Dallo scavo al Museo
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Conservazione e<br />
Segreti dei<br />
piùPreziosi<br />
42<br />
Piccoli<br />
Fig.5 - Grumi di ambra<br />
<strong>al</strong>lo stato grezzo<br />
RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong> RESTAURARE: d<strong>al</strong>lo Scavo <strong>al</strong> <strong>Museo</strong><br />
La glittica: intagliare e incidere, forare, levigare e lucidare…<br />
“Il v<strong>al</strong>ore più <strong>al</strong>to tra i beni degli uomini, e non soltanto fra le<br />
gemme, è quello del diamante, per lungo tempo conosciuto soltanto<br />
dai re, e anche fra di loro da pochissimi… La durezza del diamante<br />
è infatti indicibile, e la sua natura è <strong>al</strong> tempo stesso t<strong>al</strong>e da sconfiggere<br />
il fuoco senza mai risc<strong>al</strong>darsi: di qui ha tratto anche il suo nome<br />
(in greco significa “forza indomabile”)… Quando si ha successo e si<br />
riesce a rompere il diamante, esso si disintegra in frammenti tanto<br />
piccoli che sono appena visibili. Questi sono ricercati dagli incisori,<br />
che li incastonano nel ferro, riescono a perforare facilmente i materi<strong>al</strong>i<br />
più duri…”<br />
Natur<strong>al</strong>is Historia, XXXVII, 55 (15).<br />
Intagliare e incidere, forare, levigare e lucidare…Tra le prime<br />
materie glittiche che l’uomo ha lavorato si trovano le ossa, le corna<br />
e i denti di bovini, ovini, cervidi e molti <strong>al</strong>tri anim<strong>al</strong>i, con cui fabbricare<br />
perline, aghi, spilloni, pettini, ecc. Molto più pregiato e raro<br />
era l’avorio, costituito d<strong>al</strong>la dentina, una sostanza compatta d<strong>al</strong><br />
colore caratteristico, ricavato soprattutto d<strong>al</strong>le zanne di elefante e<br />
di mammut. Oltre che per fabbricare piccoli oggetti, l’avorio è stato<br />
usato per statue di grandi dimensioni raffiguranti divinità, chiamate<br />
statue crisoelefantine (da chryselephantinos, "fatto d'oro e d'avorio”)<br />
perché, oltre <strong>al</strong>l’avorio utilizzato per intagliare il volto, le mani<br />
ed i piedi, si ricopriva il corpo sagomato in legno con lamine d’oro.<br />
Diffusa era anche l’ambra, di colore d<strong>al</strong> gi<strong>al</strong>lo <strong>al</strong> rosso, resina fossile<br />
di <strong>al</strong>cune conifere sedimentata in grumi <strong>al</strong>l’interno di rocce<br />
nell’area costiera del nord Europa. Le popolazioni che abitavano le<br />
aree affacciate <strong>al</strong> Mar B<strong>al</strong>tico raccoglievano le masserelle di ambra<br />
sulle spiagge, dove il riflusso del mare le depositava.<br />
Essa è stata usata fin da epoche remote per fabbricare le perle delle<br />
collane e piccoli portafortuna, anche per la sua proprietà, ritenuta<br />
magica, di attirare elementi leggeri se strofinata (Fig.5).<br />
Materi<strong>al</strong>i glittici per eccellenza, su cui incidere con particolari<br />
incredibilmente precisi i soggetti più diversi,<br />
dagli anim<strong>al</strong>i <strong>al</strong>le figure mitologiche, d<strong>al</strong>le divinità<br />
ai ritratti, sono le pietre preziose (diamanti,<br />
smer<strong>al</strong>di, zaffiri, rubini, granati) e quelle dure<br />
(lapislazzuli, giada agata, onice, corniola, diaspro,<br />
turchese e molte <strong>al</strong>tre varietà). Le gemme<br />
per bellezza e caratteristiche - colore, trasparenza,<br />
rifrazione <strong>al</strong>la luce - hanno sempre esercitato<br />
un grande fascino, tanto da essere usate anche<br />
<strong>al</strong>lo stato natur<strong>al</strong>e, oppure modificate da processi<br />
rudiment<strong>al</strong>i; solo in seguito si diffondono le conoscenze necessarie<br />
per lavorare le pietre con il taglio e la foratura. Nei gioielli le gemme<br />
erano incastonate in montature d’oro (Fig.6) o forate e legate da<br />
maglie di catene. Le gemme incise erano usate anche per i sigilli.<br />
<strong>D<strong>al</strong>lo</strong> <strong>scavo</strong> <strong>al</strong> restauro<br />
Che cosa avviene quando questi oggetti sono lasciati per migliaia di<br />
anni nel terreno e recuperati in una fortunata indagine archeologica?<br />
Anche la fase del recupero d<strong>al</strong>lo <strong>scavo</strong>, con il cambiamento<br />
delle condizioni ambient<strong>al</strong>i, può rappresentare un momento critico.<br />
I tipi di degrado sono vari e dipendono anche<br />
d<strong>al</strong>la tecnica di lavorazione. Le pietre di solito<br />
non si danneggiano, però se sono incastonate in<br />
anelli o spille possono essere asportate accident<strong>al</strong>mente<br />
d<strong>al</strong> loro <strong>al</strong>loggiamento, oppure i grani di<br />
collana possono rompersi nel punto più debole,<br />
in prossimità del foro. Le perle si sfogliano.<br />
I materi<strong>al</strong>i meno duri possono rompersi anche in<br />
parti minute, da ricomporre con adesivi adatti.<br />
L’ambra può ossidarsi anche profondamente, il<br />
suo colore si <strong>al</strong>tera e si opacizza; può sgranarsi in<br />
piccolissimi crist<strong>al</strong>li e frammentarsi (Fig.7).<br />
L’osso e l’avorio sono soggetti a fessurazioni,<br />
Conservazione e<br />
Segreti dei<br />
piùPreziosi<br />
Piccoli<br />
Fig.6 - Spilla con ametista<br />
raffigurante un<br />
ritratto femminile, incastonata<br />
in una cornice<br />
con decorazione di piccole<br />
foglie in oro. Il gioiello<br />
è stato riutilizzato:<br />
sul retro della spilla i<br />
segni (limati) di un precedente<br />
aggancio.<br />
Necropoli di V<strong>al</strong>lerano,<br />
II sec. d.C.<br />
Fig.7 - Applique in<br />
ambra raffigurante un<br />
amorino <strong>al</strong> momento<br />
del recupero e dopo la<br />
ricomposizione. L’ambra<br />
può sgranarsi in piccolissimi<br />
crist<strong>al</strong>li e frammentarsi,<br />
il suo colore si<br />
può <strong>al</strong>terare e opacizzare.<br />
Necropoli di Tor<br />
Vergata, II sec. d.C.<br />
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