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Mostre d’estate<br />
“Egitto mai visto”<br />
La mostra estiva del Castello del Buonconsiglio è dedicata<br />
all’Egitto (f<strong>in</strong>o all’8 novembre). “Mai visto”, specifica <strong>il</strong><br />
sottotitolo, perché si tratta di due dist<strong>in</strong>te collezioni f<strong>in</strong>o ad ora<br />
mai esposte al pubblico. La prima proviene dal Museo Egizio di<br />
Tor<strong>in</strong>o, ovvero la più ricca raccolta al mondo di reperti egizi dopo<br />
quella del Museo del Cairo. Sono reperti provenienti dall’area<br />
archeologica di Assiut, uno dei pr<strong>in</strong>cipali centri dell’Egitto a<br />
cavallo tra III e II m<strong>il</strong>lenio a.C., manufatti recuperati nel corso<br />
di una campagna promossa a <strong>in</strong>izio Novecento dallo stesso<br />
Museo Egizio. L’altra collezione proviene dalle stesse collezioni<br />
del Buonconsiglio: donata al Municipio di Trento nel 1858<br />
dall’ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, documenta più che<br />
uno specifico sito archeologico <strong>il</strong> gusto orientalista del tempo,<br />
la passione antiquaria per una civ<strong>il</strong>tà misteriosa che lentamente<br />
stava venendo alla luce.<br />
L’<strong>in</strong>sieme dei materiali esposti nel percorso racconta <strong>in</strong>nanzitutto<br />
la vita quotidiana dagli oggetti che rimandano alla cura del<br />
corpo, ai recipienti per cibi e bevande, dalle forme per la cottura<br />
del pane agli archi, f<strong>in</strong>o ai bastoni da passeggio. Il nucleo più<br />
consistente, e certamente per <strong>il</strong> visitatore più denso di fasc<strong>in</strong>o<br />
ed emozioni, è però quello legato alla sfera magico-religiosa.<br />
Si tratta di oggetti <strong>in</strong> legno per lo più policromo: maschere di<br />
mummie, sarcofagi, steli funerarie percorse da geroglifici e<br />
<strong>numero</strong>se statu<strong>in</strong>e, molte delle quali raffiguranti scene di lavoro<br />
nei campi.<br />
“Immag<strong>in</strong>are New York”<br />
Dalle civ<strong>il</strong>tà dell’antichità<br />
a quelle della<br />
contemporaneità. Al Mart,<br />
l’11 luglio, apre i battenti<br />
“Immag<strong>in</strong>are New York.<br />
Opere dal MoMa”, a cura di<br />
Sarah Hermanson Meister.<br />
La storia della Grande Mela,<br />
dall’<strong>in</strong>izio del Novecento<br />
ad oggi, è ripercorsa<br />
attraverso <strong>il</strong> prezioso<br />
materiale fotografico<br />
appartenente al MoMa di<br />
New York; un’istituzione<br />
museale che, f<strong>in</strong> dalla sua<br />
fondazione nel 1929, ha<br />
compreso l’importanza<br />
documentaristica quanto<br />
artistica della fotografia,<br />
dedicando ad essa, f<strong>in</strong><br />
dal 1940, un apposito<br />
Dipartimento.<br />
Il percorso, che ripercorre<br />
al contempo la storia della Alfred Stieglitz, City of Ambition (1910)<br />
fotografia e <strong>il</strong> tumultuoso<br />
evolversi del paesaggio urbano, parte da “City of Ambition”(1910)<br />
di Alfred Stieglitz, fotografo, scrittore e fondatore -nel 1903- della<br />
celebre rivista “Camera Work”. Tra gli altri importanti fotografi<br />
testimoniati nel percorso segnaliamo per lo meno Ralph Ste<strong>in</strong>er,<br />
Henri Cartier Bresson, Richard Avedon e, per quanto riguarda le<br />
nuove generazioni, C<strong>in</strong>dy Sherman e Thomas Struth.<br />
Restiamo al Mart per citare due mostre da tempo <strong>in</strong> corso e delle<br />
quali ci siamo già occupati nei numeri scorsi: “La Guerra Fredda –<br />
Cold War. Arte e design<br />
<strong>in</strong> un mondo diviso”<br />
(f<strong>in</strong>o al 26 luglio) e<br />
“Italia contemporanea.<br />
Offic<strong>in</strong>a S. Lorenzo”<br />
(f<strong>in</strong>o al 27 settembre).<br />
Ricordiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la<br />
mostra “L’uomo del<br />
Conc<strong>il</strong>io. Il card<strong>in</strong>ale<br />
Giovanni Morone tra<br />
Roma e Trento nell’età<br />
di Michelangelo”,<br />
<strong>in</strong>iziata nell’apr<strong>il</strong>e<br />
scorso presso <strong>il</strong> Museo<br />
Diocesano di Trento e<br />
che si concluderà <strong>il</strong> 26<br />
luglio.<br />
.<br />
Duccio Dogheria<br />
QUESTOTRENTINO<br />
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