indice cronologico maggio 2001 - Swif - Università degli Studi di Bari

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individuale e comunitaria. Al sapere, così, si apre un ambito nuovo, un ambito che il sapere
comune ed il sapere filosofico, ancorato alla superficialità ed alla ristrettezze della
rappresentazione, nemmeno immaginano. All'uomo, che partecipa attivamente alla
realizzazione della destinazione dell'umanità, è dato di sperimentare una vita beata e di
costruire una scienza dell'agire basata sul fundamentum inconcussum, cioè sull'assolutezza
della spontaneità che accomuna divinità ed umanità e che è testimoniata dal cuore: "Dagli
vita e riscaldalo; e tu giungerai alla più perfetta quiete." (p. 74)
La lettura del testo è scorrevole. In alcuni punti ci si deve fermare per ripetere con maggiore
attenzione la riflessione fichtiana, poiché non si tratta solo di capire, ma specialmente di
comprendere. Il pathos personale cresce e subisce una catarsi: attraverso ogni passaggio di
interiorizzazione lo sforzo intellettivo si trasforma in sguardo contemplativo ed alla fine è
come aver contemplato un trittico, ricco indefinitamente di giochi cromatici, di chiari e scuri,
di eventi e di significati con un inizio ed una fine che sprofondano nello spazio teoretico
segnato dall'autore.
Indice
Introduzione di Claudio Cesa
Prefazione
Libro primo - Dubbio
Libro secondo - Sapere
Libro terzo - Fede
L'autore
Johann Gottlieb Fichte, nato nel 1762 in Sassonia, dopo alterne vicende universitari (Jena,
Lipsia, Wittenberg), Fichte si guadagna da vivere come precettore a Zurigo fino al 1790. A
Lipsia legge con ardore ed assiduità la filosofia kantiana. Nel 1792 a Königsberg scrive il
Saggio in critica di ogni rivelazione. Nel 1793 ritorna a Zurigo - durante questo viaggio si
ferma la prima volta a Tubinga e tiene una lezione agli allievi dello Stift di Tubinga, fra i quali
vi è anche Schelling - e nel 1794 gli viene offerta la cattedra di filosofia a Jena. Scrive Sul
concetto della Dottrina della Scienza, La destinazione del Dotto, Il Fondamento dell'intera
Dottrina della Scienza. Nel 1796 esce il primo volume di Fondamento di Diritto naturale, nel
1798 lo scritto Sistema di Etica. Nel 1798 prende avvio la famosa polemica sull'ateismo che
lo porterà a dare le dimissioni l'anno successivo. Nel 1799 redige La destinazione dell'uomo.
L'anno seguente inizia la frizione con Schelling, la quale finirà in definitiva rottura nel 1802.
Fino al 1811 Fichte opera all'Università di Berlino, assumendo anche la carica di Rettore
della stessa. Nel 1806 Fichte scrive Avviamento alla vita beata e l'anno successivo i Discorsi
alla Nazione tedesca. Muore nel 1814.
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