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l’<strong>in</strong>tervento<br />

Che farà Dellai da grande?<br />

Piergiorgio Cattani<br />

I<br />

corridoi ben <strong>in</strong>formati della politica<br />

prov<strong>in</strong>ciale ci parlano di un<br />

presidente Dellai <strong>in</strong> difficoltà. Ma<br />

per capirlo non servono le voci e gli<br />

spifferi, basta analizzare la situazione.<br />

All’<strong>in</strong>izio dell’anno ci siamo posti la fatidica<br />

domanda sul futuro dell’anagraficamente<br />

giovane Dellai, dopo che per<br />

forza di legge non potrà più svolgere un<br />

altro mandato da Presidente. Poniamo<br />

ancora la questione, perché rendersi<br />

conto di quali siano i progetti strategici<br />

di Dellai è necessario per comprendere<br />

le scelte dell’oggi, anche sul versante<br />

amm<strong>in</strong>istrativo.<br />

Ci eravamo lasciati <strong>in</strong> febbraio con<br />

un Dellai che un giorno sì e l’altro pure<br />

sparava contro un PD agonizzante,<br />

dest<strong>in</strong>ato a spaccarsi dopo le elezioni<br />

europee: si ipotizzava la fuoriuscita<br />

dell’ala cattolico-centrista di Letta &<br />

C. e la costruzione <strong>in</strong>sieme con Cas<strong>in</strong>i<br />

di una “cosa bianca” da affiancare a un<br />

Partito Democratico ridotto all’ennesima<br />

metamorfosi del vecchio e tormentato<br />

PCI.<br />

Sembrava che <strong>il</strong> nostro Presidente<br />

puntasse sul progetto, che, se davvero<br />

riuscisse a essere qualcosa di nuovo<br />

portando via alla destra qualche democristiano,<br />

non sarebbe da buttare<br />

per riportare alla vittoria l’opposizione<br />

di centro s<strong>in</strong>istra. Ma alla f<strong>in</strong>e Dellai si<br />

è limitato ad appoggiare per le elezioni<br />

europee l’impresentab<strong>il</strong>e Tarolli o a<br />

dare un leggero sostegno al candidato<br />

autonomista Kaswalder, non volendo<br />

neppure <strong>in</strong>contrare Michele Nicoletti<br />

che era senza dubbio <strong>il</strong> candidato<br />

trent<strong>in</strong>o più autorevole ma anche con<br />

maggiori possib<strong>il</strong>ità di essere eletto.<br />

Una scelta devastante dal punto di vista<br />

dell’immag<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e<br />

da quello politico, se non vedendolo<br />

come tentativo di prosciugare la base<br />

autonomista. Dellai si è trovato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

senza nulla <strong>in</strong> mano, con l’UDC scontento<br />

e <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e, con l’<strong>in</strong>fido PATT a rivendicare<br />

spazi e con l’UPT <strong>in</strong><strong>in</strong>fluente.<br />

In questo modo Dellai, che pure<br />

<strong>in</strong> sede romana non ha mai goduto di<br />

significativi appoggi non avendo <strong>in</strong><br />

dote un pacchetto di voti (<strong>il</strong> Trent<strong>in</strong>o<br />

conta un decimo della Sic<strong>il</strong>ia), ha rotto<br />

i ponti con <strong>il</strong> PD; se poi mettiamo <strong>in</strong><br />

conto la battuta di arresto del progetto<br />

centrista, vediamo come le porte di<br />

Roma siano per ora precluse per <strong>il</strong> nostro.<br />

Fa un po’ tristezza constatare che<br />

ad applaudire l’UPT sia rimasto <strong>il</strong> solo<br />

Rutelli, <strong>il</strong> quale comunque resterà, pur<br />

tra critiche e m<strong>in</strong>acce di scissione,<br />

all’<strong>in</strong>terno del PD.<br />

Insomma, ancora una volta Dellai resta<br />

privo di un partito di riferimento.<br />

Addio sogni degasperiani? Fra quattro<br />

anni tutto può cambiare ma emerge<br />

la domanda se Dellai voglia davvero<br />

andare <strong>in</strong> Parlamento cercando<br />

di ritagliarsi uno spazio da leader<br />

nazionale. Se avesse queste ambizioni<br />

si muoverebbe meglio, qu<strong>in</strong>di l’approdo<br />

romano non sarebbe l’obiettivo<br />

dellaiano e questi discorsi sarebbero<br />

solamente dietrologie. Dellai rimane<br />

uno dei pochi personaggi v<strong>in</strong>centi del<br />

centro-s<strong>in</strong>istra nazionale, portatore<br />

di un’<strong>in</strong>teressante esperienza politica,<br />

comunque legata a una storia autonomistica<br />

e a una struttura sociale<br />

e comunitaria peculiare che a Roma<br />

capiscono poco.<br />

Tuttavia <strong>il</strong> Nostro forse coltiva anche<br />

altri progetti. Uno di questi, <strong>il</strong> più<br />

suggestivo e che potrebbe consegnargli<br />

un posto nella storia, è la famosa (e a<br />

volte fumosa) Euregio. Ne abbiamo<br />

parlato nell’editoriale di due numeri fa.<br />

Potrebbe essere un progetto ad ampio<br />

respiro, fondamentale per l’evoluzione<br />

dell’autonomia, un obiettivo su cui giocarsi<br />

<strong>il</strong> futuro.<br />

In ottobre ci sarà l’<strong>in</strong>contro, fortemente<br />

voluto da Gianni Kessler, dei tre<br />

presidenti delle assemblee legislative<br />

di Trent<strong>in</strong>o, Alto Adige e Tirolo: nelle<br />

<strong>in</strong>tenzioni sarà la pietra di fondazione<br />

per costruire su progetti concreti un<br />

abbozzo di confederazione dei tre territori.<br />

Sulla carta Dellai appoggia questo<br />

percorso, anche se mal sopporta <strong>il</strong><br />

protagonismo del rivale, quest’ultimo<br />

peraltro salito sul carro dell’Euregio da<br />

pochissimo tempo. Riusciranno i due<br />

a v<strong>in</strong>cere gli attriti? È complicato però<br />

pensare che <strong>in</strong> quattro anni si costruisca<br />

un organismo esecutivo tr<strong>il</strong>aterale<br />

e ancora più complicato ipotizzare che<br />

sia Dellai a presiederlo, <strong>in</strong> quanto sarebbe<br />

naturale affidare questo ruolo di<br />

rappresentanza a un esponente di l<strong>in</strong>gua<br />

tedesca.<br />

Le vie della politica, si sa, sono <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite.<br />

Forse c’è un’altra opzione per <strong>il</strong><br />

Presidente. In questi anni abbiamo assistito<br />

a un progressivo svuotamento<br />

della struttura amm<strong>in</strong>istrativa prov<strong>in</strong>ciale<br />

a vantaggio di controllate esterne<br />

(come Patrimonio spa, Agenzia prov<strong>in</strong>ciale<br />

per l’energia, Trent<strong>in</strong>o spa…)<br />

che stanno diventando i veri centri<br />

di gestione del potere, un po’ come la<br />

Gazprom <strong>in</strong> Russia. E magari tra 5 anni<br />

potremo trovare là <strong>il</strong> nuovo impiego di<br />

Dellai. ●<br />

QUESTOTRENTINO<br />

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