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Bilancio Banca - Bnl

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<strong>Bilancio</strong> dell’impresa 2007 Nota integrativa<br />

418<br />

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE<br />

DEL RISCHIO DI CREDITO<br />

Inserito nella SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO: Informazioni<br />

di natura qualitativa, al paragrafo 2.2 “Sistemi di gestione,<br />

misurazione e controllo”.<br />

Sezione 2 – Rischi di mercato<br />

Premessa<br />

Struttura organizzativa<br />

Nel 2007 il processo di integrazione con la Capogruppo si è<br />

ulteriormente consolidato lungo le linee organizzative della<br />

gestione dei rischi, tra cui quelli di mercato, tracciate nell’anno<br />

precedente dalla BNL “old”.<br />

Alla Divisione BNPP- BNL Corporate e Investment Banking<br />

spetta, tra le altre, l’attività di trading sui mercati finanziari<br />

dei titoli, dei cambi, dei tassi di interesse e dei relativi derivati<br />

nonché il monitoraggio e la gestione delle posizioni di<br />

rischio; l’attività di market making su mercati regolamentati<br />

e connesse attività di trading su sottostanti azionari,<br />

massimizzando il profilo rischio/rendimento nel rispetto dei<br />

limiti assegnati; la gestione della tesoreria con l’attività<br />

operativa di gestione del rischio di tasso d’interesse e di liquidità<br />

di breve termine.<br />

L’Asset & Liability Management (ALM), con riporto diretto<br />

al Direttore Finanziario, opera sulla base delle decisioni assunte<br />

dall’ALCO (Asset & Liability Committee) e assicura: la<br />

gestione finanziaria del “Banking Book” e dell’“Equity Book”<br />

(patrimonio netto e poste strutturali) con l’obiettivo di stabilizzare<br />

il margine d’interesse; la gestione del rischio di tasso<br />

d’interesse oltre il breve termine, del rischio di liquidità,<br />

delle attività di funding oltre il breve termine e del rischio<br />

di cambio strutturale.<br />

Il presidio del monitoraggio integrato dei rischi di mercato<br />

è assicurato dalla Direzione Rischi che, in proposito, sorveglia<br />

la dinamica dell’esposizione globale segnalando tempestivamente<br />

all’Alta Direzione, alle funzioni centrali interessate<br />

nonché alla Capogruppo, l’andamento del profilo di rischiosità,<br />

i risultati delle analisi condotte sui vari portafogli,<br />

eventuali scostamenti dai limiti di competenza delegati<br />

nonché dai massimali/vincoli regolamentari.<br />

Per quanto attiene ai controlli interni, la Direzione Compliance<br />

e Coordinamento Controlli Permanenti presidia le<br />

attività di coordinamento complessivo dei controlli permanenti<br />

che, coerentemente alle linee guida del Gruppo<br />

BNPP, si distinguono in “primo livello” (demandati al<br />

personale operativo) e “secondo livello” (attribuiti ai responsabili<br />

gerarchici e alle funzioni specializzate). L’attività<br />

di revisione periodica del sistema di risk management<br />

è affidato alla Direzione Auditing (controllo di terzo<br />

livello).<br />

Processi di gestione – struttura limiti<br />

La gestione e il controllo dei rischi si avvale di un sistema<br />

di limiti che prevede l’attribuzione di massimali espressi in<br />

termini di Value at Risk (VaR) per i prodotti del portafoglio<br />

di negoziazione che coprono tutte le diverse componenti<br />

di rischio di posizione generico (interesse, cambio,<br />

prezzo e volatilità implicite). Ad integrazione delle fattispecie<br />

di rischio generico colte dal VaR, la struttura prevede<br />

altri limiti per l’operatività in prodotti derivati, in termini<br />

sia di volumi dimensionali sia di rischio di controparte,<br />

per il rischio specifico derivante separatamente dalle<br />

posizioni in Bond e Equity Related. Infine, ai limiti di rischio<br />

calcolati su base giornaliera sono affiancati limiti di<br />

massima perdita economica (LPM) calcolati giornalmente<br />

su base cumulata mensile.<br />

In aggiunta, sono stati definiti ed introdotti a livello<br />

operativo – in accordo con le relative unità di business<br />

della Capogruppo – limiti di esposizione per i prodotti a<br />

contenuto opzionale in termini di Greeks (delta, gamma,<br />

vega, alpha, beta, rho, vanna) e di threshold, in funzione<br />

delle nuove modalità operative di gestione delle posizioni<br />

di rischio.<br />

Per quanto riguarda il portafoglio bancario sono stati armonizzati<br />

i criteri di misurazione del rischio di tasso con<br />

quelli della Capogruppo adottando in proposito specifici<br />

nuovi limiti che fissano delle percentuali massime di<br />

mismatch per fasce di scadenza rispetto all’ammontare dei<br />

depositi della clientela. A partire da ottobre 2007 sono stati<br />

armonizzati anche i limiti annuali di sensitività al rischio<br />

di tasso rispetto al margine di intermediazione da 1 fino a<br />

5 anni.<br />

Sempre a partire da ottobre 2007, la misurazione e il controllo<br />

dei rischi di mercato del portafoglio di negoziazione<br />

contenente l’attività di Fixed Income Trading sui tassi<br />

di interesse è stata consolidata nel sistema di Market Risk<br />

Management della Capogruppo denominato MRX (Market<br />

Risk eXplorer), contribuendo così al calcolo dei requisiti<br />

patrimoniali a fronte dei rischi di mercato attraverso l’uso<br />

del modello interno validato in Francia dalla Commission<br />

<strong>Banca</strong>ire.

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