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Numero 03 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

ACQUI TERME 29 GENNAIO 2012 9<br />

Primarie del centrosinistra<br />

Intervista al candidato<br />

Michele Gallizzi<br />

Analisi politica di Augusto Vacchino<br />

Acquiland 2012<br />

elezioni e carnevale<br />

Sui problemi della nuova scuola<br />

Giulia Gelati<br />

risponde a Vacchino<br />

Acqui Terme. Pubblichiamo<br />

una intervista al dott. Michele<br />

Gallizzi, candidato alle<br />

elezioni primarie del centrosinistra<br />

effettuata in occasione<br />

dellʼincontro tenutosi a palazzo<br />

Robellini venerdì 20 gennaio.<br />

Dott. Gallizzi, i suoi competitori<br />

in queste primarie della<br />

coalizione del centrosinistra<br />

possono vantare rispetto a lei<br />

una esperienza amministrativa<br />

di un certo spessore. Cosa<br />

risponde a questa osservazione?<br />

Vero! I competitori, come lei<br />

li definisce, hanno sicuramente<br />

nel loro curriculum questa<br />

“esperienza” Noi crediamo<br />

tuttavia che, individualmente,<br />

in questo mondo complesso,<br />

non si riesca a raggiungere risultati…<br />

è indispensabile lavorare<br />

di squadra e per questa<br />

ragione vi sarà un coinvolgimento<br />

di figure di altissimo<br />

profilo che collaboreranno alla<br />

realizzazione del nostro progetto.<br />

Unʼesperienza, quella<br />

dei “competitori” che probabilmente<br />

li avrebbe aiutati in una<br />

situazione “normale”, in una<br />

situazione come quella che viviamo<br />

in questo momento in<br />

questo paese, in Acqui ci vuole<br />

qualcosa di più...<br />

Lei è consigliere comunale<br />

di minoranza: cosa ci può dire<br />

del debito accumulato da questa<br />

amministrazione?<br />

La ringrazio di questa domanda<br />

che mi dà la possibilità<br />

di dire cosa effettivamente<br />

penso a riguardo. Noi abbiamo<br />

vissuto unʼepoca nella<br />

quale il “Comune” aveva una<br />

caratteristica: quella di pagare<br />

“a piè di lista” qualunque<br />

servizio si pensasse di erogare.<br />

Vuoi attraverso fondi erogati<br />

dallo Stato, vuoi con la<br />

contribuzione dei singoli cittadini…<br />

tutto, o quasi, era possibile.<br />

Oggi questo mondo è<br />

finito... fi-ni-to-!!! e credo che<br />

gli acquesi questo lo abbiano<br />

ben presente. Inutile quindi<br />

prendersela con lo Stato che<br />

diminuisce i trasferimenti (lo<br />

Stato siamo noi!!). Chi ha gestito<br />

sinora credo non abbia<br />

compreso tutto ciò ed ha continuato<br />

ad avere presente<br />

lʼunico obiettivo che “questa<br />

politica” ha sempre avuto: il<br />

“consenso dei 5 anni”. Credo<br />

che il Comune debba essere<br />

visto come unʼAzienda Comune<br />

e pertanto debba tener<br />

conto dei costi, dei rendimenti,<br />

dei coefficienti di rendimento<br />

a tutti i livelli! Solo così<br />

facendo si potrà pensare di<br />

trovare risorse da destinare a<br />

quei servizi come gli asili nido<br />

ad esempio che sono un aiuto<br />

“vero” alla famiglia, alla<br />

donna… 285 euro a bambino<br />

in un momento in cui le famiglie<br />

acquesi subiscono una<br />

crisi senza precedenti crediamo<br />

stiano diventando insostenibili.<br />

Sul fronte dello sviluppo,<br />

del rilancio di Acqui cosa ci<br />

può dire?<br />

Una premessa: Acqui e<br />

lʼacquese sono due realtà dal<br />

punto di vista economico, sociale,<br />

culturale fortemente integrate.<br />

Per questa ragione<br />

noi pensiamo che il ruolo della<br />

amministrazione comunale<br />

sia quello di garantire un “sistema<br />

integrato di servizi” che<br />

integri lʼiniziativa pubblica e<br />

privata per espandersi attraverso<br />

la forza del pluralismo<br />

dei protagonismi. E la nostra<br />

proposta chiave è quella di<br />

costituire una Società per lo<br />

Sviluppo che avrà come “mission”<br />

la gestione del “prodotto<br />

Acqui” inteso in senso lato.<br />

Una società che gestirà le<br />

strutture atte allo sviluppo<br />

dalle stesse Terme ad una<br />

tensostruttura per iniziative<br />

fieristiche e mercatali di livello,<br />

al Centro Congressi Acquese.<br />

Una società che svilupperà<br />

un sistema flessibile<br />

di mobilità da e per il centro<br />

cittadino con un servizio di<br />

trasporto a chiamata in tutta<br />

lʼarea urbana e extraurbana<br />

(tutto il territorio dellʼacquese)<br />

senza dimenticare un progetto<br />

che colleghi con un secondo<br />

ponte il centro cittadino ad<br />

unʼarea a nostro avviso strategica<br />

per lo sviluppo. Una<br />

società che gestirà un servizio<br />

di trasporto disabili a prenotazione<br />

e a chiamata ed un<br />

sistema per la progettazione<br />

e la pianificazione automatica<br />

del servizio di trasporto scolastico<br />

su tutto il territorio dellʼacquese.<br />

Una società che, là<br />

dove necessario, realizzi nuovi<br />

parcheggi in funzione del<br />

sistema flessibile di mobilità<br />

posto in essere. Una società<br />

che rilanci quel fiore allʼocchiello<br />

che è sempre stato il<br />

Premio Acqui Storia. Ed il premio<br />

Acqui Ambiente. Una società<br />

che individui aree non<br />

solo intese come “recettività<br />

industriale” ( importanti ma<br />

sempre più difficilmente oggi<br />

realizzabili) ma come elementi<br />

per rendere gradevole,<br />

piacevole... bella la nostra città<br />

(esempio una piscina termale<br />

per le stagioni fredde).<br />

Una Società che in sinergia<br />

con lʼAzienda Comune accompagni<br />

la formazione dei<br />

giovani in tutti gli ambiti: da<br />

quelli istituzionali (es: scuola<br />

alberghiera) a quelli non istituzionali<br />

(fruibilità ai giovani di<br />

spazi culturali di livello). Una<br />

società che potrebbe risolvere<br />

con un progetto project financing<br />

la realizzazione di un<br />

complesso scolastico di livello<br />

che faccia dimenticare lo<br />

scandaloso affitto di 250.000<br />

euro annuali, più 70.000 euro<br />

di manutenzione e messa in<br />

sicurezza delle scuole situate<br />

nella caserma.<br />

“Libertà è partecipazione”…<br />

una famosa frase di Giorgio<br />

Gaber: come vede il realizzarsi<br />

di questa affermazione in<br />

una situazione come quella<br />

acquese?<br />

Il sistema della rappresentanza<br />

nel nostro paese è profondamente<br />

in crisi; un sistema<br />

che di fatto ha esautorato<br />

dalle decisioni il cittadino elettore<br />

relegandolo ad un ruolo<br />

marginale, di comparsa. I cittadini<br />

chiedono una democrazia<br />

più diretta, chiedono di<br />

contare; da questa situazione<br />

se ne esce soltanto con una<br />

partecipazione corale alla gestione<br />

del bene comune noi di<br />

“Acqui Terme è” chiediamo a<br />

quanti “lavorano”, “producono”…<br />

“fanno politica tutti i<br />

giorni ma in politica non sono”,<br />

di riprendere il “coltello<br />

dalla parte del manico”, di diventare<br />

leader di se stessi, di<br />

farsi parte diligente e dirigente<br />

del cambiamento, del rilancio<br />

di Acqui. La profondità della<br />

crisi impone a tutti di assumere<br />

responsabilità nuove,<br />

senza timidezze, ma soprattutto<br />

senza attendere che altri<br />

preparino la tavola prima di<br />

impegnarsi personalmente; la<br />

“politica siamo noi” dice il Presidente<br />

Napolitano. Concretamente<br />

vogliamo costruire in<br />

Acqui un luogo aperto a<br />

chiunque voglia partecipare a<br />

costruire… il proprio futuro ed<br />

il Comune ne sarà il “centro”…<br />

La realizzazione pratica<br />

di ciò si potrà ottenere inserendo<br />

tecniche dellʼe-democracy<br />

ma soprattutto rendendo<br />

trasparenti le azioni degli<br />

amministratori pubblicando su<br />

internet gli atti delle procedure<br />

collegate, in modo che i cittadini<br />

interessati possano non<br />

solo partecipare agli incontri e<br />

alle assemblee tradizionali,<br />

nei luoghi e nei tempi previsti,<br />

ma anche di informarsi, discutere,<br />

progettare e decidere<br />

online senza limiti di spazio e<br />

tempo predeterminati. Importantissima<br />

la pubblicazione in<br />

Rete, in un apposito ed adeguato<br />

spazio web, dellʼelenco<br />

dei candidati ed il loro curriculum<br />

vitae, denuncia dei redditi<br />

e situazione patrimoniale,<br />

con il programma di governo,<br />

e lʼistituzione contemporanea<br />

di un blog aperto a tutti i cittadini<br />

che consenta il libero<br />

scambio di opinioni e critiche<br />

con i componenti delle liste<br />

dei candidati.<br />

red.acq.<br />

Acqui Terme. Sulle vicende<br />

politiche locali degli ultimi tempi<br />

interviene Augusto Vacchino:<br />

«Acquiland 2012 ovvero elezioni<br />

e carnevale imminente.<br />

Si legge di tutto, proposte<br />

strampalate, sogni, bugie propalate<br />

dai candidati a sindaco.<br />

Certe volte non si sa se ridere,<br />

compatire, o chiamare il 118 temendo<br />

di avere le allucinazioni.<br />

Cosa pensare della Lega<br />

che propone addirittura due<br />

nuovi ponti, uno a monte ed<br />

uno a valle di quello dei Bagni<br />

(ma dicano dove e con che viabilità)<br />

in una città col bilancio<br />

drogato da quasi tre milioni di<br />

entrate impossibili, le famose<br />

cartolarizzazioni. Non bastava<br />

e così hanno pensato anche di<br />

risolvere “il problema” dei passaggi<br />

a livello spostando la stazione<br />

ad Alice B.C.: è così che<br />

si fa, ci sono i passaggi a livello<br />

e allora si toglie la ferrovia<br />

così si risolve il problema. Al<br />

Bormida è andata tutto sommato<br />

bene, lʼhanno lasciato lì<br />

anche se gli dà fastidio per il<br />

traffico. Cʼè poi chi (Gallizzi)<br />

pensa di appaltare il comune<br />

ad una società mista pubblicoprivata<br />

che gestisca tutto, dai<br />

parcheggi al centro congressi,<br />

dallʼAcquistoria al trasporto disabili,<br />

dalla logistica di nicchia<br />

(chissà cosa vuol dire) alla filiera<br />

agroalimentare. Preso<br />

dallʼentusiasmo propone che il<br />

comune si ristrutturi con una<br />

“contabilità di tipo liberale”, fino<br />

ad oggi non sapevo che la contabilità<br />

avesse un colore politico<br />

e qui è sperabile si tratti di<br />

un errore di stampa sennò la<br />

situazione è grave. Cʼè chi dice<br />

che si candida perché glielo<br />

gridano dallʼaltra parte del marciapiede<br />

(Giaccari) e chi (Galeazzo)<br />

fa il bravo e ascolta tutti,<br />

cittadini e centrosinistra (attento<br />

agli orecchioni, e non solo,<br />

perché nel centrosinistra cʼè<br />

anche il PD locale). Tutte cose<br />

lette sui due ultimi numeri de<br />

Lʼancora. È umano darsi un<br />

aiutino, facendo sognare la<br />

gente, proponendo obiettivi alti<br />

e accattivanti. Ma cʼè un limite,<br />

anzi due, di quantità e di rispetto<br />

dellʼelettorato. Ho letto il<br />

sobrio programma di Ferraris,<br />

manca solo una stazione aerospaziale<br />

e cʼè tutto. Non ha risparmiato<br />

nulla dal recupero<br />

delle Antiche Terme, che non<br />

sono nella disponibilità del comune<br />

e dovrebbe saperlo visto<br />

che era nel consiglio di amministrazione<br />

delle Terme, ma è<br />

un dettaglio, al Centro termale<br />

Carlo Alberto, che non si sa cosa<br />

sia, vuole creare una nuova<br />

struttura comunale con piscina<br />

termale allʼaperto ma anche<br />

vendere la nostra quota di<br />

azioni nelle Terme (bisogna<br />

confondere il nemico), dal potenziamento<br />

dellʼUniversità<br />

della terza età, che non è comunale,<br />

ad un paio di mense<br />

per non abbienti ma si è dimenticato<br />

della mensa della<br />

“sua” scuola media che in progetto<br />

non ha neanche la cucina<br />

(era distratto). Non mancano<br />

poi un paio di ponti, parchi<br />

giochi, asili, interventi sullʼErro<br />

(di cui non abbiamo un metro<br />

di sponda), congressi etc. Ma<br />

il peggio non è fantasticare, è<br />

raccontare frottole e qui la cosa<br />

diviene irritante. Mi accusò di<br />

dilettantismo poiché sostenevo<br />

che si potevano risparmiare<br />

350mila euro/anno dalla segreteria<br />

del sindaco (solo la general<br />

manager ne costa 180mila,<br />

il consulente finanziario circa<br />

60mila e via cantando) perché<br />

erano poca cosa rispetto a 3<br />

milioni di disavanzo. Nel suo<br />

programma ora prevede un risparmio<br />

addirittura di 400mila<br />

euro sullo stesso centro di costo.<br />

Parrebbe convenga con<br />

me ma cʼè una non piccola differenza:<br />

quando lo proponeva<br />

il sottoscritto il risparmio era<br />

reale, ora è imposto dal provvedimento<br />

Brunetta che prevede,<br />

giustamente, il general manager<br />

solo nei comuni metropolitani:<br />

il risparmio ci sarà grazie<br />

a Brunetta non Ferraris. Disperato,<br />

cerca di compiacere i<br />

cittadini disgustati dalla Casta<br />

politica facendo balenare risparmi<br />

di 360mila euro mediante<br />

la rinuncia alle indennità<br />

di sindaco e assessori; ora si<br />

dà il caso che tutta la giunta<br />

costi poco più di 127.000 euro/anno<br />

e sono in otto (sindaco<br />

e sette assessori); come possa<br />

sostenere un futuro risparmio<br />

di 360mila è un mistero. Il risparmio<br />

ci sarà ma grazie alla<br />

legge che ha ridotto i componenti<br />

della giunta a sindaco e<br />

quattro assessori non grazie a<br />

Ferraris. Infine propone di risparmiare<br />

200mila euro non<br />

sostituendo quattro dipendenti<br />

andati in pensione, ma non è<br />

una proposta è un obbligo di<br />

legge (si può sostituire solo un<br />

dipendente ogni quattro andati<br />

in pensione che poi sono in realtà<br />

otto). Troppo comodo e<br />

poco serio fare i conti così. Alla<br />

fine il grande intervento da<br />

Quintino Sella locale si riduce<br />

a ben poca cosa come la credibilità<br />

residua. Ma ci sono anche<br />

gli altri candidati, della destra<br />

(Bosio, Ristorto, Roffredo,<br />

Bertero, Leprato) tutti hanno<br />

già fatto parte dellʼamministrazione<br />

locale e per loro bastano<br />

due parole: Centro congressi,<br />

il loro biglietto da visita».<br />

Ridistribuite le<br />

deleghe lasciate<br />

da Giulia Gelati<br />

Acqui Terme. A seguito<br />

delle dimissioni dellʼAssessore<br />

Giulia Gelati, il Sindaco di<br />

Acqui Terme, Danilo Rapetti,<br />

ha provveduto a conferire al<br />

Vice Sindaco, Enrico Bertero,<br />

le deleghe relative a “Politiche<br />

Socio - assistenziali ed<br />

Educative, assegnazione degli<br />

alloggi di edilizia agevolata<br />

e popolare e problematiche<br />

relative allʼimmigrazione ed<br />

alla cooperazione internazionale”<br />

e allʼ Assessore Paolo<br />

Bruno le deleghe relative a<br />

“Attività inerenti ai servizi dellʼIstruzione<br />

Pubblica e dellʼAsilo<br />

Nido Comunale e le<br />

politiche del lavoro, dellʼorientamento<br />

e della formazione<br />

professionale”. Rimane in carico<br />

al Sindaco, invece, lʼattività<br />

di gestione relativa allʼUrbanistica<br />

e alla Commissione<br />

Tecnico-edilizia.<br />

Acqui Terme. Giulia Gelati<br />

risponde allʼintervento di Augusto<br />

Vacchino sui problemi per la<br />

costruzione della nuova scuola<br />

media.<br />

«Controvoglia, ma per rispetto<br />

dei lettori, mi sento obbligata<br />

a rispondere alle fandonie vacchiniane.<br />

Il sig. Vacchino riparla, anzi,<br />

riscrive, di inciucio e speculazione<br />

edilizia a proposito della<br />

scuola e del PPE. Credo soffra<br />

di una patologia che lo rende<br />

“gramo”, causata dal non aver<br />

mai accettato il fatto di avere<br />

perso con Dino Bosio, 20 anni<br />

fa.<br />

Da allora, nutre un risentimento<br />

verso tutta la città che<br />

non lʼha votato e gode nel fare<br />

lʼuccello di malaugurio, anche<br />

contro la costruzione della<br />

scuola.<br />

Inciucio indica qualcuno che<br />

si mette dʼaccordo per far credere<br />

una cosa, pensando, in<br />

realtà, di farne unʼaltra. Solo un<br />

malato di mente potrebbe architettare<br />

di dire di voler fare<br />

una scuola per non volerla realizzare<br />

e fare, di conseguenza,<br />

la figura dellʼincapace.<br />

È facile infangare le persone<br />

tirando fuori termini come speculazione<br />

edilizia, nel mondo<br />

attuale, in cui tutti gli amministratori<br />

sono visti con diffidenza,<br />

un poʼ di fango attecchisce<br />

facilmente, ma la verità è che,<br />

dallʼinizio del mandato, tutti,<br />

maggioranza e opposizione,<br />

hanno lavorato per rendere<br />

possibile la realizzazione della<br />

scuola media. E il percorso è<br />

arrivato alla sua conclusione<br />

nel modo più corretto.<br />

Se oggi è stato sospeso il<br />

leasing, è perché è arrivato un<br />

monito, (beninteso, non un divieto),<br />

della Corte dei Conti che<br />

invita a tenere in considerazione<br />

i nuovi parametri di indebitamento<br />

nellʼipotizzare di accendere<br />

mutui e ricorda che un leasing<br />

può essere considerato un<br />

mutuo.<br />

Questo per spiegare che, nel<br />

momento in cui lʼassessore ai<br />

lavori pubblici ha indetto il bando<br />

di gara, eravamo nel patto di<br />

stabilità e i criteri erano rispettati.<br />

Cʼè di più, il nostro leasing<br />

non è un indebitamento, perché<br />

paghiamo ogni anno più di<br />

300.000 euro, tra affitto della<br />

sede Bella e i lavori per messa<br />

in sicurezza della caserma. Ancora,<br />

in detta caserma, i locali<br />

devono essere lasciati liberi, in<br />

quanto proprietà del FIP e, comunque<br />

soggetti a un prossimo<br />

pagamento di un affitto che<br />

si aggirerà presumibilmente sui<br />

100.000 euro annui o più.<br />

A questo punto, si deve considerare<br />

che la rata del leasing<br />

si inizia a pagare quando la<br />

scuola sarà costruita, pertanto,<br />

non è un indebitamento per il<br />

Comune, che pagherebbe la<br />

rata di leasing, al posto degli affitti.<br />

La Corte dei conti, dunque,<br />

non ha bocciato nulla, anche<br />

perché non è nelle sue competenze<br />

farlo, ha ammonito di valutare<br />

se è un indebitamento,<br />

oppure no.<br />

Che le finanze del Comune<br />

siano disastrose non è una novità<br />

e neppure i motivi che hanno<br />

portato a tale disastro, ma<br />

questo non significa che non<br />

fosse possibile appaltare un<br />

progetto economicamente sostenibile<br />

e la decisione dei due<br />

lotti era stata presa perché, giustamente,<br />

consentiva di stare<br />

nei parametri di spesa. In questa<br />

fase, pertanto, si sta lavorando<br />

per dimostrare alla Corte<br />

dei Conti la fattibilità del nostro<br />

leasing, che, comunque, è<br />

un investimento in opere pubbliche<br />

e sarebbe davvero la fine<br />

dellʼItalia se un Comune non<br />

potesse più costruire una scuola.<br />

Nessun legislatore di buon<br />

senso può aver partorito un tale<br />

abominio, basta aspettare e<br />

far interpretare in modo corretto<br />

il senso della normativa».<br />

Aree verdi<br />

Acqui Terme. Con determinazione<br />

del Settore lavori pubblici<br />

e urbanistica è stato approvato,<br />

nel mese di dicembre<br />

appena terminato, il certificato<br />

di regolare esecuzione predisposto<br />

dallʼUfficio tecnico comunale<br />

per la perfetta esecuzione<br />

ed in conformità delle<br />

prescrizioni progettuali, della<br />

manutenzione straordinaria<br />

delle aree verdi e giardini comunali.<br />

Quindi si liquida alla<br />

Ditta Servato Maria Luisa la<br />

somma complessiva di<br />

19.250,44 euro, più Iva.

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