27.06.2013 Views

Dallo scavo al Museo

Dallo scavo al Museo

Dallo scavo al Museo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SCHEDA TECNICA<br />

Gli oggetti met<strong>al</strong>lici più antichi erano in rame e provenivano<br />

d<strong>al</strong>l’Iran.<br />

Il miner<strong>al</strong>e di rame <strong>al</strong>lo stato natur<strong>al</strong>e, detto “nativo” si<br />

trova in varie parti del mondo e, <strong>al</strong>l’inizio, venne probabilmente<br />

notato per il<br />

suo bel colore rosso e la<br />

lucentezza.<br />

In It<strong>al</strong>ia l’età detta “del<br />

rame” o Eneolitica si è sviluppata<br />

nel corso del III e<br />

nei secoli inizi<strong>al</strong>i del II millennio:<br />

si liquefaceva il<br />

miner<strong>al</strong>e entro rudiment<strong>al</strong>i<br />

forni e si colava in stampi<br />

di pietra per ottenere armi,<br />

monili e attrezzi vari.<br />

A volte bastava soltanto<br />

sc<strong>al</strong>darlo un poco e batterlo con strumenti di pietra per<br />

ottenere oggetti un po’ più grossolani.<br />

Il risultato era, comunque, piuttosto morbido e facilmente<br />

deperibile; <strong>al</strong>la fine del II millennio qu<strong>al</strong>cuno<br />

scoprì che aggiungendo lo stagno <strong>al</strong> rame si otteneva<br />

una lega molto più robusta: il bronzo. I metodi di lavorazione<br />

rimanevano grossomodo gli stessi mentre cambiavano<br />

la qu<strong>al</strong>ità degli oggetti prodotti: lo stagno, infatti,<br />

dava <strong>al</strong> bronzo la lucentezza dell’oro e incoraggiava la<br />

re<strong>al</strong>izzazione di monili e vasellame prezioso.<br />

Intanto, sempre nel corso del II millennio e sempre nel<br />

Vicino Oriente, il popolo guerriero degli Ittiti cominciava<br />

Apertura<br />

Fuoriuscita<br />

delle scorie<br />

SCHEDA TECNICA<br />

a lavorare un nuovo met<strong>al</strong>lo, il ferro, e le loro armate<br />

erano divenute invincibili.<br />

L’estrazione e la lavorazione del nuovo met<strong>al</strong>lo, introdotto<br />

in It<strong>al</strong>ia verso l’VIII sec. a.C., erano procedimenti<br />

assai più complessi anche perché occorreva raggiungere<br />

temperature di fusione più elevate.<br />

Il lavoro in miniera, lo <strong>scavo</strong> di<br />

pozzi e g<strong>al</strong>lerie e trasporto<br />

<strong>al</strong>l’esterno attraverso lunghi<br />

Carbone<br />

+<br />

Miner<strong>al</strong>e<br />

di ferro<br />

Met<strong>al</strong>lo<br />

Scorie liquide<br />

Rivestimento<br />

d’argilla<br />

Condotto<br />

per l’aria<br />

percorsi sotterranei, era svolto<br />

tutto manu<strong>al</strong>mente e, in genere,<br />

il miner<strong>al</strong>e veniva lavorato<br />

nei pressi del giacimento per<br />

risparmiare sul trasporto. Si<br />

ritrovano, infatti, ancora oggi<br />

enormi cumuli di scorie di<br />

fusione e scarti laddove esisteva<br />

un antico forno. In epoca<br />

etrusca era a pozzo, di pietra<br />

arenaria, <strong>al</strong>to circa 150 cm e<br />

40 di diametro. I mantici erano<br />

d’argilla coperti da un pezzo di<br />

pelle forato. Il miner<strong>al</strong>e veniva<br />

introdotto assieme ad un pari<br />

quantitativo di carbone di legna, mentre molto <strong>al</strong>tro carbone<br />

serviva per l’<strong>al</strong>imentazione del fuoco, circa dieci<br />

volte la quantità di ferro prodotto. Il met<strong>al</strong>lo grezzo,<br />

estratto a circa 1200°, veniva martellato subito per purificarlo<br />

d<strong>al</strong>le scorie e ridurlo a forme adatte <strong>al</strong> trasporto.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!