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i nostri recapiti utili - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 43Una “Fabrica” di ricordiPersonaggi, storie ed immagini di Fabrica di RomaPasquale Pacelli un amico “cento” volte grandeProprio pochigiorni fa miamadre mi avevariferito che Pasqualeaveva festeggiato100 anni.Avevamo ricordato, allora,di Sandro quando per la mia grandeAnselmi amicizia con Carlo, suo figlio,prematuramentescomparso, frequentavo spesso casa sua.Era bello intrattenersi a parlare d’estate all’ombradei graziosi chioschetti che Iris, lamoglie, aveva creato nel suo bel giardino equella sincera amicizia che era nata fra mee tutti i componenti della famiglia, mi facevastare proprio bene.Una famiglia discreta, educata ed ospitaleche dimostrava sempre una stima sinceranei miei confronti, molto edificante per lamia età.Le parole sagge e sicure di Pasquale eranooro puro per la mia crescita morale equante cose ho imparato da lui! I consiglipreziosi che dava per il mio lavoro, allorasolo agli inizi, io li ascoltavo pienamenteperché sapevo della sua lunga esperienzanegli uffici comunali, e conoscevo il rispettoche nutrivano i cittadini nei suoi confrontiper le sue indiscusse qualità.Pasquale era persona affabile e ben dispostaad aiutare la gente. Tanti, infatti,si rivolgevanoa lui per risolvere problemiburocratici.Avevo già pubblicato una sua biografia su<strong>Campo</strong> de’ fiori (numero 39), nel Luglio2007 e m’ero fatto raccontare, allora, buonaparte della sua vita. Era stato contentissimodell’articolo che ne era venuto fuori, ringraziandomi,per questo, più volte.In quell’occasione, avevamo entrambi deciso,però, di non parlare di Carlo, promettendogliche l’avrei fatto nell’uscitasuccessiva, e così fu! Quella perdita inaspettataaveva toccato profondamente ed indelebilmenteil pover’uomo, che, perstemperare l’atroce dolore di Iris, sua moglie,aveva sempre tenuto con dignità e volutodistacco quella pena nel cuore.Anche questo esemplare comportamentomanifestava chiaramente una fede profonda,che l’ha di sicuro aiutato.Mi dispiace Pasquale di non aver fatto intempo ad intervistarti per il tuo centenario!Ci avresti sicuramente tenuto, ma, ironiadella sorte, mentre avevo pensato di incon-Pasquale ed iotrarti sabato 6 Aprile, non sapevo che soltantodue giorni prima ci avevi lasciato!Ti verrò a trovare come ho sempre fatto conCarlo, in quella tomba così curata ai limitaridel cimitero, luogo fisso nei miei pensieri,dove hai potuto riabbracciare tuo figlio.I vostri occhi sereni si sono incontrati dinuovo e ci guarderanno benevoli di lassù.Pasquale e la moglie IrisPasquale novantenneIl figlio Carlo

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