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Intimo più mare n° 196 - Luglio 2014

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anniversari<br />

A destra,<br />

coordinati<br />

Chantelle in<br />

vetrina negli anni<br />

Cinquanta.<br />

Sotto, una<br />

pubblicità storica<br />

di Maidenform.<br />

LE ORIGINI<br />

Secondo le fonti <strong>più</strong> sicure l’invenzione del<br />

reggiseno, così come lo conosciamo noi,<br />

risale al 1914, grazie all’estro dell’ereditiera<br />

americana di New York Mary Phelps Jacob,<br />

(si faceva chia<strong>mare</strong> Caresse Crosby), nipote<br />

dell’inventore del battello a vapore. Una donna<br />

che crea un capo pratico per le donne,<br />

una sorta di tracolla che separava i seni, per<br />

sostituire lo scomodo corsetto e appiattire le<br />

forme. I reggiseni nascono come alternativa<br />

comoda e salubre al soffocante corsetto.<br />

“La donna sta per intraprendere il suo percorso<br />

di emancipazione, a partire dagli abiti<br />

- sottolinea Alessandra - Nel 1912 vengono<br />

prodotti dei rudimentali reggiseni (è anche<br />

l’anno in cui a New York le suffragette, le<br />

femministe ante litteram, chiedono di poter<br />

esprimere il voto, riservato solo agli uomini).<br />

In Germania, sempre nel 1912 erano state<br />

in realtà per la prima volta prodotte fasce<br />

elastiche sorrette da bretelle dalla ditta di<br />

lingerie PrimaDonna, ma è nel 1914 che il<br />

reggiseno viene brevettato ed è vicino a quello<br />

che noi conosciamo. Da allora la moda non<br />

sarebbe stata <strong>più</strong> la stessa”.<br />

GLI ANNI VENTI<br />

Sono gli anni definiti ruggenti e quelli delle<br />

maschiette. Il modello estetico è Louise<br />

Brooks.<br />

“Le donne finalmente compiono ulteriori<br />

passi verso la loro emancipazione e la moda<br />

riflette di pari passo questa rivoluzione - spiega<br />

Alessandra - Taglio di capelli alla garçonne,<br />

abiti corti di linea dritta, tacchi comodi<br />

e tessuti rubati al guardaroba maschile. La<br />

<strong>più</strong> grande portavoce di questa rivoluzione<br />

stilistica e culturale è Coco Chanel, che crea<br />

una nuova icona femminile e un vestire che<br />

consenta alle donne di farsi largo in un mondo<br />

dominato dagli uomini. La silhouette ideale è<br />

androgina e il reggiseno, semplice e a fascia,<br />

ha la funzione soprattutto di dissimulare,<br />

appiattire il seno, per consentire agli abiti<br />

delle flapper girls di scivolare fluidi sul corpo”.<br />

GLI ANNI TRENTA<br />

Nel successivo decennio, la moda torna a<br />

seguire le curve evidenziando fianchi, punto<br />

vita e naturalmente il seno con fluidi abiti<br />

sirena. Icone del periodo sono Greta Garbo e<br />

Jean Harlow. C’è un ritorno alla femminilità.<br />

“La moda riscopre il fascino della bellezza<br />

femminile, addolcita dopo gli eccessi libertini<br />

degli Anni Venti - commenta Alessandra - I<br />

capelli si allungano e incorniciano il viso con<br />

onde morbide, le dive in voga sono bionde<br />

platinate. La silhouette è accarezzata da abiti<br />

a sirena, spesso in fluido satin, morbidi e<br />

accostati alla figura grazie ai sapienti tagli<br />

in sbieco creati da Madeleine Vionnet, che<br />

per prima introduce nella moda una tecnica<br />

geniale per esaltare la femminilità senza esasperarla.<br />

Il seno non viene <strong>più</strong> dissimulato,<br />

ma torna protagonista delle forme femminili<br />

e i reggiseni diventano anatomici grazie<br />

all’introduzione dei primi materiali sintetici<br />

elastici come il rayon e il nylon. Il reggiseno<br />

diventa lentamente un capo popolare, alla<br />

portata di tutte le donne”.<br />

GLI ANNI QUARANTA<br />

Sono anni di rigore e austerità. I tratti femminili<br />

si accentuano negli abiti anni Quaranta<br />

e i reggiseni alla fine della guerra sono di<br />

nylon. Il mondo sconvolto dalle guerre impone<br />

sobrietà, ma la moda non si ferma, lo<br />

star-system del cinema continua a creare<br />

icone che condizionano fortemente i gusti<br />

e la percezione della femminilità.<br />

“Nel 1947 il New Look creato dal couturier<br />

francese Christian Dior fa scandalo perché<br />

viene sprecato troppo tessuto per la gonna<br />

a corolla - spiega Alessandra - La crisi<br />

risveglia il desiderio di una femminilità rassicurante,<br />

esplosiva e seducente. Le prime<br />

pin-up hanno vita sottile, fianchi morbidi e<br />

seni prorompenti. Il reggiseno regala a tutte<br />

una silhouette da maggiorata. Diventa un<br />

accessorio indispensabile e prezioso, ricco<br />

di ricami e decorazioni. Nel 1946 poi esce<br />

allo scoperto e diventa parte integrante dei<br />

costumi da bagno”.<br />

GLI ANNI CINQUANTA<br />

Negli anni Cinquanta la femminilità esplode<br />

in forme sinuose e opulente e il reggiseno<br />

diventa strumento indispensabile nella<br />

costruzione della silhouette ideale.<br />

“Sono gli anni del trionfo delle curve - commenta<br />

Alessandra - I grandi sarti portano la<br />

couture al cinema, la fabbrica dei sogni che<br />

ha il potere di influenzare fortemente l’immaginario<br />

collettivo. Le grandi dive dell’epoca<br />

sono icone assolute, amate e imitate dalle<br />

donne comuni che hanno come riferimento<br />

estetico le silhouette provocanti di Marilyn<br />

Monroe, Ava Gardner, Lana Turner, Jane<br />

Russell, i loro abiti attillati, le labbra rosso<br />

fuoco, la loro carica sensuale. Il reggiseno<br />

si perfeziona sempre di <strong>più</strong> e subisce ulteriori<br />

sperimentazioni. Tipiche dell’epoca la<br />

costruzione a vortice e la forma delle coppe<br />

vagamente a punta. Il celebre bullet bra<br />

(reggiseno a proiettile) simbolo di quegli<br />

anni, occhieggia dai maglioni delle sweater<br />

girls, le ragazze che indossano maglioncini<br />

aderentissimi per esaltare il décolleté”.<br />

GLI ANNI SESSANTA<br />

Sono gli anni della nuova femminilità.<br />

“La concezione della femminilità si trasforma<br />

sempre <strong>più</strong> velocemente - commenta Alessandra<br />

- Le maggiorate burrose lasciano il<br />

posto a donne esili, lontane dalla concezione<br />

della donna rassicurante e materna. All’inizio<br />

del decennio la moda si sviluppa su forme<br />

<strong>più</strong> scostate rispetto alla figura, ispirandosi a<br />

geometrie nette e futuristiche. I volumi non<br />

seguono la forma del corpo e le lunghezze<br />

si accorciano drasticamente. Trionfa la minigonna<br />

di Mary Quant. La lingerie diventa<br />

sempre <strong>più</strong> confortevole e anatomica, perdendo<br />

un po’ di quell’allure seducente del<br />

decennio precedente. Smussate le punte,<br />

nascono i primi reggiseni a balconcino,<br />

che modellano il seno con una forma <strong>più</strong><br />

naturale”.<br />

GLI ANNI SETTANTA<br />

La femminilità, materna e rassicurante viene<br />

messa in discussione verso il finire degli anni<br />

Sessanta e con questa anche naturalmente<br />

il reggiseno, che viene demonizzato dalle<br />

femministe. La contestazione parte proprio<br />

dalla lingerie.

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