Bilancio Banca - Bnl
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Sulla base della predetta normativa, nel 2003 la BNL S.p.A.<br />
ha rivalutato beni ammortizzabili (immobili) per un ammontare<br />
di circa 1.000 milioni di euro applicando l’aliquota<br />
d’imposta sostitutiva del 9%.<br />
Conseguentemente, la Commissione ha richiesto al governo<br />
italiano di recuperare i benefici riconosciuti alle banche, consistenti<br />
nella differenza tra l’importo effettivamente pagato<br />
per allineare il valore fiscale degli attivi a quello di bilancio<br />
(sul quale era stata applicata l’aliquota del 9%) e quello determinato<br />
applicando i criteri previsti per la rivalutazione<br />
(che prevedeva invece l’applicazione dell’aliquota del 19% o<br />
del 15% a seconda che si trattasse di rivalutazioni di beni<br />
ammortizzabili o non). La Commissione ha precisato che su<br />
tali somme dovranno prevedersi anche gli interessi.<br />
Alla data attuale, l’Italia non ha ancora adottato i provvedimenti<br />
attuativi della decisione della Commissione Europea<br />
che potrebbero stabilire la soppressione del regime di<br />
cui all’art. 2, comma 26, della legge 350/2003 ed il recupero<br />
dell’aiuto concesso e degli interessi relativi, che dovrebbero<br />
decorrere dalla data in cui l’aiuto è stato posto a<br />
disposizione del beneficiario fino a quello dell’effettivo<br />
recupero.<br />
Con riferimento alla BNL S.p.A., sulla base delle informazioni<br />
preliminari disponibili, si stima che l’eventuale<br />
esborso comprensivo di interessi sia quantificabile in circa<br />
120 milioni di euro, che potrà essere confermato solo<br />
al momento dell’adozione dei provvedimenti attuativi da<br />
parte dell’Italia.<br />
<strong>Bilancio</strong> dell’impresa 2007 Nota integrativa<br />
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