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Linee guida sull'asma bronchiale - SNLG-ISS

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<strong>SNLG</strong>-Regioni – <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> sull’asma <strong>bronchiale</strong><br />

Attacco lieve<br />

Nell’attacco lieve il farmaco di prima scelta è rappresentato dal salbutamolo. Si somministrano da<br />

2 a 4 spruzzi con distanziatore, ripetibili ogni 20 minuti nella prima ora. In aggiunta può essere<br />

usato un cortisonico per via orale se vengono riferiti precedenti episodi di asma acuto grave. In<br />

caso di:<br />

• risposta soddisfacente (ovvero risposta stabile per 60 min dopo l’ultima somministrazione, difficoltà<br />

respiratoria assente o minima, SaO 2 >95%, PEF o FEV 1 >80%) il bambino può restare al<br />

proprio domicilio continuando la somministrazione di salbutamolo ogni 4-6 ore e poi con frequenza<br />

progressivamente minore per un totale di circa 10 giorni. Inoltre, per i pazienti già in<br />

terapia di fondo con corticosteroidi inalatori, deve essere raddoppiata la dose per 7-10 giorni;<br />

• risposta insoddisfacente o ricaduta entro la prima ora: si deve continuare la somministrazione<br />

di salbutamolo e aggiungere un cortisonico per via orale, eventualmente in ospedale. Se si osserva<br />

un miglioramento, è possibile dimettere il paziente con gli stessi modi e tempi di somministrazione<br />

del salbutamolo sopraindicati e continuare i cortisonici per via orale per altri 2-3 giorni.<br />

Se il paziente non migliora, l’episodio deve essere considerato moderato.<br />

Attacco moderato<br />

Nell’attacco moderato devono essere usati il salbutamolo (spray fino a 10 spruzzi con distanziatore,<br />

da ripetere se necessario ogni 20 min. nella prima ora, oppure con nebulizzatore 150 microgrammi/Kg,<br />

da ripetere sempre ogni 20 min nella 1 ora se necessario ), il cortisonico per via orale<br />

(betametasone al dosaggio di 0,1-0,2 mg/kg/dì o prednisone al dosaggio di 1-2 mg/kg/dì)<br />

e l’ossigenoterapia. In caso di:<br />

• risposta soddisfacente: si deve ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione del<br />

salbutamolo (ogni 4 ore) ed eventualmente dimettere il paziente proseguendo il cortisonico per<br />

via orale per 3-5 giorni;<br />

• risposta insoddisfacente: deve essere predisposto il ricovero in un reparto di Osservazione breve<br />

intensiva (OBI), o del Dipartimento emergenza accettazione (DEA) o di Pediatria, in base all’organizzazione<br />

della struttura ospedaliera. Durante il ricovero si ripetono 3 dosi di salbutamolo in<br />

un’ora associando ipratropio bromuro. Se si osserva un miglioramento, si può ridurre progressivamente<br />

il trattamento seguendo la risposta clinica. Se il paziente non migliora, l’attacco deve essere<br />

trattato come grave.<br />

Attacco grave<br />

Nell’attacco grave si usa il salbutamolo (con nebulizzatore o MDI con distanziatore come per<br />

l’attacco moderato) ogni 20 minuti x 3 dosi in associazione con l’ipratropio bromuro. A questo<br />

deve essere aggiunto l’impiego dei corticosteroidi per via parenterale (metilprednisolone al dosaggio<br />

di 1-2 mg/Kg/6-8 h o idrocortisone 4-10 mg/Kg/6-8 h) e l’ossigenoterapia. Inoltre deve<br />

essere predisposto il ricovero del paziente. In caso di:<br />

• risposta soddisfacente: si dovrà ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione del<br />

salbutamolo e ipratropio bromuro (ogni ora per 3 dosi);<br />

• risposta insoddisfacente: ripetere le inalazioni ogni 20 minuti x 3 dosi. Se c’è miglioramento<br />

va progressivamente ridotto il trattamento sulla risposta clinica. In caso di ulteriore mancata<br />

Parte quarta<br />

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