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Dallo scavo al Museo

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Scultore <strong>al</strong> lavoro (formella<br />

del campanile di<br />

Giotto)<br />

Sistema di sollevamento<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Lavorare la pietra<br />

La pietra era un materi<strong>al</strong>e molto utilizzato nell’antichità sia come materi<strong>al</strong>e<br />

da costruzione sia per re<strong>al</strong>izzare oggetti con scopo decorativo.<br />

La pietra grezza era di solito estratta sotto forma di blocchi squadrati<br />

da cave a cielo aperto o da cave in g<strong>al</strong>leria seguendo il<br />

verso della natur<strong>al</strong>e formazione (geologica) del giacimento.<br />

Poiché uno dei problemi princip<strong>al</strong>i era costituito d<strong>al</strong> trasporto,<br />

spesso i blocchi cavati iniziavano ad essere lavorati in<br />

cava, in funzione della forma definitiva, per renderli meno<br />

pesanti e quindi più facilmente trasportabili.<br />

In età romana, presso le princip<strong>al</strong>i cave, si era molto bene<br />

organizzati nei processi di estrazione e lavorazione della pietra<br />

tanto che spesso re<strong>al</strong>izzavano in cava manufatti quasi<br />

ultimati che quindi avevano bisogno di poco lavoro per essere<br />

completati.<br />

La lavorazione della pietra può avvenire solo per sottrazione<br />

ed è quindi molto importante non commettere degli errori<br />

che potrebbero far perdere tutto il lavoro già eseguito. È per<br />

questo motivo che i processi di lavorazione della pietra prevedono<br />

una fase di progettazione del lavoro da re<strong>al</strong>izzare ed il successivo<br />

trasferimento del progetto sulla pietra. Sia l’ideazione che il<br />

riporto del progetto possono avvenire princip<strong>al</strong>mente attraverso<br />

disegni, come nel caso di forme semplici, o attraverso la re<strong>al</strong>izzazione<br />

di un modello tridimension<strong>al</strong>e per le forme più complesse.<br />

Ad esempio, per re<strong>al</strong>izzare una statua lo scultore crea dapprima<br />

un modello con un materi<strong>al</strong>e plasmabile - quindi facile da lavorare<br />

- come la creta, la cera o il gesso. Una volta re<strong>al</strong>izzato questo<br />

modello, si usa una particolare strumentazione per riportare dei<br />

punti di riferimento sul blocco di marmo e sapere quanto materi<strong>al</strong>e<br />

si deve togliere senza correre il rischio di rovinare irrimediabilmente<br />

il blocco di pietra.<br />

Sia in età antica che in età moderna la scelta della pietra da scolpire<br />

è spesso legata <strong>al</strong>la lavorabilità. Le pietre possono essere<br />

Strumenti e traccia<br />

lasciata sulla pietra<br />

Tecnica di riporto dei<br />

punti<br />

SCHEDA TECNICA<br />

tenere e dure, lucidabili o non lucidabili e come t<strong>al</strong>i possono<br />

essere classificate.<br />

Le pietre tenere (come i tufi, i c<strong>al</strong>cari teneri, le arenarie, ecc.)<br />

sono quelle più facilmente lavorabili poi vi sono pietre mediamente<br />

dure come i marmi, e pietre dure come i graniti e i porfidi,<br />

e infine a pietre molto dure definite semi-preziose.<br />

Ovviamente le pietre più tenere sono quelle più facilmente<br />

lavorabili su cui si possono scolpire particolari minuti, ma<br />

sono le meno resistenti.<br />

Un'<strong>al</strong>tra caratteristica importante è che la pietra possa essere<br />

lucidabile. I romani dividevano le pietre secondo questa caratteristica<br />

chiamando lapides le pietre che non sono lucidabili e marmor<br />

le pietre lucidabili.<br />

La possibilità di lavorazione era legata anche ai metodi utilizzati<br />

e agli strumenti disponibili.<br />

Gli strumenti per lavorare la pietra, d<strong>al</strong>l'età romana ad oggi, si possono<br />

dividere in due categorie: a percussione e ad abrasione.<br />

Gli strumenti a percussione possono essere a percussione diretta ed<br />

indiretta e comprendono diversi tipi di martelli, picconi, asce (usati<br />

princip<strong>al</strong>mente in cava) sc<strong>al</strong>pelli di varie forme e dimensioni come<br />

la subbia, la gradina, lo sc<strong>al</strong>pello piatto, il ferrotondo, la sgorbia<br />

(usati princip<strong>al</strong>mente d<strong>al</strong>lo scultore).<br />

Gli strumenti ad abrasione comprendono la sega, il trapano, la<br />

raspa, le lime e pietre e polveri abrasive di varia durezza.<br />

Tra gli strumenti vanno considerati anche gli strumenti di misurazione<br />

come compassi da scultore, diversi tipi di livella, filo a<br />

piombo, e ovviamente righe e squadre.<br />

Importantissime erano anche le attrezzature utilizzate per il sollevamento,<br />

il trasporto e la messa in opera dei manufatti più pesanti.<br />

In età romana esistevano gru in grado di sollevare blocchi molto<br />

pesanti ad <strong>al</strong>tezze superiori ai 30 metri, con l’ausilio di queste<br />

macchine ad esempio è stato possibile edificare il Colosseo!

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