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anniversari<br />
A destra,<br />
coordinati<br />
Chantelle in<br />
vetrina negli anni<br />
Cinquanta.<br />
Sotto, una<br />
pubblicità storica<br />
di Maidenform.<br />
LE ORIGINI<br />
Secondo le fonti <strong>più</strong> sicure l’invenzione del<br />
reggiseno, così come lo conosciamo noi,<br />
risale al 1914, grazie all’estro dell’ereditiera<br />
americana di New York Mary Phelps Jacob,<br />
(si faceva chia<strong>mare</strong> Caresse Crosby), nipote<br />
dell’inventore del battello a vapore. Una donna<br />
che crea un capo pratico per le donne,<br />
una sorta di tracolla che separava i seni, per<br />
sostituire lo scomodo corsetto e appiattire le<br />
forme. I reggiseni nascono come alternativa<br />
comoda e salubre al soffocante corsetto.<br />
“La donna sta per intraprendere il suo percorso<br />
di emancipazione, a partire dagli abiti<br />
- sottolinea Alessandra - Nel 1912 vengono<br />
prodotti dei rudimentali reggiseni (è anche<br />
l’anno in cui a New York le suffragette, le<br />
femministe ante litteram, chiedono di poter<br />
esprimere il voto, riservato solo agli uomini).<br />
In Germania, sempre nel 1912 erano state<br />
in realtà per la prima volta prodotte fasce<br />
elastiche sorrette da bretelle dalla ditta di<br />
lingerie PrimaDonna, ma è nel 1914 che il<br />
reggiseno viene brevettato ed è vicino a quello<br />
che noi conosciamo. Da allora la moda non<br />
sarebbe stata <strong>più</strong> la stessa”.<br />
GLI ANNI VENTI<br />
Sono gli anni definiti ruggenti e quelli delle<br />
maschiette. Il modello estetico è Louise<br />
Brooks.<br />
“Le donne finalmente compiono ulteriori<br />
passi verso la loro emancipazione e la moda<br />
riflette di pari passo questa rivoluzione - spiega<br />
Alessandra - Taglio di capelli alla garçonne,<br />
abiti corti di linea dritta, tacchi comodi<br />
e tessuti rubati al guardaroba maschile. La<br />
<strong>più</strong> grande portavoce di questa rivoluzione<br />
stilistica e culturale è Coco Chanel, che crea<br />
una nuova icona femminile e un vestire che<br />
consenta alle donne di farsi largo in un mondo<br />
dominato dagli uomini. La silhouette ideale è<br />
androgina e il reggiseno, semplice e a fascia,<br />
ha la funzione soprattutto di dissimulare,<br />
appiattire il seno, per consentire agli abiti<br />
delle flapper girls di scivolare fluidi sul corpo”.<br />
GLI ANNI TRENTA<br />
Nel successivo decennio, la moda torna a<br />
seguire le curve evidenziando fianchi, punto<br />
vita e naturalmente il seno con fluidi abiti<br />
sirena. Icone del periodo sono Greta Garbo e<br />
Jean Harlow. C’è un ritorno alla femminilità.<br />
“La moda riscopre il fascino della bellezza<br />
femminile, addolcita dopo gli eccessi libertini<br />
degli Anni Venti - commenta Alessandra - I<br />
capelli si allungano e incorniciano il viso con<br />
onde morbide, le dive in voga sono bionde<br />
platinate. La silhouette è accarezzata da abiti<br />
a sirena, spesso in fluido satin, morbidi e<br />
accostati alla figura grazie ai sapienti tagli<br />
in sbieco creati da Madeleine Vionnet, che<br />
per prima introduce nella moda una tecnica<br />
geniale per esaltare la femminilità senza esasperarla.<br />
Il seno non viene <strong>più</strong> dissimulato,<br />
ma torna protagonista delle forme femminili<br />
e i reggiseni diventano anatomici grazie<br />
all’introduzione dei primi materiali sintetici<br />
elastici come il rayon e il nylon. Il reggiseno<br />
diventa lentamente un capo popolare, alla<br />
portata di tutte le donne”.<br />
GLI ANNI QUARANTA<br />
Sono anni di rigore e austerità. I tratti femminili<br />
si accentuano negli abiti anni Quaranta<br />
e i reggiseni alla fine della guerra sono di<br />
nylon. Il mondo sconvolto dalle guerre impone<br />
sobrietà, ma la moda non si ferma, lo<br />
star-system del cinema continua a creare<br />
icone che condizionano fortemente i gusti<br />
e la percezione della femminilità.<br />
“Nel 1947 il New Look creato dal couturier<br />
francese Christian Dior fa scandalo perché<br />
viene sprecato troppo tessuto per la gonna<br />
a corolla - spiega Alessandra - La crisi<br />
risveglia il desiderio di una femminilità rassicurante,<br />
esplosiva e seducente. Le prime<br />
pin-up hanno vita sottile, fianchi morbidi e<br />
seni prorompenti. Il reggiseno regala a tutte<br />
una silhouette da maggiorata. Diventa un<br />
accessorio indispensabile e prezioso, ricco<br />
di ricami e decorazioni. Nel 1946 poi esce<br />
allo scoperto e diventa parte integrante dei<br />
costumi da bagno”.<br />
GLI ANNI CINQUANTA<br />
Negli anni Cinquanta la femminilità esplode<br />
in forme sinuose e opulente e il reggiseno<br />
diventa strumento indispensabile nella<br />
costruzione della silhouette ideale.<br />
“Sono gli anni del trionfo delle curve - commenta<br />
Alessandra - I grandi sarti portano la<br />
couture al cinema, la fabbrica dei sogni che<br />
ha il potere di influenzare fortemente l’immaginario<br />
collettivo. Le grandi dive dell’epoca<br />
sono icone assolute, amate e imitate dalle<br />
donne comuni che hanno come riferimento<br />
estetico le silhouette provocanti di Marilyn<br />
Monroe, Ava Gardner, Lana Turner, Jane<br />
Russell, i loro abiti attillati, le labbra rosso<br />
fuoco, la loro carica sensuale. Il reggiseno<br />
si perfeziona sempre di <strong>più</strong> e subisce ulteriori<br />
sperimentazioni. Tipiche dell’epoca la<br />
costruzione a vortice e la forma delle coppe<br />
vagamente a punta. Il celebre bullet bra<br />
(reggiseno a proiettile) simbolo di quegli<br />
anni, occhieggia dai maglioni delle sweater<br />
girls, le ragazze che indossano maglioncini<br />
aderentissimi per esaltare il décolleté”.<br />
GLI ANNI SESSANTA<br />
Sono gli anni della nuova femminilità.<br />
“La concezione della femminilità si trasforma<br />
sempre <strong>più</strong> velocemente - commenta Alessandra<br />
- Le maggiorate burrose lasciano il<br />
posto a donne esili, lontane dalla concezione<br />
della donna rassicurante e materna. All’inizio<br />
del decennio la moda si sviluppa su forme<br />
<strong>più</strong> scostate rispetto alla figura, ispirandosi a<br />
geometrie nette e futuristiche. I volumi non<br />
seguono la forma del corpo e le lunghezze<br />
si accorciano drasticamente. Trionfa la minigonna<br />
di Mary Quant. La lingerie diventa<br />
sempre <strong>più</strong> confortevole e anatomica, perdendo<br />
un po’ di quell’allure seducente del<br />
decennio precedente. Smussate le punte,<br />
nascono i primi reggiseni a balconcino,<br />
che modellano il seno con una forma <strong>più</strong><br />
naturale”.<br />
GLI ANNI SETTANTA<br />
La femminilità, materna e rassicurante viene<br />
messa in discussione verso il finire degli anni<br />
Sessanta e con questa anche naturalmente<br />
il reggiseno, che viene demonizzato dalle<br />
femministe. La contestazione parte proprio<br />
dalla lingerie.