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1787: la Camera di Commercio conta le sue imprese

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Da notare, infine, che il modello riservato ai negozianti non prevedeva <strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione<br />

dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

I Sensali e Malossari<br />

Del tutto partico<strong>la</strong>re si presenta il modulo riservato ai sensali e malossari in<br />

quanto, per meglio delineare alcuni aspetti <strong>di</strong> questa specifica professione che per<br />

sua natura esigeva speciali caute<strong>le</strong>, si richiedevano notizie anche sull’eventua<strong>le</strong><br />

proprietà o interessenze in qualche negozio (specificandone, in caso affermativo,<br />

tito<strong>la</strong>re e sede), sul traffico e spe<strong>di</strong>zione merci per “commissione d’Esteri”,<br />

sul<strong>la</strong> loro capacità <strong>di</strong> <strong>le</strong>ggere e scrivere, sul possesso o meno <strong>di</strong> una licenza e da<br />

chi fosse stata ri<strong>la</strong>sciata, nonché sull’eventua<strong>le</strong> “sicurtà” e da chi ri<strong>la</strong>sciata.<br />

16<br />

I Fabbricatori<br />

L’ultimo modulo era destinato ai fabbricatori, per i quali si chiedeva il “nome<br />

del<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta”, quello del “proprietario, complimentario o rappresentante” e<br />

“l’abitazione degli stessi, l’ubicazione del<strong>la</strong> fabbrica”, il “numero dei te<strong>la</strong>i battenti”,<br />

gli “operai” (<strong>la</strong>voratori e garzoni) e <strong>le</strong> “ven<strong>di</strong>te” precisando se “all’ingrosso”<br />

o al “retaglio”.<br />

Questa precisazione riservata al<strong>le</strong> ven<strong>di</strong>te desta qualche perp<strong>le</strong>ssità in quanto,<br />

in un’ottica attua<strong>le</strong>, chi produce ha come norma<strong>le</strong> cliente il commerciante<br />

all’ingrosso attraverso il qua<strong>le</strong> il prodotto passa al dettagliante che, a sua volta,<br />

lo mette a <strong>di</strong>sposizione del consumatore fina<strong>le</strong> sia con bottega che in forma<br />

ambu<strong>la</strong>nte.<br />

Posto che <strong>di</strong>versi fabbricatori <strong>di</strong>chiaravano <strong>di</strong> vendere chi solo all’ingrosso, chi<br />

solo al minuto, chi in entrambe <strong>le</strong> forme, viene da chiedersi qua<strong>le</strong> fosse, allora,<br />

il criterio <strong>di</strong>scriminante fra i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

Al proposito abbiamo potuto osservare che nel<strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> fine Settecento,<br />

i termini <strong>di</strong> artisti, fabbricatori, mercanti e negozianti rientravano formalmente<br />

tutti in precisi schemi che, purtroppo, nel nostro censimento vennero<br />

spesso fraintesi, partico<strong>la</strong>rmente sul territorio.<br />

I funzionari che, a Mi<strong>la</strong>no, avevano stu<strong>di</strong>ato e pre<strong>di</strong>sposto i moduli censuari,<br />

certamente erano a conoscenza del<strong>la</strong> perdurante coesistenza, nel ceto mercanti<strong>le</strong>,<br />

<strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti livelli sociali, dove quello più e<strong>le</strong>vato per ricchezza, cultura<br />

e <strong>di</strong>stinzione era generalmente identificato nei “negozianti” che <strong>di</strong>fferivano<br />

dai “mercanti” per il loro più ampio raggio d’attività, <strong>la</strong> maggior soli<strong>di</strong>tà economica<br />

e il più alto livello cultura<strong>le</strong> tanto che, qualche decennio dopo, <strong>la</strong> “Enciclope<strong>di</strong>a<br />

del negoziante” ancora affermava “Lo stato dei negozianti è… il<br />

più grande e più nobi<strong>le</strong> <strong>di</strong> tutti quelli che hanno il commercio per oggetto” (Enciclope<strong>di</strong>a<br />

del negoziante…, Venezia 1837, pp. 594-599).<br />

Purtroppo, come già prima accennato, si ha l’impressione che, nel corso del<strong>le</strong><br />

operazioni censuarie, i due termini <strong>di</strong> “mercante” e “negoziante” siano stati<br />

spesso usati poco correttamente e, soprattutto, non uniformemente.<br />

Anche a proposito dei fabbricatori notiamo, nel Registro re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> città <strong>di</strong><br />

Cremona, che il modello per loro pre<strong>di</strong>sposto venne utilizzato solo per i “fabbricatori<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi capi” mentre per gli esercenti <strong>le</strong> altre sette attività, pur in<strong>di</strong>cando<br />

i re<strong>la</strong>tivi impren<strong>di</strong>tori con il termine fabbricatore (fabbricatori <strong>di</strong> corda,

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