Francesco Tampoia, Il filosofo <strong>di</strong>mezzato <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong> - Laboratorio <strong>di</strong> Epistemologia Informatica e Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filosofiche http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/recensioni/crono/<strong>2001</strong>-05/tampoia.htm (4 of 4) [09/11/2005 21.25.46]
Jaegwon Kim, La mente e il mondo fisico <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong> - Laboratorio <strong>di</strong> Epistemologia Informatica e Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filosofiche Kim, Jaegwon, La mente e il mondo fisico Milano, Mc Graw-Hill (Dynamie), 2000, pp. vii-170, Lit. 28.000, ISBN 88-386- 3725-3 (titolo originale: Mind in a Physical World, The Mit Press, 1998). Recensione <strong>di</strong> Francesco Armezzani - 15/02/<strong>2001</strong> (filosofia della mente: riduzionismo) In<strong>di</strong>ce - L'autore - Links Non è esagerato salutare la traduzione <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> Kim come un piccolo evento nel panorama della letteratura filosofica italiana: non si tratta solo del primo testo <strong>di</strong> Kim tradotto in italiano, ma anche <strong>di</strong> un lavoro de<strong>di</strong>cato ad uno dei temi centrali della filosofia contemporanea, da uno dei protagonisti più aggiornati e coinvolti. Il testo raccoglie quattro conferenze tenute nell'ambito delle "Townsend Lectures" all'<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Berkeley nel marzo del 1996. A loro volta i testi delle conferenze attingono materiali da una serie <strong>di</strong> interventi pubblicati da Kim in <strong>di</strong>versi luoghi tra il 1995 e il 1997. Delle conferenze il testo mantiene il tono <strong>di</strong>scorsivo, pur non tralasciando nulla del confronto sistematico con posizioni <strong>di</strong>verse da quelle dell'autore e affrontando in maniera riccamente analitica i temi affrontati. Molti argomenti vengono affrontati più volte, sempre sotto <strong>di</strong>verse angolature, quin<strong>di</strong> l'andamento è quasi sempre circolare, con un conseguente affaticamento della lettura. Nonostante la tesi del riduzionismo fisicalista venga sostenuta in maniera programmatica, l'andamento altamente problematico delle argomentazioni e delle contro proposte lascia aperti, dopo averne descritti in profon<strong>di</strong>tà gli aspetti salienti, una tale varietà <strong>di</strong> problemi e questioni, da rendere <strong>di</strong>fficoltosa l'impressione <strong>di</strong> essere giunti ad una soluzione non tanto definitiva quanto sufficientemente consolidata. Iniziando dalla fine, cioè dall'intervista posta in Appen<strong>di</strong>ce, Kim definisce il problema del rapporto mente-corpo nell'ambito più generale del rapporto che sussiste tra gli atti mentali, quali credenze, desideri, sensazioni e coscienza da una parte e, dall'altra, un mondo, il nostro, che è fondamentalmente materiale e regolato da leggi fisiche. Il fatto che rende problematico il rapporto tra mente e corpo è che tutti noi cre<strong>di</strong>amo che i nostri atti mentali siano causalmente efficaci, siano cioè in grado, mo<strong>di</strong>ficando gli stati fisici del nostro cervello, <strong>di</strong> farci compiere determinate azioni. Se però i nostri stati mentali restano (perché devono restare) <strong>di</strong>stinti dai nostri stati fisici, bisogna cercare <strong>di</strong> capire come tale causazione possa realmente avvenire. Dal punto <strong>di</strong> vista fisicalista il problema può essere risolto, solo http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/recensioni/crono/<strong>2001</strong>-05/kim.htm (1 of 11) [09/11/2005 21.25.47]
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