Iprogressi nella qualità dell'uva e del vino in ... - Ermes Agricoltura

Idrometeo dell'Arpa regionale. Per ognuno
dei siti si sono ottenute le stime dell’indice di
Winkler, delle precipitazioni e della radiazione
globale del periodo aprile-ottobre. Non
sono emerse differenze importanti dal punto
di vista termico tra le macro-aree collinari
della Romagna (il Faentino,le colline di Forli-
Cesena e il Riminese), ma sembra che l’ambiente
delle colline di Rimini,poste ad altitudini
inferiori, si caratterizzi per una radiazione
globale superiore (4.130 contro 4.070
MJ/m 2 ) e per precipitazioni leggermente superiori
(350 contro 320 millimetri nel periodo
vegetativo) rispetto al macro-ambiente
delle colline di Ravenna.
In attesa della completa elaborazione dei da-
I PROGRESSI NELLA QUALITÀ DELL’UVA E DEL VINO IN EMILIA-ROMAGNA
Fig. 3 - Profili sensoriali del Lambrusco Grasparossa
in funzione delle differenti Terre.
ti, lo studio evidenzia un primo risultato: in
Romagna la formazione geologica,con le caratteristiche
dei suoli che su di essa si differenziano,
è un fattore ambientale molto importante
nell’influenzare la produzione, il
grado zuccherino e il contenuto di antociani
del mosto di Sangiovese (tabella 4). Anche i
relativi vini, ottenuti da micro vinificazione,
hanno mostrato caratteristiche sensoriali distintive
in funzione dei suoli originatisi dalle
tre principali geologie: i Montefalcone e i Cà
del Vento dai sedimenti alluvionali del Pleistocene,
i Banzola e i Grifone dalla formazione
delle Argille Azzurre, i Faggeto, i Madonna
dell’Ulivo e i Case Turchi dalla formazione
Marnoso Arenacea.
Tab. 4 - Produzione, vigoria e caratteristiche qualitative del Sangiovese
in funzione della geologia (medie 2007-2009).
Geologia
Produzione
a ceppo (kg)
Legno di potatura
(kg/ceppo)
Zuccheri
(°Brix)
Acidità
titolabile (mg/l)
Antociani
(mg/l)
Polifenoli totali
(mg/l)
FMA 4,6 b
0,72 21,8 a 6,15 1.357 a 3.761 a
AES
3,9 a
0,73 22,5 b 6,45 1.483 b 4.077 ab
FAA
3,9 a
0,75 22,7 b 6,73 1.470 b 4.311 b
FMA = Formazione Marnoso Arenacea; AES = Sedimenti alluvionali del Pleistocene; FAA = Formazione delle Argille Azzurre
I DATI EMERSI POSSONO INCIDERE
SULLE SCELTE IMPRENDITORIALI
Lo studio del territori vitati dell’Emilia-Romagna
attraverso la metodologia delle zonazioni
ha condotto a risultati di estremo interesse
utili per l’imprenditorialità delle
aziende vitivinicole.Tali ricerche hanno permesso
di:
� conoscere i caratteri dei suoli (ad esempio
capacità di immagazzinare riserve
d’acqua, profondità di radicazione, tenore
in calcare) che maggiormente influenzano
l'accrescimento, la produttività della
vite e la produzione di vino di qualità;
� realizzare nuovi impianti in condizioni
pedologiche conosciute e adottare le
opportune tecniche di gestione;
� individuare aree preferenziali per la coltivazione
della vite e contribuire alla valorizzazione
del territorio d’origine.
In ciascuna area Doc collinare della regione
sono state individuate unità vocazionali in
cui è lecito attendersi che un determinato vitigno
fornisca un prodotto di qualità,riconoscibile
e tipico.■
Foto Cervellati
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