Scarica il numero in formato pdf - Questotrentino
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propria terra da parte degli allevatori<br />
giudicariesi: non è mai<br />
stata messa <strong>in</strong> dubbio, ma i fatti<br />
dimostrano che, nonostante questo<br />
amore, <strong>il</strong> territorio è stato danneggiato<br />
dalle scelte fatte dagli allevatori,<br />
come ammesso anche da chi,<br />
oggi, fra loro – e per fortuna – vuole<br />
cambiare direzione.<br />
Sulla diversificazione dell’agricoltura<br />
e dell’economia delle Giudicarie<br />
Esteriori: direi che sono i dati a<br />
parlare, e ad evidenziare la predom<strong>in</strong>anza<br />
di allevamento e coltura<br />
del mais ad esso collegata. Credo<br />
che le <strong>in</strong>dicazioni date non da<br />
me, ma dal prof. Corti all’<strong>in</strong>terno<br />
dell’articolo siano corrette: meno<br />
allevamenti e più estensivi, più turismo<br />
e un’agricoltura modello Val<br />
di Gresta. Magari bio. Mi sembra<br />
che la strada da fare sia molta, <strong>in</strong><br />
questa direzione.<br />
Penso anche, per concludere, che<br />
persone <strong>in</strong>telligenti come lei siano<br />
<strong>in</strong> grado di capire la necessità e<br />
l’importanza di cambiare modello.<br />
Che è poi quello che l’<strong>in</strong>chiesta voleva<br />
evidenziare.<br />
M. N.<br />
Comune unico di Ledro:<br />
arriverà <strong>il</strong> commissario?<br />
Quando circa vent’anni fa <strong>in</strong><br />
Valle di Ledro <strong>in</strong>iziò <strong>il</strong> percorso<br />
per giungere al Comune unico,<br />
si sapeva che le cose non sarebbero<br />
state semplici; ma mai si<br />
sarebbe pensato di <strong>in</strong>contrare<br />
l’ostacolo dell’impugnazione<br />
davanti alla Corte Costituzionale<br />
di una parte, sebben secondaria,<br />
della legge costitutiva del<br />
Comune. Le difficoltà dovevano<br />
essere quelle di conv<strong>in</strong>cere<br />
la popolazione della bontà del<br />
progetto, non quelle cav<strong>il</strong>lose<br />
delle <strong>in</strong>terpretazioni giuridiche<br />
da parte di istituzioni che,<br />
a parole, dicono di tutelare le<br />
autonomie locali e i loro percorsi<br />
di riforma all’<strong>in</strong>segna della<br />
semplificazione e dei risparmi<br />
di spesa, ma nei fatti agiscono<br />
<strong>in</strong> senso contrario.<br />
Questo è quello che ha fatto <strong>il</strong><br />
Governo Berlusconi impugnando<br />
la legge regionale n.1/2009.<br />
Impugnazione che, se da un lato<br />
non mette <strong>in</strong> discussione la nascita<br />
del Comune unico voluta<br />
dai ledrensi con la maggioranza<br />
del 74,39% al referendum del<br />
30 novembre, dall’altro lascia<br />
l’amaro <strong>in</strong> bocca e viva preoccupazione<br />
per le argomentazioni<br />
speciose addotte.<br />
Ciò che viene messo <strong>in</strong> discussione<br />
dal Governo è la gestione<br />
provvisoria del nuovo Comune<br />
affidata dall’art. 6 della L.R.<br />
n. 1 dd. 13.3.22009 agli organi<br />
dell’Unione per <strong>il</strong> periodo<br />
gennaio-maggio 2010 e cioè<br />
f<strong>in</strong>o all’elezione degli organi del<br />
nuovo Comune <strong>in</strong> concomitanza<br />
col r<strong>in</strong>novo degli organi di<br />
gran parte dei comuni trent<strong>in</strong>i.<br />
Scelta, questa, condivisa da tutti<br />
gli enti (Regione, Prov<strong>in</strong>cia, Comuni<br />
ed Unione) partecipanti<br />
alla complessa procedura istituzionale,<br />
tanto che <strong>il</strong> disegno<br />
di legge è stato allegato alle delibere<br />
cons<strong>il</strong>iari per la richiesta<br />
di <strong>in</strong>dizione del referendum <strong>in</strong><br />
modo da spiegare alla cittad<strong>in</strong>anza<br />
le modalità di gestione<br />
del nuovo ente di cui si voleva<br />
garantire la funzionalità f<strong>in</strong> dalla<br />
nascita.<br />
Chi meglio degli organi<br />
dell’Unione, composti da amm<strong>in</strong>istratori<br />
di tutta la valle, che<br />
hanno lavorato per oltre un decennio<br />
al progetto, poteva rappresentarlo<br />
democraticamente<br />
nella fase <strong>in</strong>iziale? Certo non<br />
un commissario che, raggruppando<br />
<strong>in</strong> una sola persona tutti<br />
i poteri, richiamava alla mente <strong>il</strong><br />
periodo dei podestà.<br />
Ebbene, la soluzione che prospetta<br />
<strong>il</strong> governo è proprio la<br />
nom<strong>in</strong>a del commissario, limitandola,<br />
a quanto sembra e per<br />
fortuna, alle sole funzioni che<br />
riguardano i S<strong>in</strong>daci quali ufficiali<br />
di governo, sia <strong>in</strong> materia<br />
di ord<strong>in</strong>e pubblico e sicurezza,<br />
che di cittad<strong>in</strong>anza, stato civ<strong>il</strong>e,<br />
anagrafe ed elettorale.<br />
Sul piano giuridico la delibera<br />
afferma che le disposizioni<br />
dell’art. 6 della legge regionale<br />
eccedono la competenza dello<br />
Statuto di Autonomia, <strong>il</strong> cui<br />
art. 54 , comma 5, attribuisce<br />
alla Giunta Prov<strong>in</strong>ciale la nom<strong>in</strong>a<br />
di commissari straord<strong>in</strong>ari<br />
“quando le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
non siano <strong>in</strong> grado per qualsiasi<br />
motivo di funzionare”, e sembra<br />
non rispettare anche l’art. 83 del<br />
D.P.Reg. 1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />
dei Comuni trent<strong>in</strong>i<br />
che, <strong>in</strong> caso di scioglimento e<br />
sospensione dei consigli comunali,<br />
prevede sempre l’<strong>in</strong>tervento<br />
della Giunta prov<strong>in</strong>ciale per<br />
la nom<strong>in</strong>a di un Commissario<br />
che esercita le funzioni di s<strong>in</strong>daco,<br />
giunta e consiglio.<br />
Riferimenti, questi, che non si<br />
attagliano alla situazione della<br />
Val di Ledro, dove non esistono<br />
“Amm<strong>in</strong>istrazioni non <strong>in</strong> grado<br />
di funzionare”, né forme di<br />
“scioglimento o sospensione dei<br />
consigli comunali”, bensì esiste<br />
la volontà popolare di sostituire<br />
a 6 Amm<strong>in</strong>istrazioni e a<br />
6 consigli comunali un’unica<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione e un unico<br />
consiglio.<br />
Ai palazzi romani sembrerà impossib<strong>il</strong>e,<br />
ma così è per volontà<br />
popolare. Per questo la Regione<br />
ha applicato per la prima volta<br />
l’art. 7 comma 1 dello statuto di<br />
autonomia <strong>il</strong> quale, <strong>in</strong> analogia<br />
all’art. 133 comma 2 della Costituzione,<br />
recita che “con leggi della<br />
Regione, sentite le popolazioni<br />
<strong>in</strong>teressate, possono essere istituiti<br />
nuovi Comuni e modificate<br />
le loro circoscrizioni e denom<strong>in</strong>azioni”<br />
così come richiamato<br />
anche dall’ art. 43 del D.P.Reg.<br />
1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />
dei Comuni trent<strong>in</strong>i . [...]<br />
Ora si vedrà <strong>il</strong> da farsi. Certo<br />
che dal punto di vista politico<br />
pare appropriata la s<strong>in</strong>tesi fatta<br />
dal Presidente Dellai: “La nostra<br />
scelta è stata ragionevole, la loro<br />
decisione molto discutib<strong>il</strong>e”.<br />
Per questo auspichiamo che la<br />
risposta politico-istituzionale<br />
alla provocazione del governo<br />
sia adeguata alla posta <strong>in</strong> gioco,<br />
quella di salvaguardare l’alto<br />
valore politico-istituzionale<br />
della nascita del Comune di<br />
Ledro dalla fusione di sei comuni.<br />
Caso unico <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, ma<br />
anche a livello nazionale. Un<br />
obiettivo raggiunto attraverso<br />
un percorso maturato e gestito<br />
dal basso, a dimostrazione della<br />
presenza di una classe amm<strong>in</strong>istratrice<br />
e di una cittad<strong>in</strong>anza <strong>in</strong><br />
grado di farsi carico del proprio<br />
futuro e di proporre soluzioni<br />
<strong>in</strong>novative al problema dell’eccessiva<br />
frammentazione delle<br />
istituzioni locali. In altre parole<br />
di essere <strong>in</strong> grado, dal basso,<br />
di proporre e realizzare quelle<br />
riforme di semplificazione del<br />
quadro istituzionale tanto sbandierate<br />
e pianificate nell’ultimo<br />
QUESTOTRENTINO<br />
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