Bilancio Banca - Bnl
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ero dar luogo a una riduzione del presumibile valore di<br />
realizzo del credito stesso. Si ritiene che un credito abbia<br />
subito una riduzione di valore quando è ritenuta prevedibile<br />
la mancata riscossione dell’ammontare dovuto, sulla base<br />
delle condizioni contrattuali originarie.<br />
Per la classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse<br />
classi di rischio si fa riferimento alla normativa emanata<br />
dalla <strong>Banca</strong> d’Italia, integrata con disposizioni interne<br />
che fissano le regole di classificazione e trasferimento nell’ambito<br />
delle varie categorie previste.<br />
La valutazione dei crediti inclusi nelle categorie di rischiosità<br />
sofferenze, incagli e ristrutturati, viene effettuata analiticamente<br />
per le posizioni che superano una determinata<br />
soglia di significatività, mentre per le posizioni restanti viene<br />
effettuata una valutazione analitico-forfetaria previo<br />
raggruppamento in categorie omogenee con caratteristiche<br />
similari in termini di rischio di credito, quali la forma tecnica<br />
di impiego, il settore di appartenenza, la localizzazione<br />
geografica, la tipologia di garanzia o altri fattori rilevanti.<br />
La determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti<br />
si basa sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per<br />
capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero, tenendo<br />
conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni<br />
e di eventuali anticipi ricevuti; ai fini della determinazione<br />
del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono<br />
rappresentati dall’individuazione dei recuperi stimati, dei<br />
relativi tempi e del tasso di attualizzazione da applicare.<br />
Per la stima dell’ammontare e del tempo di recupero dei<br />
suddetti crediti problematici si fa riferimento a determinazioni<br />
analitiche e, in mancanza, a valori stimati e forfetari<br />
desunti da serie storiche interne e da studi di settore. Queste<br />
stime vengono effettuate considerando sia la specifica<br />
situazione di solvibilità dei debitori che presentano difficoltà<br />
nei pagamenti, sia l’eventuale stato di difficoltà nel servizio<br />
del debito da parte di singoli comparti merceologici o<br />
Paesi di residenza del debitore, tenendo anche conto delle<br />
garanzie in essere e degli andamenti economici negativi riguardanti<br />
la categoria di appartenenza del credito.<br />
La svalutazione a fronte dei crediti problematici è successivamente<br />
oggetto di ripresa di valore solo quando la qualità<br />
del credito risulti migliorata al punto tale che esista una ragionevole<br />
certezza di un maggior recupero del capitale e<br />
degli interessi e/o siano intervenuti incassi in misura superiore<br />
rispetto al valore del credito iscritto nel precedente bilancio.<br />
In ogni caso, in considerazione della metodologia<br />
utilizzata per la determinazione delle svalutazioni, l’avvicinamento<br />
alle scadenze previste per il recupero del credito<br />
dovuto al trascorrere del tempo dà luogo ad una “ripresa di<br />
valore” del credito stesso, in quanto determina una riduzione<br />
degli oneri finanziari impliciti precedentemente imputati<br />
in riduzione dei crediti.<br />
Recuperi di parte o di interi crediti precedentemente svalutati<br />
vengono iscritti in riduzione della voce (130.a) “Rettifiche<br />
di valore nette per deterioramento di crediti”.<br />
Una cancellazione viene registrata quando il credito è considerato<br />
definitivamente irrecuperabile. L’importo delle perdite<br />
è rilevato nel conto economico al netto dei fondi di<br />
svalutazione precedentemente accantonati. I crediti cancellati<br />
non sono esposti in bilancio neanche nelle tabelle di<br />
esposizione dei valori al lordo delle rettifiche di valore.<br />
I crediti rappresentati da posizioni verso soggetti non classificati<br />
nelle precedenti categorie di rischio, ma che alla data<br />
di bilancio sono scaduti o sconfinati da oltre 180 giorni<br />
(c.d. past due), sono oggetto di valutazione collettiva calcolata<br />
sulla base di un modello statistico che considera le<br />
variazioni nel tempo dell’aggregato, con particolare riferimento<br />
al rientro in bonis di tali crediti, ovvero al loro trasferimento<br />
tra i crediti deteriorati.<br />
I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano<br />
difficoltà nel servizio del debito sono, di norma, valutati<br />
forfetariamente a livello di singolo paese, applicando percentuali<br />
di svalutazione in linea con quelle definite a livello<br />
di sistema bancario. Fanno eccezione le posizioni valutate<br />
tenendo conto del livello di copertura del rischio di credito<br />
offerto dalle garanzie sottostanti. Tale categoria di crediti<br />
non include le specifiche posizioni che, presentando<br />
elementi oggettivi di perdita, sono invece classificate nelle<br />
altre categorie di crediti problematici e trattate come in<br />
precedenza descritto.<br />
La valutazione dei crediti in bonis riguarda portafogli di attività<br />
per i quali vengono riscontrati elementi oggettivi di<br />
perdita a livello collettivo di portafoglio. Il presumibile valore<br />
di realizzo è calcolato applicando alle attività aggregate<br />
in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di<br />
rischio di credito, i tassi di perdita desumibili dal sistema interno<br />
di rating, supportati dai dati storici ed analizzati considerando<br />
la situazione corrente. La svalutazione o la ripresa<br />
di valore è determinata dalla differenza tra il valore di bilancio<br />
e l’importo ritenuto recuperabile.<br />
4. Cartolarizzazione<br />
Le operazioni di cartolarizzazione con le quali vengono ceduti<br />
crediti a società veicolo ed in cui, anche in presenza del<br />
formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti,<br />
viene mantenuto il controllo sui flussi finanziari derivanti<br />
dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e benefici, non dan-<br />
<strong>Bilancio</strong> dell’impresa 2007 Nota integrativa<br />
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