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Dallo scavo al Museo

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Il<br />

<strong>Museo</strong> Nascosto:<br />

iDepositi<br />

Fig.3 - Cassetta contenente<br />

frammenti di<br />

affresco<br />

82<br />

RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong> RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong><br />

apportare modifiche per adattarli <strong>al</strong>le funzioni specifiche di magazzino<br />

d’opere d’arte.<br />

Altro è creare ex novo un deposito, partendo da uno spazio definito<br />

e conoscendo l’esatta natura dei materi<strong>al</strong>i da conservare (Figg.3,5).<br />

Esistono variabili che rendono difficile dare indicazioni univoche e<br />

rigide. Per esempio quelle legate agli spazi e <strong>al</strong>le differenti re<strong>al</strong>tà<br />

loc<strong>al</strong>i: un museo archeologico avrà la necessità di pensare ai luoghi<br />

da adibire a deposito c<strong>al</strong>colando una media d’accrescimento numerico<br />

di materi<strong>al</strong>i che si recuperano dagli scavi archeologici e invece<br />

per una pinacoteca o una biblioteca si dovrà ragionare più in termini<br />

di donazioni e acquisizioni. Nel caso di documenti unici, di<br />

v<strong>al</strong>ore incommensurabile<br />

per la storia umana, sarà<br />

necessario progettare ricoveri<br />

studiati ad hoc, v<strong>al</strong>utando<br />

la necessità di prevedere<br />

aree destinabili a<br />

caveaux.<br />

Da quanto detto si deduce<br />

che più elastico sarà il progetto<br />

dello spazio che si<br />

vuole adibire a deposito,<br />

maggiore l’adattabilità <strong>al</strong>le esigenze a venire e inferiori costi che si<br />

dovranno sostenere in futuro.<br />

Più di venticinque anni fa l’Istituto Centr<strong>al</strong>e del Restauro pubblicava<br />

un volume sui “Fattori di detoriamento” dove si legge: “...qu<strong>al</strong>unque<br />

processo di deperimento potrebbe essere arrestato se si<br />

potesse re<strong>al</strong>izzare una condizione di perfetto equilibrio termodinamico<br />

tra oggetto da conservare e ambiente di conservazione... (si<br />

può) ottenere il r<strong>al</strong>lentamento dei processi di deperimento con procedimenti<br />

capaci di ridurre l’entità degli squilibri tra oggetto e<br />

ambiente”. R<strong>al</strong>lentare, e non eliminare il deperimento. Questo perchè<br />

la materia ha un suo tempo/vita che si può solo tentare di <strong>al</strong>lun-<br />

gare il più possibile utilizzando accorgimenti corretti.<br />

Per sommi capi si possono così suddividere le princip<strong>al</strong>i cause di<br />

detoriamento delle opere d’arte: cause fisiche-meccaniche, che<br />

possono essere di natura<br />

accident<strong>al</strong>e qu<strong>al</strong>i terremoti<br />

e inondazioni,<br />

eventi comunque non<br />

inseribili in schemi<br />

razion<strong>al</strong>i; in questi casi<br />

si può comunque intervenire<br />

anticipatamente<br />

con opere di protezione.<br />

Le caratteristiche climatiche<br />

dell’ambiente<br />

come c<strong>al</strong>ore e umidità e<br />

ancora l'atteggiamento<br />

di luce solare o artifici<strong>al</strong>e,<br />

se non controllate<br />

adeguamenti possono<br />

provocare ai manufatti<br />

danni molto gravi.<br />

Rispetto <strong>al</strong>le cause chimiche,<br />

l’aria e l’acqua sono un veicolo per sostanze che reagiscono<br />

quando entrano a contatto con la materia. Possiamo dividere queste<br />

sostanze in due grandi gruppi: gli inquinanti natur<strong>al</strong>i e quelli artifici<strong>al</strong>i,<br />

dove per questi ultimi s’intendono quelli originati d<strong>al</strong>l’azione<br />

umana, come i prodotti che si formano nei processi di combustione.<br />

Inoltre le polveri sia di origini natur<strong>al</strong>i sia artifici<strong>al</strong>i, possono<br />

essere veicolate da aria e acqua sui manufatti provocando sulla<br />

superficie la formazione di sedimenti.<br />

Il degrado biologico è legato a condizioni fisiche-ambient<strong>al</strong>i: difatti<br />

queste sono la causa princip<strong>al</strong>e dello sviluppo di colonie composte<br />

da microrganismi qu<strong>al</strong>i funghi o batteri, e organismi come liche-<br />

Il<br />

<strong>Museo</strong> Nascosto:<br />

iDepositi<br />

Fig.4 - Conservazione<br />

delle opere di maggior<br />

pregio<br />

83

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