44 <strong>Campo</strong> de’ fioriIntervista a Barbara Josiane MarchandVoce storica della RAI e di RMC e grande appassionata di animaliGaleotta fu la zampetta…e chezampetta! Josiane Marchand,(in arte Barbara) voce storicadella RAI e di RMC, nonché conduttricedella versione invernaledi “Giochi senza frontiere”, non esita un attimonel riannodare i fili della memoria chela legano alla Collezione i Cuccioli.“Stavo cercando in rete un modello di zampettada tatuare sul mio polso quando misono imbattuta negli anelli della linea “Collezionei Cuccioli” ed è stato amore a primavista. Mi sono detta: Perché deturpare lamia pelle quando posso indossare tutti igiorni le zampette?” E così ha preso avviola joint venture tra gli animaletti pelosi di“Incrociamo le zampe” onlus di Civita Castellana(VT), di cui Barbara è ad oggi volontariae l’azienda vicentina che producegioielli in argento per chi ama gli animali. Equando due anime compagne si incontranosi può star certi che tutto procede su unacorsia preferenziale. Perché se Chiara,l’ideatrice della Collezione, è nota per il suoamore verso i gatti che ti accolgono non appenametti piede in casa come il suo Telemaco,Barbara non è certo da meno col suo“vivaio” di quadrupedi da far invidia alla storicacucciolata di dalmati disneyani.Questa l’attuale “formazione” della sua dimoradi campagna: Dardo, doberman maschiomarrone focato di 5 anni, Pulcettameticcia tra il volpino e lo spinone, riscattatadal canile, ma ora principessa dellacasa; a seguire: 3 gatti alla stalla, 2 davantialla casa e 1 al casaletto, miracolato dopoessere finito sotto ad un camion. A propositodi queste pelose vedette, prosegue Barbara:“Io non ho figli quindi molto del miotempo, da che sono andata in pensione, loposso dedicare agli amici a quattro zampe.Non mi ritengo una “canara” o “gattara” tradizionale,ma mi occupo del loro mantenimentoe soprattutto condivido gli appelli perle loro adozioni”. Un amore sicuramente dilunga data e comunque filo conduttore dellaseconda parte della sua vita caratterizzatadall’apertura di una casa di edizioni musicaliintitolata proprio “Cani e Gatti”. “Sincroniesignificative” le avrebbe chiamate Jung, mache Barbara ribattezza subito nella versionefrancese di “hasards necessaires” o coincidenzenecessarie. Coincidenze dunquesempre siglate da una beneaugurantestretta di zampa. Strette, che nella Collezionei Cuccioli, accarezzano dita, collo opolsi, in un quanto mai contemporaneopatto d’argento. Dalla sintonia sul simboloal messaggio sottostante il passo è stato veramentebreve ed infatti è sempre BarbaraMarchand a dire, con un filo di sottile compiacimento“Sono stata io a chiedere aChiara, designer della Collezione i Cuccioli,di spendersi nell’aiuto di piccole associazionianimaliste, come la nostra, che non prendonoun soldo di sovvenzione dallo Statoma che, in compenso, hanno tante animeda sfamare”. Un appello subito raccoltodalla giovane titolare della ditta vicentinache non ha esitato a devolvere una percentualedel ricavato del mese di Novembreall’associazione viterbese. Che tradotto inaltri termini, equivale ad un contributo di335,00 pro amici a quattro zampe dellasquadra di Civita Castellana. Indubbiamenteun start-up promettente per un’iniziativache, grazie anche al tam tam telematico, staentrando nel cuore di molti.Maria Teresas BiscariniIL NOSTRO PAPAFiguratevi un ragazzo viterbese, figlio di padre operaio venuto dal Sud e di madre casalinga, che,dopo aver superato gli esami di terza media, si iscrive all’ I. T. I. S. “ Leonardo da Vinci “- indirizzochimico. E’ un giovane educato, cordiale con gli amici, rispettoso dei genitori. Nella classica gitad’istruzione dell’ultimo anno flirta con una compagna. S’innamora e viene ricambiato. A ventunoanni, svanito il primo amore, si rende conto che l’essere tifoso della Viterbese e l’andare d’estateal mare a Tarquinia non gli basta per rendere piena la sua vita. Dentro di sé sente nascere ungrande desiderio di essere d’aiuto al prossimo , di amarlo , come finora ha amato i suoi genitori.Entra in seminario a La Quercia. Inizia di buona lena a studiare Filosofia. Lavora su un terreno alui completamente nuovo ma per questo ancora più affascinante. Allo studio affianca un grande senso di amicizia per i nuovi compagni.Si laurea in Filosofia e prosegue gli studi in Teologia. Da’ più di quanto riceve nei confronti dei superiori e del mondo esterno, che luisente sempre molto vicino. Continua a tifare Viterbese e, avendo avute le sue sane esperienze con l’altro sesso, ne sente la vicinanza inmaniera semplice, normale. Non ci sono rimpianti nel suo animo. E’ libero e rispettoso di tutti. Un sacerdote diverso dagli altri ma nonper questo meno preparato e completo. E’ talmente bravo che se ne va in Germania a conseguire un dottorato in Teologia. Al ritorno lovedrete aiutare i poveri nelle zone più degradate della città, sostenere i deboli, confortare gli oppressi.Se trasferite questo prete viterbese a Buenos Aires e lo chiamate Mario Bergoglio, capirete perché il nuovo Papa è già così tanto amatoda tutti.Secondiano ZeroliLettera aperta a Papa FrancescoAmi tutti, indistintamente tutti, veramente tutti. Regali serenità e speranza, e questo è un dono prezioso che solo pochi Eletti possiedono.Sei fra i pochi. I tuoi modi ed il tuo fare mi sono arrivati dritti al cuore!!La tua spontaneità è disarmante ed edificante allo stesso tempo. Disarmante, perché ci hai sorpreso con il tuo profondo cambiamento,lontanissimo da costumi ormai consolidati ed ai quali eravamo, forse, abituati. Edificante, perché il tuo esempio è tutto da seguire!I tuoi sorrisi, i tuoi toccanti abbracci ai bambini, ai disabili, commuovono nel profondo e il riproporre questo messaggio evangelico potràessere l’unico modo per poter sperare in un futuro dell’umanità.Papa Francesco, averti visto stringere fra le braccia quel bambino disabile fra la folla di Piazza San Pietro, ed aver colto la felicità sbocciatada quel sorriso più vero e più puro del mondo, è stato, per me, uno dei tuoi primi grandi miracoli. Mi sono sciolto in un pianto irrefrenabilepensando che quel bambino poteva essere il mio Federico ed ho capito che il Signore ha scelto te per salvarci. Tu ci riuscirai! Tu avraitanta forza per cacciare tutti i demoni dall’uomo e dalla Chiesa, perché è il momento, è l’ultimo momento!Una pecorella del tuo gregge
<strong>Campo</strong> de’ fiori 45Riccardo Muti dirige Antonio Poline “I due Figaro”Presentato il nuovo CD, venerdì 5 Aprileun CD di inediti di circadue secoli fa! La partitura de“I due Figaro” di Saverio Mercadante(1795-1870) è stataE’quasiscoperta, in una biblioteca diMadrid, dallo studioso torinese Paolo Cascioe, due anni orsono, portata sulle scene (Salisburgo,Ravenna, Madrid) dal M° RiccardoMuti, che ha diretto l’Orchestra GiovanileLuigi Cherubini e un manipolo di ottimi cantantitra i quali – nel ruolo del Conte (praticamentequello principale) – il “nostro”Antonio Poli.Volendo semplificare, ”I due Figaro” è laprosecuzione delle “Nozze di Figaro” mozartianee del “Barbiere di Siviglia” di Rossini;è la prima volta che l’opera viene registratae pubblicata.La valenza culturale dell’operazione è evidentee, anche solo da semplici viterbesi, faestremamente piacere che il ruolo tenorilesia stato affidato ad Antonio Poli, 27 annida poco compiuti, ma già con un’esperienzaed un curriculum che lo collocano tra i miglioritenori del mondo.L’opera è contenuta in un bel cofanetto con3 CD (ed. Ducale) ed un ricco libretto.Il prossimo evento importante del tenoreAntonio Poli sarà il suo debutto, nel ruolo diFenton e sotto la direzione di Mark Elder, alFestival di Glyndebourne, come anche con“La Scala in tour”, in Giappone.Sarà ospite alla Staatsoper di Berlino e aMadrid come Nemorino (Elisir d’amore), aChicago come Cassio (Otello) e canterànello Stabat Mater di Rossini al FestivalSchlesswig Holstein.Canterà, inoltre, nel Gala in occasione delbicentenario Verdiano a Parma e Piacenza,con l’Orchestra Arturo Toscanini; sarà ospitein occasione del premio “Giuseppe Di Stefano”.Nel 2014 tornerà al Covent Garden di Londrae a Chicago per una nuova produzionedi Don Giovanni (diretto da Nicola Luisotti);a Londra debutterà anche in un Recital Lideristicoalla Wigmor Hall.Sempre nello stesso anno debutterà, nelruolo di Tamino, nel Flauto Magico di W.A.Mozart al Teatro Petruzzelli di Bari.Nel 2015 debutterà, nel ruolo di Fenton, allaStaatsoper di Monaco e canterà il ruolo diIsmaele, in Nabucco, e Macduff, in Macbeth,nuovamente sotto la direzione del M°RiccardoMuti.Nel 2013 ha debuttato come Fenton, nelFalstaff, al Teatro “Alla Scala”, e come Nemorinoalla Stattsoper di Berlino comeanche all’Opera di Graz.Nel 2012 ha debuttato – nel ruolo di Alfredo,nella Traviata – alla Fenice di Venezia,il Conte – ne “I Due Figaro” di Mercadante,diretto da Riccardo Muti – al Teatro Real diMadrid e Cassio, nell’Otello, alla RoyalOpera House Covent Garden, diretto da AntonioPappano.Nel 2011 è stato Macduff in una nuova produzionedi Macbeth all’Opera di Roma, direttoda Riccardo Muti, è stato Don Ottavioal Teatro la Fenice di Venezia ed è statoascoltato al Fetival di Salisburgo nel Macbeth,diretto da Riccardo Muti, come nelRossignol di Strawinsky e Iolanta di Tchaikovsky,diretto da Ivor Bolton.Nel Festival di Pentecoste a Salisburgo e alRavenna Festival, ha debuttato nel ruolo delConte in una nuova produzione de’ I due Figaro’di Mercadante diretto da RiccardoMuti e a Roma ha debuttato nel ruolo diIsmaele in una una nuova produzione di Nabucco,sempre sotto la direzione di RiccardoMuti, in occasione dei 150 anni dell’Unitàd’Italia (Rai 3).Tra il 2010/11 ha cantato nel concerto diCapodanno al Teatro la Fenice di Venezia,diretto da Daniel Harding, in eurovisione(Rai 1).Nato a Viterbo, il giovane tenore AntonioPoli, ha vinto il Primo Premio ed il Premiodel pubblico al concorso Hans Gabor Belvederedi Vienna, dopo il quale è stato acclamatoanche in altri Concorsi Internazionali,come il Concorso “Operalia” sotto la direzioneartistica del Maestro Placido Domingo,il quale lo ha premiato personalmente e conil quale ha avuto l’onore di esibirsi in variconcerti.E per chiudere, serve ricordare che Antonio,nel 1998, ha vinto il Mini Festival di Viterbo– di cui, attualmente, è Presidente di Giuria– e che è da lì che è iniziato il suo “volo”?!p. Ass. OMNIARTS Paolo Moricoli