Normativa del Piano - Provincia di Cagliari

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Riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi CAPO II MODELLI E MANUALI SEZIONE I ART 43 MODELLI PROCEDIMENTALI p. 481 SEZIONE II MANUALI ART. 44 MANUALI TECNICI p. 481 ART. 45 MANUALI METODOLOGICI p. 482 ART. 46 MODELLO DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DEL PIANO p. 482 ART. 47 MANUALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA p. 482
TITOLO I FINALITÀ E NATURA DEL PIANO ART. 1 FINALITÀ DEL PIANO Le ecologie e i sistemi di organizzazione dello spazio del PUP/PTC rappresentano il quadro di riferimento per l’elaborazione ed il coordinamento della pianificazione comunale e per l’elaborazione della pianificazione di settore di competenza della Provincia. Tale pianificazione dovrà tenere conto dei valori ambientali, sociali e culturali espressi nei contenuti del PUP/PTC. ART. 2 OBIETTIVI DEL PIANO Il piano assume una serie di direttrici di politica territoriale, che investono in misura rilevante la dimensione etica e culturale della pianificazione, tramite obiettivi che servono come indirizzo ed orientamento delle pratiche progettuali, dei processi di pianificazione e di gestione del territorio. Tali direttrici sono: – la costruzione della “città provinciale”, come idea di territorio, nella quale le società provinciali possano identificarsi e orientare i loro comportamenti alla costruzione di un'organizzazione dello spazio compatibile con una struttura paesaggistico-ambientale coerente ed omogeneo; – la promozione di un’organizzazione “orizzontale” dei rapporti tra i centri urbani, che corrisponde alla figura della rete di città; a quest’idea fa riferimento un’organizzazione dello spazio territoriale che tende a identificarsi in una rete cooperativa di situazioni urbane integrata con la struttura paesaggistico-ambientale del territorio; – la costruzione della forma della città territoriale come città di città, una “rete di opportunità urbane alternative o complementari” diramate sul territorio in modo che i diversi centri possano caratterizzarsi ciascuno per una disponibilità di funzioni urbane riconoscibili, e radicata nelle rispettive specificità ambientali; ciò configura un approccio rovesciato rispetto a quello tradizionale basato sugli standard che tendeva ad una “omogenea fruizione del territorio”, ad una “normalizzazione” delle differenze urbane; – la scoperta della città territoriale provinciale come luogo riconoscibile delle specificità ambientali legate alla natura e alla storia dell’uomo. Poichè in questo mutamento dell'organizzazione urbana del territorio provinciale le possibilità di ogni centro dipendono dalla sua diversità, dalla sua capacità di offrire forme di vantaggio comparato, basate sulle proprie risorse e condizioni ambientali, assume rilievo il sistema delle “preesistenze” in quanto stimolano culturalmente e positivamente la tensione delle comunità verso l’innovazione, verso la costruzione di nuovi mondi possibili; Normativa 1
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commerciali), costruisce un ambito
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Nel sistema del Molentargius sono r
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urbana che contribuiscono alla crea
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Le componenti individuate riconosco
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progressiva obsolescenza fisica e l
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Dalle precedenti considerazioni si
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Il sistema territoriale che caratte
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di particolare significato e valore
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Il territorio delle aree pedemontan
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colture orticole, un tessuto serric
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10432. L'organizzazione minuta dell
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10538. La trama agricola e insediat
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10902. Versanti della destra idrogr
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12036. Diffusione insediativa rada
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13201. L'ambito urbano delle strutt
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13832. L'organizzazione della rete
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13933. Nucleo rurale su Punta S. Mi
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14131. Il nucleo turistico di Pinus
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fenomeni d’inquinamento delle acq
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nelle superfici drenanti. Durante e
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territorio. In particolare gli elem
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delle falde superficiali e profonde
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eccessivo della risorsa attraverso
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eccesso, con fenomeni di esondazion
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243. ECOLOGIA DEL SISTEMA OROGRAFIC
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superficiali, fenomeni di ristagno,
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aree di ricarica, porterebbe ad una
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isultano indispensabili al fine di
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Date le particolari condizioni stru
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erosione della coltre pedogenica ch
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l’attivazioni dei suddetti proces
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22111. Sistema orografico granitico
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termini di incremento del deflusso
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alimentate dagli apporti idrici di
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22211. Sistema orografico di Monte
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22402. Sistema costiero di Nora: Il
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22501. Conoide alluvionale antica d
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dilavamento lungo i versanti e favo
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nell’ambito della unità fisiogra
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del settore, corrispondenti a speci
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sotterraneo, ubicata all’interno
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manufatti o strutture estranee al c
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anche da un drenaggio estremamente
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I settori maggiormente concavo-depr
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condotti senza un attenta valutazio
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verticali nel sottosuolo non sembra
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acquiferi presenti nella succession
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prolungata inattività degli alvei
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23105. Sistema di spiaggia di Cann
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versanti, concentrandosi in partico
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notevole diffusione dell’insediam
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vegetale, e indicano una maggiore v
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I fenomeni di ruscellamento possono
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23502. Fascia collinare e pedemonta
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23513. Sistema orografico del bacin
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23706. Promontorio granitico di Tor
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di infiltrazione attivi all’inter
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settori da un punto di vista geomor
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la prevenzione nei confronti dei fe
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Il perdurare di tali fenomeni di de
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- il sovra-sfuttamento della risors
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determinano fenomeni di erosione ac
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24013. Falde scistose orientali del
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ART. 10 ECOLOGIE AGRARIE-FORESTALI
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tale fenomeno sia l’effetto di ca
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Questa ecologia circoscrive un ambi
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innovazione e create le condizioni
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iconversione. Inoltre la presenza d
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distribuzione della risorsa idrica;
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prevalenza di leccio; la presenza d
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spesso funge da “orto-giardino”
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Nicolò Gerrei, l’agro è più un
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invecchiamento avviato ad alto fust
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struttura burocratica e le sue stes
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da moderato ad elevato, in particol
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fenicio e olivastro, mentre nelle z
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spaziale”, in quanto dovrebbero l
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CAPO II I SISTEMI DI ORGANIZZAZIONE
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il sistema dei servizi alla persona
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scelte localizzative dei servizi su
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ambientali e culturali se adeguatam
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- la realizzazione del collegamento
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trattazione degli aspetti urbanisti
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Negli ultimi anni, lo sviluppo tecn
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logistico la possibilità di aggreg
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ART. 17 SISTEMA DELLE RISORSE IDRIC
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− − − − − elaborazione di
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opportunità di ampliare la variet
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disponibili e di nuove opportunità
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− − − − Recepimento delle n
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Normativa 255
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ART. 23 SISTEMA DELLA TRASFORMAZION
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In definitiva, si ricorda che l’o
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sufficiente dotazione foraggiera, d
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importante traccia per i livelli su
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spiaggia e le dune, le zone umide e
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− − il Piano Urbanistico Provin
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TITOLO III NORMATIVA DI COORDINAMEN
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formano una maglia viaria in cui si
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QCS 2000 - 2006 (secondo quanto ind
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ampliamento del trasporto collettiv
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della pista dello scalo, che dovreb
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Aeroporto di Cagliari-Elmas Il Gove
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Analisi delle tecnologie di sfrutta
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che la legge 308 del ’92 ha recup
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utilizzata all’80% (200 kW) e pro
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con conseguente soluzione dei probl
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In più, vi è stato ed è tuttora
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(1995), non si sono ridotti i consu
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e ceneri, eliminabili con depolveri
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Dall’analisi del sistema energeti
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iscontrato, infatti, un aumento del
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1. CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI E
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PROPOSTE DI LINEE GUIDA E SCENARI P
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Provincia e quindi la Regione. La r
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sistemi gestionali e di processo. C
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Una maggiore e più facile accessib
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ART. 31 CAMPI DELL'APPROVVIGIONAMEN
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ART. 32 CAMPI DELLE RISORSE IDRICHE
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COMPETENZE PROVINCIALI Applicazione
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PROPOSTE DI LINEE GUIDA E SCENARI P
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- Operazioni di risanamento quali l
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Serramanna in fase di attuazione. Q
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quella quantitativa delle sorgenti
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"Habitat" e delle specie di cui all
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Il degrado dei corpi idrici è purt
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Una prima indispensabile ipotesi di
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3. Campo dei servizi sociali: aree
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AMBITO (2) SUB PROVINCIALE: Sarrabu
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Sono particolarmente evidenti in ta
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Inoltre la crisi nel settore agro-p
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SUPERFICIE Circa 10000 ettari POPOL
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delle produzioni enoiche regionali.
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e la contemporanea adesione a progr
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sono sufficienti per compromettere
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301.000, per scendere a soli 204.02
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appresenta la priorità e la condiz
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mercati; pertanto il Pecorino Roman
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Peraltro, nei sistemi locali presen
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Rivitalizzazione di settori produtt
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- il Campo della promozione e gesti
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correlare eventualmente con le prov
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I centri della Terra Cruda Rete in
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Maria, nel quale si registra un val
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estende da Torre di Murtas, a nord,
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Indirizzi e linee d’azione: - Gar
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dinamica del ruscellamento sulla su
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- Corsi d’acqua e foci fluviali d
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Indirizzi e linee d’azione: - Pro
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confinano con limitate piane colluv
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-Insediamento turistico Monte Nai c
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- Unità marino Litorale per quanto
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La morfologia del rilievo è strett
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- Degrado e riduzione della copertu
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prospicienti (insediamenti turistic
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fenomeni (es. arature a ritocchino,
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diffuso, favoriti soprattutto dalla
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- prevenire i processi di desertifi
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SUB - DISTRETTO IDROGRAFICO DEL RIO
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Ambiti prioritari di intervento: -
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oligo-miocenico e del sovraimposto
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Relazione con altri distretti Il di
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- Dilavamento dei versanti della fa
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un contesto territoriale singolare
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autoctone, come gli Eucaliptus, ris
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trasporto solido degli assi di dren
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a eventi meteo-marini di carattere
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- Eseguendo lavori di manutenzioni
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- Potenziali interferenze sulle din
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- Prevedere interventi di rinatural
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- Monitorare lo stato di salute del
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3. il sistema territoriale compreso
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all’irrigabilità. I suoli di mag
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Oltre l’80% del bacino è imposta
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- Progressivo arretramento della li
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per diversi tempi di ritorno, e cos
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Ambiti prioritari di intervento: -
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Il distretto comprende, dunque, amb
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L’esposizione del paraggio costie
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- Salvaguardia delle fasce fluviali
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- Naturale predisposizione del sist
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naturale degli ecosistemi, con un s
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quadro delle relazioni territoriali
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Altre aree considerate come nuclei
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La funzione essenziale delegata a t
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una porzione rilevante all’intern
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Flumendosa, sono comprese all’int
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necessitano di una valutazione dell
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particolari condizioni meteo-climat
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− 32 - Poetto, Quartu (parziale)
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− 25 - Poetto (Comuni di Cagliari
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necessitano di una valutazione dell
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Gli elementi di attenzione in parti
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− − − − − − I corsi d
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− 40 - Porto Tramatzu − 41 - Po
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della porzione dell’ambito della
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− il sistema dei rilievi costieri
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artigianali e commerciali di intere
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costiera, e di accessibilità in se
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ART. 42 IL CAMPO DELLA RIQUALIFICAZ
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- una parte di orientamento normati
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CAPO II SEZIONE I MODELLI PROCEDIME
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