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Linee guida - Le Buone Pratiche di cura nei Disturbi del ...

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24 <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> REGIONALI per la <strong>di</strong>agnosi ed il trattamento dei <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong> comportamento alimentare<br />

e <strong>del</strong>la regolazione emotiva. Gli stu<strong>di</strong> su tratti d’identità <strong>di</strong> genere e DCA <strong>nei</strong> maschi<br />

hanno evidenziato come un’alta “espressività” fosse correlata con un maggior rischio <strong>di</strong><br />

sintomi bulimici. Inoltre, alti punteggi <strong>di</strong> “espressività” e bassi punteggi <strong>di</strong> “strumentalità”<br />

apparivano correlati con l’insod<strong>di</strong>sfazione corporea.<br />

Il quadro <strong>di</strong>venta ancor più articolato se si considera l’orientamento sessuale: nella<br />

popolazione omosessuale maschile è presente una maggiore insod<strong>di</strong>sfazione corporea,<br />

una maggiore preoccupazione <strong>di</strong> ingrassare e una maggiore tendenza a intraprendere <strong>di</strong>ete<br />

(Kaye, 2009).<br />

Nei <strong>Disturbi</strong> Alimentari maschili la focalizzazione sul corpo è più spesso caratterizzata<br />

da una ricerca ossessiva <strong>del</strong>la muscolarizzazione, analoga alla ricerca <strong>di</strong> magrezza nella<br />

Anoressia femminile (Blashill, 2011). I maschi per migliorare il proprio aspetto fisico e<br />

cambiare la propria immagine tendono ad utilizzare soprattutto l’esercizio fisico (che<br />

assume aspetti <strong>di</strong> pratica ossessiva) finalizzato all’acquisizione <strong>di</strong> massa muscolare,<br />

associato a <strong>di</strong>ete iperproteiche ed ipocaloriche e uso/abuso <strong>di</strong> integratori per ottenere<br />

massa muscolare magra. L’esercizio fisico ossessivo è anche il risultato <strong>di</strong> un altro<br />

<strong>di</strong>sturbo classificato nel DSM IV come Disturbo <strong>di</strong> Dimorfismo Corporeo caratterizzato da<br />

preoccupazioni su alcuni <strong>di</strong>fetti particolari <strong>del</strong> corpo, ma che può concentrarsi sugli aspetti<br />

muscolari (“reverse anorexia”) con esercizio muscolare compulsivo e gravi <strong>di</strong>fficoltà<br />

relazionali (Kaminski et al., 2005; Chung, 2001; Pope et al., 2005).<br />

Nella letteratura relativa ai DCA emerge come quella degli atleti sia una categoria a<br />

rischio per l’insorgenza <strong>di</strong> Anoressia Nervosa o <strong>di</strong> Bulimia Nervosa, in forma completa<br />

o come sindrome parziale. Il rischio sembra inoltre correlato al livello <strong>di</strong> competitività<br />

richiesto dall’ambiente sportivo (Wolke & Sapouna, 2008). Anche nell’ambito <strong>del</strong>lo sport<br />

i DCA non si declinano unicamente al femminile, e sebbene i maschi rappresentino una<br />

percentuale più bassa <strong>del</strong> problema rispetto alla controparte femminile, rispecchiando<br />

così la <strong>di</strong>stribuzione all’interno <strong>del</strong>la popolazione generale, i DCA negli atleti maschi<br />

rappresentano un fenomeno da non tras<strong>cura</strong>re (Thompson & Sherman, 2010).<br />

I <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong> Comportamento Alimentare maschili costituiscono quin<strong>di</strong> una nuova<br />

criticità all’interno <strong>di</strong> tali patologie. Questo sia per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> una precisa <strong>di</strong>agnosi che<br />

alla strutturazione <strong>di</strong> un trattamento, spesso non richiesto dal paziente.<br />

L’aumento <strong>del</strong>la prevalenza ed incidenza dei DCA nel mondo maschile è strettamente<br />

collegato al <strong>di</strong>fficile percorso <strong>del</strong>la strutturazione <strong>del</strong>l’identità, in particolare nel periodo<br />

adolescenziale.<br />

Mode culturali pericolose riferite al corpo e all’alimentazione costituiscono fattori <strong>di</strong><br />

rischio rilevanti e spiegano perché alcune categorie, in particolare all’interno <strong>di</strong> ambienti<br />

sportivi, non solo agonistici, creano un terreno fertile per l’espressività <strong>di</strong> un malessere<br />

identitario profondo. Un attento lavoro per consentire una <strong>di</strong>agnosi precoce <strong>del</strong> <strong>di</strong>sturbo,<br />

accompagnato da campagne <strong>di</strong> prevenzione intensive ed estese, particolarmente nel mondo<br />

sportivo, costituiscono per la comunità scientifica in<strong>di</strong>cazioni non più rimandabili.<br />

2.6. I <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>la preadolescenza<br />

Fino a non molti anni fa quando si parlava <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong>la nutrizione o <strong>del</strong> comportamento<br />

alimentare nell’infanzia si faceva riferimento a con<strong>di</strong>zioni che si presentavano quasi<br />

esclusivamente nella prima infanzia come la Pica, il Disturbo <strong>di</strong> Ruminazione ed il <strong>di</strong>sturbo

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