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Numero 03 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

20 29 GENNAIO 2012<br />

DALL’ACQUESE<br />

Centenario della guerra nel libro del prof. Brondolo<br />

C’era anche la Libia<br />

nel sogno dei vesimesi<br />

Giorgio Ferrero alla Soms di Bistagno<br />

Tra crisi e futuro<br />

agricoltura come risorsa<br />

Oltre 4 mila euro raccolti per la LILT<br />

Spigno Monferrato<br />

consuntivo mercatini<br />

Vesime. Cento anni fa la<br />

guerra di Libia.<br />

Anche unʼoccasione per redigere<br />

versi, per scrivere componimenti,<br />

come mezzo secolo<br />

prima capitava, al tempo<br />

delle guerre di indipendenza.<br />

Ci sono anche i sonetti di<br />

guerra. E anche nei posti più<br />

impensati.<br />

Come lʼArchivio Vescovile<br />

dʼAcqui. Una carta sciolta, reperibile<br />

in Casa Savoia, Faldone<br />

7, Cartella 4, Fascicolo 6, -<br />

del tutto inedita; la presentiamo<br />

per la primissima volta ai<br />

nostri lettori - riporta un componimento<br />

In occasione dellʼassalto<br />

fatto dallʼArmata Sarda<br />

a Tripoli.<br />

“DʼAfro Tifeo, cui dʼor fame<br />

perenne / corrode il sen, né feʼ<br />

conosce, o pace, /Nibbio ministro<br />

dispiegò le penne,/ di Sarde<br />

prede agognator….”. Così<br />

la prima quartina.<br />

La guerra nella metafora di<br />

un duello tra rapaci: sì perché<br />

sarà lʼaquila sarda a trionfare,<br />

e allora, il suggello degli ultimi<br />

due versi reciterà “libio Tifeo/<br />

lʼira a temer del Sardo Giove<br />

impara”.<br />

Ecco una guerra “di lontano”.<br />

Letta sui giornali. Raccontata<br />

con le parole dellʼepica,<br />

dei poemi antichi, tra “ignei<br />

dardi”, e “vendette” e “valor pugnace”.<br />

Ma ben altra cosa doveva<br />

sembrare quel conflitto a chi<br />

partecipò.<br />

***<br />

Queste poche righe quale<br />

ulteriore introduzione alla Libia<br />

“sogno africano” di alcuni vesimesi,<br />

indagati nellʼomonimo<br />

volume (ne abbiamo parlato su<br />

queste colonne, ma nelle pagine<br />

di Acqui, una settimana fa)<br />

che Riccardo Brondolo, con<br />

ricche immagini e preziosi documenti,<br />

ha dato alle stampe<br />

con lʼacquese editrice EIG.<br />

E, allora, quale ulteriore invito<br />

allʼopera, ecco un paio di<br />

biografie che fanno immediatamente<br />

comprendere lʼutilità<br />

di guardare, talora, alla storia<br />

non solo “dallʼalto”, dal punto<br />

di vista delle diplomazie, degli<br />

arcana imperii, dei comandanti,<br />

ma dalla strettissima (ma più<br />

genuina) prospettiva dei semplici<br />

soldati.<br />

Citiamo (con lievissimi adattamenti)<br />

dai testi biografici vesimesi.<br />

Che conciliano mitologie,<br />

eroismi, straordinarie utopie,<br />

ma rivelano anche quanto<br />

fosse oneroso, un secolo fa, il<br />

peso del “dovere”.<br />

***<br />

Vittorio Tealdo (Tuièin)<br />

Nato nel 1892. Nel 1911-12<br />

combatté nella campagna di<br />

Libia. Lo chiamavano col soprannome<br />

di Perügia perché<br />

quella città, in cui aveva fatto il<br />

militare (prima? dopo lʼAfrica?),<br />

gli era rimasta nel cuore,<br />

tanto da rievocarla continuamente.<br />

Enrico Giovanni Polo, qualche<br />

anno in meno, ma che fu<br />

comunque suo compagno di<br />

gioventù, narrava come, dovendo<br />

partire per lʼAfrica, fosse<br />

tutto rattristato, lui, che solitamente<br />

era tipo allegro e ciarliero.<br />

Lo stesso Polo ricordava<br />

che in quegli anni, insieme a<br />

Tripoli bel suol dʼAmore si canticchiava<br />

un motivo di cui il<br />

prof. Brondolo riproduce le parole.<br />

Esse si rifanno alla leggenda<br />

per la quale gli italiani,<br />

sbarcati a Tripoli, si sarebbero<br />

trovati davanti, anziché turchi<br />

e libici armati fino ai denti, uno<br />

stuolo di donne bellissime che<br />

invitavano gli invasori ad uccidere<br />

loro, e non i loro uomini: I<br />

generali /coi suoi cannocchiali/<br />

stavan a rimirar/ tanta beltà /<br />

invece di far fuoco / lo fecero<br />

cessar.<br />

Carlo Diotto<br />

Nato nel 1891, “combattente<br />

della Guerra di Libia” del<br />

1911/12, come recita il brevetto<br />

che lo autorizza a fregiarsi<br />

della medaglia commemorativa,<br />

fu un fante del 31º reggimento.<br />

Fratello di Pietrót, panettiere<br />

e proprietario del bar Sport,<br />

morì annegato nellʼIsonzo durante<br />

la ritirata di Caporetto.<br />

Nellʼarco di sette anni si collocano<br />

le due guerre combattute<br />

dal Diotto, e si conchiude il<br />

destino di questo giovane, che<br />

a 27 anni poteva già dirsi un<br />

veterano. E che alla patria, di<br />

cui con tutta probabilità aveva<br />

un concetto assai vago - ecco<br />

la chiosa - diede gli anni migliori<br />

e la vita stessa.<br />

G.Sa<br />

Cortemilia, teatro per bambini<br />

“Al Paese di Pocapaglia”<br />

Cortemilia. Domenica 29 gennaio, alle ore 15, al Teatro Nuovo<br />

Comunale, spettacolo per bambini, la compagnia “Oltreilponte<br />

teatro” (teatro di narrazione Baracca e Burattini) presenta “Al<br />

paese di Pocapaglia) di e con Beppe Rizzo, ideazione figure Andrea<br />

Rufolo, realizzazione burattini Natale Panaro, drammaturgia,<br />

regia e musiche Beppe Rizzo; fonti “Fiabe Popolari italiane”<br />

di Italo Calvino. Spettacolo della “Stagione teatrale 2011 - 2012”,<br />

organizzata da Teatro delle Orme, compagnia “Oltreilponte teatro”,<br />

Comune, ETM Pro Loco Cortemilia, Confraternita della Nocciola,<br />

Gruppo Alpini, Associazione Femminile “Il Girasole”, Gruppo<br />

comunale Protezione Civile.<br />

Al termine dello spettacolo un gruppo di genitori preparerà la<br />

cioccolata calda. Ingresso 6 euro. Informazioni: Comune di Cortemilia<br />

0173 81027, e.mail: turismo@comune.cortemilia.cn.it<br />

Limite velocità sulla S.P. 215<br />

“Spigno Pareto”<br />

Spigno Monferrato. LʼUfficio Tecnico della Provincia di Alessandria<br />

comunica di aver ordinato la limitazione della velocità dei<br />

veicoli in transito a 50 km/h lungo la S.P. n. 215 ”Spigno - Pareto”,<br />

dal km. 0+560 al km. 1+525, sul territorio del Comune di Spigno<br />

Monferrato. La Provincia di Alessandria provvederà allʼinstallazione<br />

dellʼapposita segnaletica regolamentare.<br />

A Ponzone limite velocità<br />

S.P. 210 “Acqui-Palo”<br />

Ponzone. LʼUfficio Tecnico della Provincia di Alessandria comunica<br />

di aver ordinato la limitazione della velocità di tutti i veicoli<br />

in transito a 50 km/h lungo la S.P. n. 210 “Acqui Palo”, dal<br />

km. 11+630 al km. 12+414, sul territorio del Comune di Ponzone.<br />

La Provincia di Alessandria ha provveduto allʼinstallazione<br />

dellʼapposita segnaletica regolamentare.<br />

Bistagno. Rilanciare il Paese<br />

Italia a cominciare dalla<br />

campagna, dalle qualità del<br />

settore agro alimentare. Un<br />

comparto che da sempre è<br />

simbolo, apprezzatissimo, di<br />

italianità nel mondo.<br />

Comincia da un commento<br />

di dati statistici in video proiezione<br />

(elaborati per GPF) e<br />

proposti al pubblico (davvero<br />

poco numeroso; un peccato)<br />

lʼintervento di Giorgio Ferrero,<br />

già direttore di Coldiretti Piemonte,<br />

che venerdì 20 gennaio<br />

è ospite, presso il Teatro della<br />

SOMS di Bistagno, di un incontro<br />

promosso dal locale<br />

PD.<br />

In Europa più formaggi, più<br />

vini rispetto alla Francia, loro<br />

più brani ancora nel marketing,<br />

ma la verità è che il made in<br />

Italy è sempre di grande richiamo<br />

internazionale. E questo<br />

spiega lʼassalto delle multinazionali<br />

ai nostri marchi. Il<br />

problema semmai è la filiera,<br />

la presenza degli oligopoli.<br />

Lʼintervento ha un respiro<br />

largo, potrebbe piacere (e davvero<br />

potrebbe essere utilissimo)<br />

anche agli studenti delle<br />

superiori se si appassionassero<br />

ai temi dellʼeconomia.<br />

Ecco: sarebbe più giusto<br />

parlare di paesi “estrattori” (e<br />

non “produttori”) di petrolio;<br />

quella degli idrocarburi è una<br />

risorsa che si consuma decennio<br />

dopo decennio, e questo<br />

spiega lʼaumento costante del<br />

barile, al di là degli episodi delle<br />

crisi internazionali.<br />

Di più. Il problema del “consumo”<br />

va applicato anche alla<br />

terra. E non si tratta solo dellʼinsania<br />

dei filari a franapoggio,<br />

del dissesto idrogeologico,<br />

delle frane, delle colline “smottate”.<br />

Un problema che passa ancora<br />

troppo silenzio è quello<br />

della “scomparsa della terra” in<br />

Pianura Padana, largamente<br />

cementificata (in Germania, a<br />

preservare un bene che è ancora<br />

più importante del petrolio,<br />

hanno introdotto la legge<br />

della invarianza, per lasciare<br />

uguali i saldi tra terreni agricoli<br />

e urbanizzati).<br />

Discorsi larghi, dicevamo.<br />

Già nellʼagricoltura di oggi, e in<br />

quella di domani, si deve fare<br />

imporre il concetto del cibo sano.<br />

E, allora, se nella mega distribuzione<br />

di sicuro vince il<br />

prezzo, per la grande qualità<br />

lʼazienda piccola, quella da noi<br />

più diffusa - con filiera corta,<br />

con i chilometri zero - può sostenere<br />

la concorrenza.<br />

Il fattore nuovo è quello della<br />

salute applicato al paniere:<br />

forse è da qui che può cominciare<br />

una nuova impostazione<br />

anche dellʼintervento regionale.<br />

In fondo, con lʼ83% delle risorse<br />

impegnate nella Sanità,<br />

si può far poco per le altre politiche,<br />

che possono godere<br />

solo di briciole.<br />

Una questione si scuola e di<br />

cultura (anche…)<br />

Ma tutto è centrato, in Sanità,<br />

sulla cura. E la prevenzione,<br />

dice Ferrero? Trascurala è<br />

sbagliato. Unʼeducazione alimentare<br />

vera materia di scuola,<br />

oltre ad essere autentica<br />

necessità, diritto civile (ci sono<br />

30 milioni di casi di insorgenza<br />

del cancro legato a origine alimentare<br />

nel mondo, dati<br />

OMS), aiuterebbe davvero il<br />

sistema e i produttori più deboli.<br />

Ma, il problema (è triste dirlo<br />

nel secolo dellʼinformazione,<br />

dei media) è quello di una censura<br />

che impedisce di raccontare<br />

come nascono certi cibi,<br />

ormai sempre più di successo<br />

delle grandi e medie città, ambitissimi<br />

dai teen agers. (Ma il<br />

discorso riguarda anche le sofisticazioni<br />

alimentari, la conservazione<br />

…; domenica 22<br />

“La Repubblica” ha ragionato<br />

sul pane che giunge dalla Romania<br />

con un servizio a tutta<br />

pagina...).<br />

E, allora, ecco su cosa investire:<br />

i valori della trasparenza,<br />

della tracciabilità. Buono, genuino,<br />

sano, pulito: può esser<br />

qualcosa dʼaltro oltre ad uno<br />

slogan.<br />

Da un lato occorre cogliere<br />

la positività di un necessario<br />

cambiamento (vino e tradizione;<br />

patrimonio di paesaggio ed<br />

eccellenza agroalimentare: come<br />

dire che la cultura è importante)<br />

dallʼaltro divulgarlo;<br />

quindi investire nella risorsa<br />

giovani, che -oggi come oggipossono<br />

godere di poche misure<br />

di accompagnamento.<br />

***<br />

È poi Bruno Barosio a disciplinare<br />

il dibattito.<br />

Si parla del vino, di barbera<br />

e moscato (ma anche delle<br />

Isole Britanniche che stan diventando<br />

grandi consumatrici,<br />

ma di bottiglie non europee), di<br />

diritti di reimpianto, del fatto<br />

che i contadini stiano progressivamente<br />

sparendo come categoria<br />

(se nel precedente governo<br />

ben tre son stati i ministri…<br />

allora la marginalità del<br />

comparto è trasparente), di orto<br />

sinergico…<br />

Altri pensieri li raccogliamo,<br />

ma non cʼè spazio, qui, per approfondirli.<br />

Ma non è un caso che sia la<br />

campagna un volano di facile<br />

integrazione per i nuovi italiani.<br />

Ultime battute per lʼeducazione:<br />

non solo a tavola, ma -<br />

pratica - dei giovani. Forse occorrerebbe<br />

ripartire - lʼobiettivo<br />

non può essere altri che quello<br />

delle aziende competitive -<br />

dalla formazione, da nuove<br />

scuole dʼagricoltura.<br />

Limite di carico su S.P. 6<br />

tra Canelli e Bubbio<br />

Spigno Monferrato. Riceviamo<br />

dallʼassessore Caterina<br />

Piovano, dal Municipio, il seguente<br />

resoconto delle iniziative<br />

di Natale.<br />

Un successo<br />

che è stato di tutti<br />

Anche questʼanno, a Spigno,<br />

si è tenuto il Mercatino di<br />

Natale, iniziativa benefica a favore<br />

della sezione di Acqui<br />

Terme della LILT (Lega Italiana<br />

per la Lotta contro i Tumori)<br />

Ṫale iniziativa è stata inaugurata<br />

il 10 dicembre con la<br />

cena a base di bagna caoda,<br />

egregiamente cucinata da Angelo<br />

Accusani, e si è conclusa<br />

la notte della Vigilia di Natale<br />

con il tradizionale vin brulè offerto<br />

dal gruppo Alpini di Spigno.<br />

La manifestazione ha riscosso<br />

notevole successo in<br />

termini di presenze e di donazioni.<br />

Fondamentale è stato lʼapporto<br />

organizzativo e pratico<br />

delle Pro Loco e associazioni<br />

nate nelle frazioni del paese<br />

(Montaldo, Rocchetta, Turpino)<br />

e del concentrico, e dei<br />

tantissimi volontari che hanno<br />

dato un prezioso aiuto.<br />

In particolare, come assessore<br />

del Comune, ma soprattutto<br />

come cittadina, con immenso<br />

piacere e orgoglio posso<br />

comunicare, anche in termini<br />

economici, il risultato dellʼevento:<br />

la cifra raccolta e versata<br />

alla LILT sezione di Acqui<br />

Terme è di 4.120 euro.<br />

Il buon esito del Mercatino è<br />

stato subordinato allʼeleganza,<br />

alla praticità ed al valore degli<br />

oggetti esposti: molte persone<br />

del paese - ed amici dei comuni<br />

limitrofi - hanno esposto, appositamente,<br />

lavori di pregevole<br />

fattura.<br />

Tanti grazie<br />

Anche molti produttori locali<br />

hanno offerto le specialità che<br />

rendono ricco il nostro territorio<br />

(la fareina del Mulino Moretti,<br />

il miele dellʼazienda agricola<br />

ʻBecco Francaʼ, le delizie<br />

dellʼazienda agricola “La Molina”).<br />

Inoltre lʼorigano offerto<br />

dallʼazienda agricola ʻDi Stefano<br />

Caterinaʼ di Segesta ha<br />

portato i profumi e il calore della<br />

Sicilia.<br />

Per la cena, che è stata un<br />

piacevole momento di semplice<br />

convivialità, ringrazio i commercianti<br />

di Spigno che hanno<br />

offerto i loro prodotti (acqua<br />

minerale ʻMarenco Mario e<br />

Marcoʼ - acciughe ʻDa Michelinoʼ<br />

di Raffaello e Simona Rovera<br />

- formaggetta azienda<br />

agricola ʻBorreani Vandaʼ- pane<br />

ʻCaldo Fornoʼ - salumi ʻLa<br />

boutique della carneʼ e macelleria<br />

ʻGarbarino Teresioʼ - verdura<br />

ʻCommestibili Garberoʼ -<br />

vino Azienda agricola ʻPiovano<br />

Sandroʼ e ʻCascina Bertolottoʼ)<br />

e gli Alimentari ʻMilani Stefaniaʼ<br />

di Merana.<br />

Un ulteriore ringraziamento<br />

va agli sponsor locali dellʼiniziativa<br />

(alimentari ʻDa Silviaʼ,<br />

azienda ʻLavagnino Mangimi-<br />

Uovaʼ, ʻFiorideaʼ di Pangolino<br />

Maria Grazia, ʻGarbarino F.lliʼ<br />

di Garbarino Pietro e Ugo, Tabaccheria<br />

Gelmini, Tabaccheria<br />

Robba, SI.F.E.L Spa) e allʼazienda<br />

ʻCanepa- Serramenti<br />

in alluminioʼ di Acqui Terme.<br />

Il sapore della bagna cauda<br />

è stato esaltato dalle ciotoline<br />

in terracotta forniteci dalla Pro<br />

Loco di Ovrano.<br />

La serata teatrale del 23 dicembre,<br />

organizzata brillantemente<br />

dalla ProLoco di Spigno,<br />

ha ricreato unʼintensa atmosfera<br />

natalizia con Il gelindo<br />

della compagnia ʻCumediant<br />

per cosʼ di Pareto a cui è<br />

seguito un rinfresco offerto dalle<br />

panetterie acquesi ʻCartaʼ,<br />

ʻGuazzoʼ e ʼLa Briciolaʼ, dalla<br />

macelleria ʻRicciʼ e dallʼAgenzia<br />

delle Entrate di Acqui Terme.<br />

Alla serata ha partecipato<br />

anche il gruppo AVIS di Spigno<br />

Monferrato con la raccolta fondi<br />

per Telethon.<br />

Ringraziando di nuovo tutti<br />

coloro che hanno contribuito al<br />

successo dellʼiniziativa, auguro<br />

a tutti un sereno 2012!<br />

Bubbio. La provincia di Asti informa che, viste le avverse condizioni<br />

meteorologiche, lungo la S.P. 6 tra il Comune di Bubbio ed<br />

il Comune di Canelli il limite di carico verrà ridotto, per i mezzi in<br />

transito, a 7,5 tonnellate.

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