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Mostra/Apri - Facoltà di Architettura - Repository - Sapienza

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così sensibile e profondo con Nervi continua, tanto che sei <strong>di</strong>ventato noto a me attraversoun libro <strong>di</strong> Nervi da te curato. Mi piacerebbe conoscere la genesi <strong>di</strong> questo libro.RE: il libro è Aesthetics and Technology in Buil<strong>di</strong>ng ed uscì negli Stati Uniti perché l’Università<strong>di</strong> Harvard decise <strong>di</strong> affidare la cattedra <strong>di</strong> poesia intitolata a Charles Eliot Norton a Nervinel 1961-62. Il caso volle che durante quello stesso anno fossi studente all’Università rivale<strong>di</strong> Harvard, a pochi chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, l’MIT, il Massachusset Institute of Technology.Harvard affidò il lavoro <strong>di</strong> traduzione simultanea della prima lezione <strong>di</strong> Nervi ad un suoprofessore <strong>di</strong> origini jugoslave che non era architetto e non sapeva presentare bene le opere<strong>di</strong> Nervi. Apparentemente la traduzione della lecture andò benissimo, ma io sentivo che nonandava bene, e anche Nervi lo sentiva. Dopo la lezione andai a salutarlo e Nervi, allora,chiese <strong>di</strong> cambiare interprete proponendo allo staff <strong>di</strong> Harvard che io, un giovane studentedell’MIT, lo sostituissi, perché conoscevo bene il suo lavoro e avevo seguito il suo corso aRoma. Così seguii le altre lezioni <strong>di</strong> Nervi ad Harvard facendogli da interprete. Per me eratalmente facile... conoscevo a memoria quello che Nervi aveva da <strong>di</strong>re perché, in effetti, lelezioni <strong>di</strong> Harvard si tennero due anni dopo quelle <strong>di</strong> Roma, con la <strong>di</strong>fferenza che il contenutodoveva essere concentrato perché, invece <strong>di</strong> tenere trenta lezioni come a Roma, a Boston lelezioni dovevano essere solo quattro. E da quelle lezioni è nato questo libro, Aesthetics andTechnology in Buil<strong>di</strong>ng, pubblicato dalla Harvard University Press, perché le lezioni dovevanoessere <strong>di</strong>ffuse in forma ufficiale. Poiché Nervi parlava a braccio durante le lezioni <strong>di</strong> Boston,come faceva anche durante le lezioni romane, tornai a Roma con un contratto della HarvardUniversity Press per fare la traduzione <strong>di</strong> quello che Nervi avrebbe dovuto scrivere. Io eropagato al costo <strong>di</strong> a-penny-a-word, un centesimo a parola, ma questo mi dette la possibilità<strong>di</strong> un’altra lunga esperienza con Nervi. Riuscire ad ottenere gli scritti da Nervi si rivelò quasiimpossibile, perché egli era impegnatissimo; ma c’era <strong>di</strong> mezzo un contratto con la HarvardUniversity Press molto rigido ed esigente. Così passai molto tempo con Nervi sia per tradurrei suoi testi, che arrivavano a più riprese, sia per scegliere le foto e le <strong>di</strong>dascalie.LVB: sarebbe interessante che tu possa pubblicare in italiano i testi originali <strong>di</strong> Nervi perchéquesto libro non è mai stato pubblicato in Italia, mentre è stato pubblicato in cinese a partiredal testo inglese in <strong>di</strong>verse e<strong>di</strong>zioni nelle Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria e <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong> <strong>di</strong> questogran<strong>di</strong>ssimo paese. Tornando ai tuoi appunti del Corso <strong>di</strong> Nervi che seguisti a Roma, misembra che tu ci stia lavorando, non so se per una pubblicazione o per una sintesi ulteriore.Anche essi andrebbero sicuramente tradotti in italiano. Così come sono sicuro che gli stessiandrebbero commentati da architetti e strutturisti. Nel leggerli sembra quasi, e non vorreisembrare troppo retorico, <strong>di</strong> avere <strong>di</strong>nanzi una sorta <strong>di</strong> “vangelo” della buona architettura.RE: questi commenti, queste note, a breve, usciranno con un libro curato dall’Università<strong>di</strong> Bologna, l’Ateneo dove Nervi si è formato e dove è nata l’idea <strong>di</strong> riscoprire il percorsoformativo universitario <strong>di</strong> Nervi, all’inizio del Novecento, perché molti degli elementi chepoi egli, da docente, trasmette alle future generazione erano già stati trasmessi a lui dai suoiprofessori bolognesi.LVB: c’è una cosa molto interessante e curiosa: ti sei laureato all’MIT con un progetto che èchiaramente d’ispirazione nerviana, anche se Nervi non è stato il tuo relatore <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong> laurea.RE: uno dei motivi per cui esistono le mie lecture notes è che, ritornato in America dall’Italia,i professori della Cornell University, dove frequentavo l’undergraduate course, volevanoverificare che avessi effettivamente frequentato i corsi singoli a Roma. Furono entusiasti dellelecture notes e mi <strong>di</strong>ssero che avrei dovuto tradurle e renderle permanenti, proprio come uncorso speciale, ed è per questo motivo che queste note, che io raccoglievo sempre in modo193

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