gama di mercurio

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!