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CarFleet n. 33 - LeasePlan

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Dossier<br />

Diminuisce la spesa per le riparazioni perchè le auto sono più affidabili<br />

portare al miglioramento della capacità<br />

competitiva”. “Anche se i prezzi<br />

delle riparazioni - continua la relazione<br />

della Commissione - sono cresciuti<br />

a causa dell’aumento dei costi della<br />

manodopera specializzata e dei maggiori<br />

investimenti in attrezzature e<br />

formazione, la spesa per la riparazione<br />

è in netta diminuzione in termini<br />

reali grazie all’intervallo maggiore tra<br />

un intervento e l’altro. Ciò significa<br />

che i pezzi costano di più, ma si rompono<br />

di meno con conseguente minor<br />

peso sul budget del consumatore: in<br />

altre parole si riscontra una maggior<br />

affidabilità”.<br />

Più condizioni di concorrenza<br />

In riferimento alla necessità di “consentire<br />

ai riparatori indipendenti di<br />

competere con gli autorizzati”, la relazione<br />

della Commissione precisa che<br />

“le relazioni tra gli stessi sono sicuramente<br />

migliorate anche se ancora si<br />

registrano posizioni conflittuali. A<br />

questo proposito è il tema dell’accesso<br />

alle informazioni tecniche ad essere<br />

stato maggiormente monitorato”.<br />

Altro argomento cruciale è quello dei<br />

pezzi di ricambio, a proposito del<br />

quale la Commissione ha notato una<br />

“stabilità sempre più consolidata<br />

delle posizioni degli indipendenti<br />

rispetto al canale dei costruttori.<br />

Infatti, solo in pochi casi i riparatori<br />

autorizzati si sono rifiutati di fornire<br />

pezzi di ricambio ai propri concorrenti<br />

indipendenti”. Secondo la valutazione<br />

complessiva della Commissione<br />

Europea, quindi, le condizioni di concorrenza<br />

sul mercato della distribuzione<br />

degli autoveicoli e dell’assistenza<br />

sembrano essere considerevolmente<br />

migliori rispetto all’ultima<br />

valutazione operata nel 2000, cioè<br />

due anni prima dell’entrata in vigore<br />

della BER. Questa evoluzione positiva<br />

- precisa in ogni caso la Commissione<br />

- deve però soprattutto essere attribuita<br />

a fattori esterni, in quanto, in un<br />

contesto economico maggiormente<br />

globale, le forze di mercato hanno<br />

determinato sviluppi positivi del settore:<br />

“in particolare, una concorrenza<br />

forte e crescente tra le marche ha<br />

comportato una riduzione dei prezzi<br />

reali in un contesto di maggior integrazione<br />

di mercato all’interno<br />

dell’Unione Europea e la BER ha sicuramente<br />

agevolato gli adeguamenti<br />

industriali a queste circostanze evolutive<br />

e, soprattutto nel mercato postvendita,<br />

ha stimolato una risposta<br />

dinamica degli operatori con netto<br />

vantaggio per la concorrenza”.<br />

Alla vigilia di un nuovo scenario<br />

Per il dopo 31 maggio 2010 la<br />

Commissione auspica una “regolamentazione<br />

più semplice per garantire<br />

una migliore e più coerente applicazione<br />

delle norme comunitarie che<br />

garantirebbe certamente un livello<br />

equivalente di tutela della concorrenza<br />

sul mercato a tutto vantaggio del<br />

<strong>CarFleet</strong> luglio 2009<br />

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