Iprogressi nella qualità dell'uva e del vino in ... - Ermes Agricoltura

La viticoltura di precisione
migliora la gestione aziendale
G
li elevati livelli di variabilità delle prestazioni
viticole non solo fra i vigneti,
ma anche fra i ceppi che li compongono,
suggeriscono che l’adattamento delle diverse
scelte e tecniche di coltivazione della
vite per aree effettivamente omogenee dell’appezzamento
sia una pratica agronomica
opportuna e consenta una gestione economicamente
efficiente e conveniente. Ciò
soprattutto nell’ottica di una viticoltura più
sostenibile ed orientata alla massimizzazio-
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■ ALBERTO VERCESI ■
Istituto di Frutti-Viticoltura,
Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di Agraria - sede di Piacenza
Zona e vitigno
Barolo, Nebbiolo (3 vigneti)
ne della qualità dei prodotti rispetto agli obiettivi
enologici perseguiti dall’azienda
(tabella 1).
Per “viticoltura di precisione” si intende un
modello per la gestione delle scelte e delle
tecniche colturali che impieghi tecnologie
evolute, in grado di ottenere informazioni
precisamente posizionate all’interno del vigneto
e quindi di leggere efficacemente la
predetta variabilità della fisiologia produttiva
dei ceppi (figure 2 e 3 di pagina 20).
Tali informazioni consentono la gestione
puntuale dell’azienda vitivinicola,al fine di ottimizzare
le pratiche agricole, migliorare e
prevedere le rese e la loro qualità, pianificare
la logistica connessa alla vendemmia. Per la
Tab. 1 - Variabilità della produzione di uva per ceppo.
Colli Euganei, Moscato (21 vigneti)
Chianti, Sangiovese (12 vigneti)
S. Gimignano, Vernaccia (3 vigneti)
Orvieto, Trebbiano (3 vigneti)
Dati
Media
Ds
CV%
Media
Ds
CV%
Media
Ds
CV%
Media
Ds
CV%
Media
Ds
CV%
Uva/ceppo (Kg)
Vigneto meno produttivo Vigneto più produttivo
1,90
3,78
1,04
1,91
54,66
50,52
7,78
---
4,03
---
51,88
---
2,14
8,02
0,86
3,45
40,18
43,1
4,48
9,00
1,97
4,7
43,87
52,22
9,92
13,11
6,23
6,69
62,79
51,00
Ds = deviazione standard; CV% = coefficiente di variazione .Vigneti rappresentativi di diverse realtà
vitivinicole italiane e considerati omogenei nella gestione colturale. Le statistiche sono calcolate sui
casi di maggiore e minore produzione osservati (Elaborazioni dati da Vercesi, Marinello,Tani, 1989).
viticoltura di precisione è fondamentale la conoscenza
della variabilità spaziale e temporale
dell’appezzamento e, ovviamente, la capacità
di adattare e variare l’applicazione delle
tecniche colturali negli appezzamenti in
funzione delle diverse esigenze “misurate”
delle piante.
INDISPENSABILE L’UTILIZZO
DEL SISTEMA DI POSIZIONAMENTO
GLOBALE GPS
Premessa fondamentale per l’applicazione di
protocolli completi o parziali di viticoltura di
precisione è, quindi, la disponibilità operativa,
a costi accettabili, della gestione informatizzata
e celere di grandi quantitativi di dati e
la possibilità di posizionarli in modo sufficientemente
preciso dal punto di vista geografico,con
la composizione di mappe tematiche.
A tal proposito è imprescindibile l’impiego
di un sistema di posizionamento globale
(GPS) e delle integrazioni che solo recentemente
sono state apportate da quello
europeo Egnos (che nel prossimo futuro darà
origine al nuovo sistema Galileo) e che consente
un errore del posizionamento al suolo
del dato inferiore a un metro.
La dislocazione spazio-temporale informatica
dei dati georeferenziati con i sistemi di posizionamento
satellitare in carte tematiche
dove poter aggiungere altri dati che integrano
ed arricchiscono le conoscenze dei vigneti
(ad esempio le analisi dei terreni e le
curve di maturazione), permettono di sviluppare
appositi GIS (Geographical information
system). Il drastico ridimensionamento,
che si è avuto nel corso dell’ultimo decennio,
del costo delle dotazioni informatiche, sia
hardware che software, e in particolar modo
delle stazioni di lavoro, delle soluzioni per lo
storage dei dati e dei software specialistici
per il trattamento delle informazioni geografiche
dei GIS ha reso effettivamente applicabili
nella pratica diversi protocolli di viticoltura
di precisione.