1787: la Camera di Commercio conta le sue imprese
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Nel Registro sono sempre in<strong>di</strong>cati con i due termini uniti <strong>di</strong> “sensali e malossari”<br />
e se pure in alcune zone i malossari erano col<strong>le</strong>gati a partico<strong>la</strong>ri merceologie,<br />
qui non risulta nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> analogo.<br />
L’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> notificazione emanato dagli Abati camerali per <strong>le</strong> operazioni<br />
censuarie de<strong>di</strong>cava ad essi una partico<strong>la</strong>re attenzione affermando che “… molto<br />
interessa <strong>la</strong> tranquillità pubblica e <strong>la</strong> fede del commercio che li Sensali e<br />
Malossari, per mezzo de’quali segue <strong>la</strong> gran parte dei contratti mercantili, siano<br />
tutti noti al<strong>la</strong> <strong>Camera</strong> Mercanti<strong>le</strong> cui spetta <strong>la</strong> ricognizione del<strong>la</strong> loro abilità, probità<br />
e <strong>le</strong>galità…”.<br />
Molte furono, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>le</strong> notizie richieste dal modulo censuario a loro<br />
riservato e precisamente “Se esercisca o abbia interesse in qualche negozio”,<br />
”Nome e Cognome del Socio <strong>di</strong> detto negozio”, ”Situazione <strong>di</strong> detto negozio”,“Se<br />
traffichi per commissioni d’Esteri”,“Se spe<strong>di</strong>sca sete, merci ecc., per<br />
commissione de’ medesimi”, “Nomi degli Esteri per cui traffica o spe<strong>di</strong>sce”.<br />
Di essi, inoltre, si censiva anche il livello cultura<strong>le</strong>, posto che nel<strong>la</strong> notifica doveva<br />
risultare se sapevano sia <strong>le</strong>ggere che scrivere.<br />
Abbiamo così potuto constatare che, a Cremona, su un tota<strong>le</strong> <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci<br />
iscritti nel<strong>la</strong> categoria, nessuno era interessato a qualche negozio, due (Domenico<br />
Ba<strong>le</strong>strazzi sensa<strong>le</strong> <strong>di</strong> seta, lino e grassi commestibili e Giovanni Gerevini<br />
sensa<strong>le</strong> <strong>di</strong> lino, grani, salumi e drogheria) trafficavano con l’estero definendo “incerti”<br />
i destinatari e per uno, certo Giovanni Marenghi (sensa<strong>le</strong> <strong>di</strong> lino e grassi)<br />
si annotava che “compra e spe<strong>di</strong>sce grassi a Piacenza e al Domo d’Osso<strong>la</strong>”.<br />
Abbastanza buono sembra poi il loro livello cultura<strong>le</strong> posto che, su quin<strong>di</strong>ci,<br />
do<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>chiaravano <strong>di</strong> sapere sia <strong>le</strong>ggere che scrivere, due <strong>di</strong> non sapere né<br />
<strong>le</strong>ggere né scrivere mentre uno, che sapeva <strong>le</strong>ggere, non ‘poteva’ però scrivere.<br />
Come è immaginabi<strong>le</strong>, nessuna donna era presente in questa attività.<br />
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