Dallo scavo al Museo
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Quel che si deve Sapere sul Restauro Quel che si deve Sapere sul Restauro<br />
Quel che si<br />
deve Sapere<br />
sulRestauro<br />
Giovanna Bandini “Che cos’è il restauro e perché viene effettuato?” Queste sono le<br />
prime, spontanee domande che si pone chi si avvicina per la<br />
prima volta a t<strong>al</strong>e argomento, domande <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i si cercherà, in<br />
questa sede, di fornire una qu<strong>al</strong>che risposta.<br />
Per quanto riguarda “Che cos’è il restauro”<br />
c’è da dire che per quanto si riferisce <strong>al</strong>le<br />
opere d’arte, gener<strong>al</strong>mente si intende con<br />
t<strong>al</strong>e definizione un insieme di operazioni<br />
volte a “sanare” una situazione oramai compromessa<br />
e ad assicurare la conservazione di<br />
t<strong>al</strong>i manufatti anche per il futuro. Per esempio,<br />
ci si può trovare di fronte ad un antico<br />
vaso frantumato (poiché accident<strong>al</strong>mente è<br />
caduto e si è rotto), ad un reperto antico in<br />
bronzo oramai deturpato da pustole e da<br />
microcrateri che hanno intaccato la materia (in quanto le condizioni<br />
ambient<strong>al</strong>i hanno portato a corroderne ed ossidarne la superficie),<br />
ad un affresco con diverse zone mancanti (perché, nel tempo,<br />
<strong>al</strong>cune parti si sono distaccate e successivamente sono cadute<br />
andando, poi, perdute). Quindi, le operazioni di restauro tendono a<br />
porre rimedio a danni già avvenuti e causati sia d<strong>al</strong>l’ambiente circostante,<br />
sia d<strong>al</strong>l’azione dell’uomo.<br />
Circa la risposta <strong>al</strong>la domanda del “perché viene effettuato il restau-<br />
ro”, questa risulta <strong>al</strong>quanto complessa; si cercherà di renderla chiara<br />
anche attraverso <strong>al</strong>cuni esempi.<br />
Innanzi tutto c’è da tener presente che il restauro non si occupa solo<br />
ed esclusivamente di opere d’arte ma - oltre ai manufatti che<br />
mostrano un indubbio v<strong>al</strong>ore artistico - gli interventi conservativi<br />
vengono effettuati pure su oggetti che rivestono un v<strong>al</strong>ore storico e/o<br />
etnografico, oppure documentario poiché, anche per essi, risulta<br />
importante intervenire per tramandare <strong>al</strong> futuro ciò per cui, ora,<br />
essi rappresentano una significativa testimonianza. Per esempio, il<br />
testo di un trattato di pace del XIII secolo, oppure la c<strong>al</strong>zatura di<br />
un militare dell’epoca romana, o anche la prima edizione di un libro<br />
di Giacomo Leopardi, non rappresentano di certo ‘oggetti’ dotati di<br />
rilevante bellezza,<br />
ma possono costituire<br />
documenti<br />
ricchi di significato<br />
storico ed insieme<br />
documentario e,<br />
quindi, degni di<br />
essere conservati<br />
nonché - quando<br />
necessario - restaurati<br />
con lo scopo di<br />
tramandarli. La stessa cosa è da dirsi per le testimonianze di tipo<br />
etnografico. Difatti, maschere africane lignee, oppure collane di<br />
conchiglie polinesiane, o anche copricapi di penne degli indiani<br />
d’America, rappresentano particolari manifestazioni proprie di culture<br />
diverse e provenienti da differenti parti del mondo; tutte queste<br />
sono comunque “attestazioni” che dovranno essere conservate e<br />
trasmesse ai posteri soprattutto per il loro specifico v<strong>al</strong>ore di documento.<br />
Ecco perché è importante s<strong>al</strong>vaguardare e conservare queste<br />
opere, questi manufatti, queste testimonianze: per tramandarne<br />
il loro “messaggio” anche a coloro che verranno dopo di noi.<br />
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