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Silvia Borghini Fig.1 - Movimentare un reperto non è un’operazione affatto scontata RESTAURARE: dallo Scavo al Museo RESTAURARE: dallo Scavo al Museo Dove Inizia e Finisce l’Intervento del Restauratore Nel restauro di Opere Lapidee, si pone spesso il problema delle dimensioni e del peso delle opere sulle quali dover intervenire. Bisogna tener presente che un blocco di marmo di 1 metro cubo pesa circa 28 quintali (2800 chili), e che quindi una statua con fattezze umane a grandezza naturale, ha un peso approssimativo di circa 10 quintali, ne consegue che movimentare tale reperto non è un’operazione affatto scontata (Fig.1). Quindi, nel programmare un intervento conservativo su tali manufatti, uno dei primi problemi da affrontare (spesso sottovalutato o poco considerato) è quello relativo al recupero delle opere dal luogo di collocazione o giacenza. Sia se l’opera proviene da scavo, sia se proviene da un deposito o se è collocata in museo, il restauratore è la figura professionale che è essenziale interpellare. Infatti il sollevamento, lo spostamento e il trasporto di manufatti lapidei (soprattutto se di notevole peso e dimensioni) va affrontato esaminando con attenzione alcuni aspetti fondamentali: Stato di conservazione dell’opera: si deve valutare se il materiale lapideo è disgregato, se presenta fratture, se l’opera è composta da un unico blocco o invece è frammentata e in quali e in quante parti, se sono presenti perni e se essi assolvono ancora la loro funzione. Punti di forza dove poter esercitare le spinte o poter posizionare le cinte o altri sistemi di sollevamento, o poter vincolare il manufatto al contenitore realizzato per il trasporto. Punti di debolezza (ad es. gli arti sporgenti) da proteggere e su i quali evitare di esercitare pressioni. Modalità di sollevamento e movimentazione da scegliere e/o progettare in base ai punti di cui sopra. Modalità di trasporto: realizzando un contenitore ed imballaggio specifico secondo quanto riscontrato precedentemente. L’intervento del restauratore inizia dunque dalla movimentazione e dal trasporto dei reperti, quindi spesso ci si reca in cantiere o su uno scavo o nei depositi insieme con archeologi e/o consegnatari, per capire se e come sia possibile trasportare le opere nel laboratorio di restauro. Dove Inizia e Finisce l’Intervento del Restauratore Fig.2 - Movimentazione della statua maschile (vedi foto in alto a destra) rinvenuta durante lo scavo del Criptoportico sul Palatino 68 69
Dove Inizia e Finisce l’Intervento del Restauratore Fig.2 RESTAURARE: dallo Scavo al Museo RESTAURARE: dallo Scavo al Museo Per esempio nel corso dello scavo del Criptoportico sul Palatino è stata ritrovata, all’interno di ambienti situati a circa 11 metri di profondità, una statua maschile a torso nudo e con un panneggio intorno alla vita, lunga circa 170 cm., mancante della testa di un brac- cio dei piedi e della base (Fig.1). L’opera presentava dei gravi problemi conservativi dal momento che è costituita da più pezzi di marmo assemblati insieme dall’età antica, inoltre su buona parte del panneggio è conservato molto del colore originale. Quindi la restauratrice ha fatto un sopralluogo e dopo aver attentamente valutato lo stato di conservazione, i punti di forza ed i punti di debolezza; è tornata sullo scavo per un sopralluogo con un trasportatore specializzato ed insieme hanno progettato le modalità di movimentazione, di sollevamento e di trasporto. Decise le modalità, si è quindi iniziata la movimentazione bloccando inizialmente l’opera con delle cinte “a cricchetto” per evitare movimenti delle due grandi parti costituenti la statua, successivamente, sollevata la statua su di un fianco, è stata posizionata al disotto una base in legno che fungesse da “barella” cosicché la movimentazione ed il sollevamento potevano avvenire facendo presa sulla base e non sulla statua, quindi, portando la barella fino all’area dove era stato installato un paranco, l’opera è stata sollevata in superficie e trasportata al laboratorio di restauro. Una volta ultimato il restauro dell’opera i compiti del restauratore non sono finiti, ma devono riguardare anche gli aspetti inerenti all’esposizione dell’opera, infatti l’esposizione per esempio di una statua in un museo o in una mostra prevedono molti accorgimenti. Nel caso dei manufatti lapidei in buono stato di Fig.3 conservazione e destinati ad essere allestiti in ambiente confinato (stanza chiusa) o semiconfinato (tettoia, chiostro, ecc.), possiamo ritenere parzialmen- Dove Inizia e Finisce l’Intervento del Restauratore 70 71
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