Linee guida sull'asma bronchiale - SNLG-ISS
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<strong>SNLG</strong>-Regioni – <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> sull’asma <strong>bronchiale</strong><br />
I test allergologici cutanei (prick test) rappresentano l’indagine di prima scelta per la facilità di<br />
esecuzione, l’affidabilità, la rapidità della risposta e il basso costo economico. I prick test hanno,<br />
però, scarsa utilità per la diagnosi di asma nel bambino prima dei 3-4 anni. Nei soggetti con storia<br />
clinica indicativa è utile ripetere i test anche successivamente alla prima indagine, per la frequente<br />
insorgenza di nuove sensibilizzazioni. Nei soggetti in cui si sospetti fortemente un’origine<br />
alimentare dell’asma, è opportuno estendere la ricerca allergologica anche agli allergeni alimentari.<br />
Va ricordato, a questo proposito, che l’asma <strong>bronchiale</strong> da allergia alimentare si associa<br />
quasi sempre a manifestazioni a carico di altri organi (cute e apparato gastroenterico) e alla sensibilizzazione<br />
a inalanti. Di solito è sufficiente eseguire la batteria per allergeni inalanti.<br />
La scelta degli allergeni da testare dovrebbe essere effettuata in base alla sintomatologia clinica e<br />
alla stagionalità; sulla base dei dati ottenuti dal campionamento aerobiologico della concentrazione<br />
dei vari pollini, esiste un pannello di base (vedi la tabella 1.4 a pagina 11) a cui deve essere<br />
fatto riferimento. Eventuali approfondimenti su allergeni selezionati possono essere a disposizione<br />
dello specialista allergologo e valutati in base al quadro clinico.<br />
La terapia farmacologica in atto con un antistaminico può inibire la risposta cutanea e pertanto<br />
il test va eseguito dopo un opportuno periodo di sospensione del farmaco proporzionale<br />
all’emivita dello stesso (tabella 1.12).<br />
Tabella 1.12 Tempi di sospensione dell’antistaminico prima delle prove allergologiche<br />
cetirizina<br />
loratadina<br />
idrossizina<br />
fexofenadina<br />
ciproeptadina<br />
chetotifene<br />
clemastina<br />
levocetirizina<br />
deslororatadina<br />
3-10 giorni<br />
3-10 giorni<br />
1-10 giorni<br />
3-10 giorni<br />
1-8 giorni<br />
10 giorni<br />
1-8 giorni<br />
5-7 giorni<br />
5-7 giorni<br />
I teofillinici e i ß2-agonisti non hanno alcun effetto sui test cutanei; i corticosteroidi inalatori non<br />
sono in grado di inibire i test cutanei, mentre quelli orali possono inibire la risposta solo per trattamenti<br />
prolungati.<br />
Il dosaggio delle IgE sieriche specifiche (RAST) è un’integrazione ai test cutanei e quindi non<br />
rappresenta un esame di I livello (tabella 1.13). E’ opportuno sottolineare che la determinazione<br />
delle IgE sieriche specifiche non è influenzata dalla concomitante terapia farmacologica; per<br />
l’elevato costo, deve essere limitata agli allergeni su cui esiste un dubbio diagnostico.<br />
Tabella 1.13 Indicazioni all’esecuzione del RAST<br />
• controllo di test cutanei dubbi<br />
• impossibilità di sospendere trattamenti con antistaminici<br />
• rischio particolarmente elevato di reazioni sistemiche al test cutaneo<br />
• dermografismo o grave dermatite<br />
• non disponibilità di allergeni per test cutanei<br />
Parte prima<br />
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