Linee guida - Le Buone Pratiche di cura nei Disturbi del ...
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Capitolo 4 - Inquadramento <strong>di</strong>agnostico<br />
77<br />
3. SCID –Structured Clinical Interview for DSM IV (First et al., 1995) (Intervista<br />
strutturata dal DSM IV – Ed. italiana).<br />
Nell’intervista semistrutturata, l’incontro è gestito dal terapeuta che ne scan<strong>di</strong>sce i tempi,<br />
i contenuti e gli sviluppi, ponendo alla paziente domande specifiche sulla storia <strong>del</strong> peso,<br />
sulle abitu<strong>di</strong>ni alimentari e sugli atteggiamenti riguardo al vissuto corporeo, sul significato<br />
<strong>del</strong> sintomo nella storia psicologica <strong>del</strong> paziente e sulla strutturazione <strong>del</strong>la personalità<br />
<strong>del</strong>lo stesso. Poiché spesso i pazienti con DCA negano o sottovalutano i propri sintomi, nella<br />
raccolta <strong>del</strong>le prime informazioni si rende necessario un breve contatto con i familiari, con<br />
il me<strong>di</strong>co <strong>cura</strong>nte o comunque con una figura <strong>di</strong> contesto. (livello <strong>di</strong> evidenza Ia)<br />
Risulta fondamentale in questo momento valutare attentamente elementi <strong>di</strong> rischio<br />
quali l’ideazione suicidaria e l’eventuale presenza <strong>di</strong> comportamenti autolesivi. (livello <strong>di</strong><br />
evidenza Ia)<br />
4.1.4. Valutazione psicopatologica e psico<strong>di</strong>agnostica in età adolescenziale e pre–<br />
adolescenziale<br />
La valutazione <strong>del</strong>le caratteristiche psicopatologiche dei DCA in età adolescenziale e pre–<br />
adolescenziale deve essere effettuata con strumenti specifici, tra i quali i più riconosciuti sono:<br />
1) EDE – Eating Disorder Examination, per la valutazione dei tratti comportamentali<br />
e psicologici legati ai DCA (Fairburn & Cooper, 2003);<br />
2) CBCL – Child Behavior Checklist, per la valutazione <strong>del</strong>la sintomatologia<br />
psicopatologica e <strong>del</strong>la comorbilità psichiatrica (Achenbach, 1992);<br />
3) K–SADS –Kid<strong>di</strong>e Schedule for Affective Disorder and Schizoprhenia, per la<br />
valutazione <strong>del</strong>la sintomatologia psicopatologica e <strong>del</strong>la comorbilità psichiatrica<br />
(Kaufman et al., 2004);<br />
4) CAPS –Child Adolescent Perfectionism Scale, per la valutazione <strong>del</strong> perfezionismo<br />
quale fattore pre<strong>di</strong>ttivo <strong>di</strong> DCA (Flette et al., 2000);<br />
5) PBI – Parental Bon<strong>di</strong>ng Index, per la valutazione <strong>del</strong>le caratteristiche<br />
<strong>del</strong>l’interazione genitore–figlio dalla prospettiva <strong>del</strong> minore (Parker et al., 1979);<br />
6) ECI –Experience Of Caregiving Inventory, per la valutazione <strong>di</strong> alcuni fattori<br />
stressanti, riconducibili alle caratteristiche <strong>del</strong> bambino, a quelle <strong>del</strong> genitore e ad<br />
eventi situazionali–demografici dalla prospettiva dei genitori (Joyce et al., 2000).<br />
Tali strumenti permettono <strong>di</strong> valutare tratti comportamentali e psicologici legati ai DCA<br />
come ad esempio l’impulso alla magrezza, l’insod<strong>di</strong>sfazione per il corpo, la tendenza al<br />
perfezionismo, l’insicurezza interpersonale, la <strong>di</strong>sregolazione emotiva. Poiché la famiglia<br />
rappresenta una risorsa ed un elemento integrante nella <strong>cura</strong> <strong>di</strong> queste patologie, viene<br />
osservata la qualità <strong>del</strong>le relazioni che i bambini e gli adolescenti hanno con i loro genitori<br />
evidenziando comportamenti e atteggiamenti genitoriali come l’attitu<strong>di</strong>ne a prendersi<br />
<strong>cura</strong>, gli affetti, la sensibilità, la cooperazione, la <strong>di</strong>sponibilità, l’in<strong>di</strong>fferenza, il rifiuto, il<br />
controllo. è importante prendere in considerazione anche la prospettiva dei genitori da<br />
una parte, verificando la eventuale presenza <strong>di</strong> alcuni fattori stressanti, riconducibili alle<br />
caratteristiche <strong>del</strong> bambino, a quelle <strong>del</strong> genitore e ad eventi situazionali–demografici,<br />
dall’altra rilevando il loro bisogno <strong>di</strong> sostegno, il senso <strong>di</strong> fallimento, la misura in cui il<br />
<strong>di</strong>sagio <strong>del</strong> figlio influenza l’intera famiglia, ed in<strong>di</strong>viduando i problemi riscontrati con i<br />
servizi sanitari. (livello <strong>di</strong> evidenza Ia)