Linee guida - Le Buone Pratiche di cura nei Disturbi del ...
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Capitolo 6 - Trattamento terapeutico<br />
111<br />
Psicoanalisi<br />
Psicoterapia<br />
espressiva<br />
Psicoterapia<br />
cognitiva<br />
Chiarimento –<br />
confronto<br />
Prerequisiti<br />
<strong>del</strong>l’interpretazione<br />
Prerequisiti<br />
<strong>del</strong>l’interpretazione<br />
Principali strategie<br />
Interpretazione<br />
<strong>di</strong> per sé<br />
Strategia principale<br />
Strategia principale<br />
Sostituita da analisi<br />
<strong>del</strong>le <strong>di</strong>storsioni<br />
cognitive, supporto<br />
cognitivo e affettivo e<br />
intervento ambientale<br />
Processo<br />
interpretativo<br />
(qui–e–ora,<br />
lì–e–allora)<br />
Solo negli sta<strong>di</strong><br />
successivi<br />
Analisi <strong>del</strong><br />
transfert<br />
Scopo principale <strong>del</strong><br />
trattamento<br />
Scopo principale<br />
<strong>del</strong> trattamento ma<br />
la realtà esterna e<br />
scopi terapeutici<br />
<strong>del</strong>la terapia a lungo<br />
termine devono<br />
essere scopi sempre<br />
controllati<br />
Gestito piuttosto che<br />
analizzato. Ridotto<br />
con il chiarimento,<br />
evidenziate la realtà<br />
<strong>del</strong>la relazione e/o,<br />
spostato sugli oggetti<br />
extra–transferali<br />
Neutralità tecnica<br />
Mantenuta sempre<br />
Mantenuta quando<br />
è possibile. Può<br />
venire meno a causa<br />
<strong>del</strong>le manifestazioni<br />
<strong>del</strong> paziente, da<br />
ripristinare poi con la<br />
tecnica interpretativa<br />
Liberamente si<br />
rinuncia a questa<br />
neutralità senza<br />
necessariamente<br />
ripristinarla<br />
6.6. Interventi sulla famiglia<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>l’ampio spettro che costituisce l’insieme dei DCA è opportuno, prima <strong>di</strong><br />
introdurre il <strong>di</strong>scorso relativo all’opportunità e all’efficacia degli interventi familiari, operare<br />
una netta <strong>di</strong>stinzione tra le Anoressie da un lato e i DAI e la Bulimia dall’altro. Mentre per<br />
le anoressie esistono svariati stu<strong>di</strong> ed evidenze che mostrano come la terapia familiare<br />
debba essere ritenuta il trattamento <strong>di</strong> elezione (Fisher et al., 2010) (livello <strong>di</strong> evidenza Ia),<br />
per gli altri <strong>di</strong>sturbi non si può <strong>di</strong>re altrettanto. Un elemento che più <strong>di</strong> tutti spiega questa<br />
<strong>di</strong>fferenza è da rintracciare nell’età <strong>di</strong> insorgenza <strong>del</strong> <strong>di</strong>sturbo, che per l’AN è da collocarsi<br />
nella fase adolescenziale mentre per le altre patologie è generalmente successiva. Per<br />
questo l’esame degli interventi familiari che verranno presi in considerazione è limitato<br />
alle pazienti anoressiche adolescenti che vivono ancora all’interno <strong>del</strong>la famiglia <strong>di</strong> origine.<br />
Bisogna inoltre sottolineare il fatto che, a livello clinico, si riconosce ormai l’importanza<br />
<strong>del</strong> coinvolgimento e degli interventi rivolti alla famiglia, a partire dalla fase <strong>di</strong> valutazione,<br />
per tutti i tipi <strong>di</strong> DCA e per ogni fascia d’età. (livello <strong>di</strong> evidenza III)<br />
A livello <strong>di</strong> letteratura però si <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> evidenze più forti nel caso dei minorenni,