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Riscaldamento globale<br />

Consumo <strong>di</strong> energie non rinnovabili<br />

kg CO 2 eq.<br />

MJ<br />

zona E (Bolzano) zona D (Firenze) zona B (R.Calabria)<br />

zona E (Bolzano) zona D (Firenze) zona B (R.Calabria)<br />

4. Impatti ambientali del “pacchetto” <strong>di</strong> copertura preso in considerazione nell’intera vita utile e per anno.<br />

zona E (Bolzano) zona D (Firenze) zona B (R.Calabria)<br />

totale 7,9866E+01 7,9184E+01 7,1712E+01<br />

impatto annuo 7,6847E–01 7,6147E–01 5,8685E–01<br />

zona E (Bolzano) zona D (Firenze) zona B (R.Calabria)<br />

totale 8,8231E+02 8,3483E+02 6,5052E+02<br />

impatto annuo 8,3029E+00 7,8252E+00 5,9837E+00<br />

“cloruri”. Secondo gli autori, lo stu<strong>di</strong>o, pur non essendo rappresentativo<br />

– per il numero ridotto <strong>di</strong> campioni – <strong>di</strong> un’analisi comparativa<br />

esten<strong>di</strong>bile all’intera categoria <strong>di</strong> prodotti,costituisce comunque<br />

un utile spunto <strong>di</strong> riflessione per avviare una analisi sistematica sulle<br />

problematiche connesse al fine ciclo <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> tali materiali.Ciò considerato,<br />

ai fini della valutazione del profilo ambientale, lo standard<br />

stesso in<strong>di</strong>ca come opzionali ed escluse dall’analisi full life cycle tutte<br />

le considerazioni relative alla fase <strong>di</strong> riciclaggio e riuso, proprio per<br />

la <strong>di</strong>fficoltà scientifica ed operativa <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare specifici modelli<br />

<strong>di</strong> calcolo e <strong>di</strong> definire scenari concreti e tecnicamente realizzabili,<br />

limitando la comunicazione ad informazioni sulla quantità <strong>di</strong> prodotto<br />

potenzialmente destinabile a raccolta <strong>di</strong>fferenziata, a riciclo per<br />

la produzione <strong>di</strong> materie seconde o <strong>di</strong> energia,a riuso o a smaltimento.<br />

87%<br />

87%<br />

85%<br />

riscaldamento globale<br />

riscaldamento globale<br />

riscaldamento globale<br />

manto in laterizio<br />

13%<br />

13%<br />

15%<br />

ZONA E<br />

78%<br />

ZONA D<br />

77%<br />

ZONA B<br />

71%<br />

consumo <strong>di</strong> energie<br />

non rinnovabili<br />

consumo <strong>di</strong> energie<br />

non rinnovabili<br />

consumo <strong>di</strong> energie<br />

non rinnovabili<br />

5. Impatti ambientali percentuali del manto <strong>di</strong> copertura e degli altri materiali<br />

costituenti la stratigrafia a confronto nelle tre zone climatiche considerate.<br />

22%<br />

23%<br />

29%<br />

Conclusioni Stante l’impossibilità <strong>di</strong> elaborare un giu<strong>di</strong>zio comparativo<br />

sui profili ambientali <strong>di</strong> elementi simili, in mancanza <strong>di</strong> un<br />

modello univoco e con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> calcolo e restituzione dei dati,“i risultati<br />

della ricerca costituiscono in ogni caso un aggiornamento migliorativo,oltre<br />

che più aderente alla realità produttiva,dei valori relativi<br />

agli impatti ambientali delle tegole italiane in laterizio”.<br />

In seconda battuta, i dati della valutazione del profilo ambientale<br />

della copertura esaminata consentono <strong>di</strong> apprezzare la rilevanza <strong>di</strong><br />

una lettura full life cycle rispetto alle valutazioni su singole fasi.<br />

Diversamente da quanto ipotizzabile, infatti, la soluzione ambientalmente<br />

più sostenibile risulta essere quella più pesante (358,23 kg/m 2<br />

è la massa superficiale del “pacchetto” <strong>di</strong> copertura realizzato per lo<br />

scenario <strong>di</strong> Reggio Calabria, contro i 346,23 kg/m 2 della soluzione<br />

relativa a Bolzano). Lo stu<strong>di</strong>o, in definitiva, evidenzia come, nell’ambito<br />

<strong>di</strong> una valutazione LCA a scala <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio, il profilo<br />

ambientale globale sia sicuramente con<strong>di</strong>zionato da <strong>di</strong>versi fattori,<br />

quali la natura dei materiali che compongono gli strati complementari,<br />

la durata <strong>di</strong> vita dei componenti, la loro riciclabilità, gli<br />

scenari tecnologici e climatici, in totale sintonia con la linea <strong>di</strong> sviluppo<br />

degli e<strong>di</strong>fici sostenibili, secondo il “settimo” requisito base. <br />

Note<br />

1. Il Regolamento Europeo, a <strong>di</strong>fferenza della Direttiva, sarà imme<strong>di</strong>atamente<br />

attivo senza necessità <strong>di</strong> recepimento da parte degli Stati Membri.<br />

2. La Commissione Europea ha affidato ad una commissione tecnica internazionale<br />

il mandato TC350 Sustainability of Construction Works4, per la definizione<br />

degli standard volontari per l’elaborazione <strong>di</strong> “<strong>di</strong>chiarazioni ambientali <strong>di</strong> prodotto”<br />

(EPD) e dei meto<strong>di</strong> per l’aggregazione <strong>di</strong> queste informazioni all’interno<br />

<strong>di</strong> una valutazione della sostenibilità complessiva <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici nuovi ed esistenti.<br />

3. prEN 15804: punto 5.3, Comparability of EPD of construction products.<br />

4. ISO 14020 (2000), Environmental labels and declarations - Principles and guidelines;<br />

ISO/TR 14025 (2000), Environmental labels and declarations - Type III environmental<br />

declarations.<br />

5. Dato fornito da ANDIL,Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi.<br />

6. Le valutazioni LCA relative alla fase <strong>di</strong> produzione e trasporto sono state effettuate<br />

impiegando il software Simapro.<br />

7. Come definita dalla UNI 9460 del 2008.<br />

8. Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto sul “pacchetto” <strong>di</strong> copertura composto da manto,<br />

sottomanto aerato, guaina impermeabilizzante, strato isolante, escludendo dai calcoli<br />

ambientali gli impatti relativi al solaio in latero-cemento.<br />

9.Torricelli, M.C., Gargari, C., Palumbo, E., Valutazione <strong>di</strong> soluzioni tecniche ad alte<br />

prestazioni ambientali, Costruire in Laterizio n. 136, pp. 48-53.<br />

10. European Commission Enterprise and Industry Directorate-general, Guidance<br />

paper F (concerning the Construction Products Directive - 89/106/EEC) - Durability<br />

and the construction products <strong>di</strong>rective, <strong>di</strong>cembre 2004.<br />

11. Elaborata dal centro <strong>di</strong> ricerca CSTB, contiene più <strong>di</strong> 300 <strong>di</strong>chiarazioni<br />

ambientali e sanitarie <strong>di</strong> prodotti da costruzione.<br />

12. A. Camporese, La gestione dei rifiuti in e<strong>di</strong>lizia: i materiali da costruzione,<br />

L’industria dei Laterizi, n. 122 marzo-aprile 2010, pp. 92-94.<br />

51<br />

RICERCA

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