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indice cronologico maggio 2001 - Swif - Università degli Studi di Bari

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Pettit, Il repubblicanesimo<br />

<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong> - Laboratorio <strong>di</strong> Epistemologia Informatica e Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filosofiche<br />

Pettit, Philip, Il Repubblicanesimo. Una teoria della libertà e del<br />

governo.<br />

Prefazione <strong>di</strong> Marco Geuna, traduzione <strong>di</strong> Paolo Costa, Milano, Feltrinelli,<br />

2000, pp. 385, Lit. 60.000, ISBN 88-07-10288-9.<br />

Recensione <strong>di</strong> Vincenzo Maimone - 28/02/<strong>2001</strong><br />

Premessa.<br />

In<strong>di</strong>ce - L'autore - Links<br />

Il <strong>di</strong>battito filosofico sul tema della libertà, per esigenza <strong>di</strong> chiarezza e rigore, ha portato ad<br />

una <strong>di</strong>stinzione concettuale tra due <strong>di</strong>verse versioni della libertà. Una <strong>di</strong>stinzione analizzata<br />

con acume da Isaiah Berlin nell'ormai celebre saggio Due concetti <strong>di</strong> libertà. Alla libertà<br />

positiva, la libertà <strong>di</strong>, intesa come l'insieme <strong>di</strong> possibilità e <strong>di</strong> pratiche attuabili sulla base<br />

della propria capacità <strong>di</strong> autodeterminazione, alla luce della cosiddetta padronanza dell'io,<br />

Berlin opponeva, la libertà negativa, la libertà da, intesa come l'insieme <strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong><br />

azione liberi da qualsivoglia interferenza esterna. Questa contrapposizione ha permeato <strong>di</strong><br />

sé le riflessioni dei teorici liberali e ha influito in modo significativo sulla costruzione dei<br />

modelli politici. Più precisamente, l'idea positiva della libertà, la cosiddetta libertà <strong>degli</strong><br />

antichi, ha rappresentato lo sfondo per tutte quelle teorie caratterizzate da una concezione<br />

forte <strong>di</strong> appartenenza nella quale la volontà in<strong>di</strong>viduale e la volontà collettiva confluiscono,<br />

se non ad<strong>di</strong>rittura si fondono, nel medesimo soggetto per effetto della con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> valori<br />

morali spessi - <strong>di</strong> quei valori, cioè, inscritti in una tra<strong>di</strong>zione consolidata che è parte<br />

integrante della storia, dei costumi, delle scelte <strong>di</strong> una comunità. Viceversa, l'accezione<br />

moderna, la prospettiva della libertà negativa ha promosso una visione pluralistica,<br />

universalistica e dunque <strong>maggio</strong>rmente inclusiva delle <strong>di</strong>namiche intersoggettive nel<br />

contesto della sfera pubblica. Secondo tale concezione, infatti, la salvaguar<strong>di</strong>a dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

e la <strong>di</strong>fesa delle sue peculiari caratteristiche sono un presupposto essenziale della ricerca <strong>di</strong><br />

quelle forme <strong>di</strong> buon governo nelle quali l'interferenza è ridotta al minimo e le libertà<br />

soggettive sono pienamente garantite sulla base del rispetto dovuto a ciascuno in quanto<br />

in<strong>di</strong>viduo. Padronanza e interferenza sembrano essere i due parametri attraverso cui si<br />

rende possibile la valutazione circa la congruenza delle teorie e dei modelli politici.<br />

La questione, qui saliente, è se tale dualismo comprenda al suo interno l'intero spettro <strong>di</strong><br />

tra<strong>di</strong>zioni politiche o se invece esso non si limiti a descrivere solo una parte del variegato e<br />

mutevole orizzonte filosofico-politico. In altri termini si tratta <strong>di</strong> stabilire se vi sia spazio per<br />

soluzioni alternative, se sia consentito superare il mero dualismo tra libertà <strong>di</strong> o libertà da, e<br />

http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/recensioni/crono/<strong>2001</strong>-05/pettit.htm (1 of 12) [09/11/2005 21.25.45]

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