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Carlyle Group - Valori

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| inbreve |<br />

Biologico versus convenzionale >34<br />

Agricoltori senza semi >36<br />

conomiaetica<br />

In Germania c’è del marcio >38<br />

TRASPARENZA<br />

E GARANZIA<br />

GRAZIE ALLE<br />

ASTE ON LINE<br />

Ormai anche gli esperti parlano<br />

di mercato quasi perfetto<br />

con l’avvento di internet, tanto<br />

che acquistare on line è vantaggioso<br />

per tutti, privati ed enti pubblici.<br />

Come per la Regione Toscana,<br />

dove l’e-procurement – cioè<br />

gli acquisti on line di beni<br />

e servizi da parte della pubblica<br />

amministrazione – rappresenta<br />

già una realtà significativa.<br />

Le operazioni concluse in rete<br />

ammontano a circa 15 milioni<br />

di euro, a cui si aggiunge<br />

una maxigara per i mutui di ben<br />

400 milioni di euro. L’impegno<br />

del governo regionale si estende<br />

anche ad una campagna<br />

di sensibilizzazione per diffondere<br />

al massimo l’e-procurement.<br />

Le aste on line aiutano<br />

a contenere i costi e quindi la spesa<br />

pubblica, assicurano maggiore<br />

trasparenza del mercato e più<br />

concorrenza. Per questo la Regione<br />

Toscana ha inserito alcuni articoli<br />

sull’e-procurement nella nuovissima<br />

legge sugli appalti.<br />

Si stima che le gare d’appalto<br />

telematiche possano produrre<br />

risparmi del 5 per cento in termini<br />

di spesa e tra il 50 e l’80 per cento<br />

sui costi delle transazioni sia<br />

per gli acquirenti che per i fornitori.<br />

| 32 | valori | ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 |<br />

FIDELITY INVESTMENTS<br />

SCEGLIE LA CAUSA<br />

DEL DARFUR E SCOPPIA<br />

LA POLEMICA NEGLI USA<br />

In uno spot televisivo una donna africana legge questo<br />

messaggio: «I gestori del portafoglio di Fidelity<br />

assumono le proprie decisioni d’investimento<br />

sulla base di considerazioni economiche e finanziarie,<br />

tenendo conto di altre tematiche solo se hanno<br />

un effetto materiale su queste considerazioni». Mentre<br />

la donna legge, l’obiettivo della telecamera si allarga,<br />

facendo vedere alle sue spalle un grande campo<br />

profughi. La donna finisce il messaggio, alza gli occhi<br />

verso l’obiettivo e una voce maschile fuori campo dice:<br />

«Quando a Fidelity è stato detto che i suoi investimenti<br />

aiutano il genocidio nel Darfur, questa è stata la risposta.<br />

Qual è la vostra?».<br />

La Fidelity Investments è una società<br />

statunitense che gestisce fondi pensione<br />

e d’investimento.<br />

L’America non ha fatto attendere<br />

la sua reazione. Lo spot, realizzato<br />

dalla coalizione “Save Darfur” e dalla<br />

campagna “Fidelity Out of Sudan”,<br />

è stato bloccato temporaneamente<br />

sulla Cnn, mentre inserzioni simili sulla<br />

stampa sono state rifiutate da Newsweek, New York<br />

Times e Boston Globe. Al contrario, l’inserzione è stata<br />

pubblicata dal Washington Post e da Usa Today.<br />

Fidelity Investments è intervenuta sostenendo<br />

che i suoi investitori possono scegliere di escludere<br />

singole società o aree geografiche dai loro investimenti.<br />

La società ha anche annunciato un forte<br />

disinvestimento da PetroChina, posseduta<br />

all’88 % dalla China National Petroleum Corp. (Cnpc),<br />

interamente posseduta dal governo di Pechino,<br />

legato al governo di Khartoum. Al 31 dicembre 2006,<br />

Fidelity possedeva azioni della compagnia cinese<br />

per 1,3 miliardi di dollari.<br />

RISCHIO CLIMA?<br />

I FONDI USA<br />

IGNORANO<br />

I CAMBIAMENTI<br />

Negli Usa i fondi d’investimento<br />

ignorano i rischi finanziari dei<br />

cambiamenti climatici. È il risultato<br />

di una ricerca dell’Institutional<br />

Shareholder Services (ISS) sui voti<br />

nelle assemblee degli azionisti,<br />

elaborata per conto della Coalition<br />

for Environmentally Responsible<br />

Economies (Ceres), la maggiore<br />

coalizione d’investitori<br />

e ambientalisti nordamericana.<br />

Secondo lo studio, nessuno<br />

dei 100 maggiori fondi d’investimento<br />

statunitensi ha votato a favore<br />

delle 30 mozioni di azionisti<br />

di compagnie Usa, che chiedevano<br />

più trasparenza sui rischi finanziari<br />

legati ai cambiamenti climatici<br />

su scala mondiale. Infatti, tutte<br />

le 28 compagnie che gestiscono<br />

gli investimenti dei primi 100 fondi<br />

statunitensi si sono astenute<br />

o hanno votato contro le mozioni<br />

presentate in tal senso<br />

nelle assemblee degli azionisti<br />

dello scorso anno. Tra le 28<br />

compagnie, ci sono Vanguard <strong>Group</strong><br />

e American Funds, che gestiscono<br />

i patrimoni di gran parte<br />

dei 100 maggiori fondi americani.<br />

Al contrario, molti investitori<br />

istituzionali, come Tiaa-Cref e i fondi<br />

pensione californiani Calpers<br />

e Calstrs, hanno sostenuto, in modo<br />

crescente, le mozioni su clima<br />

e trasparenza dei rischi finanziari.<br />

PRESIDENZA<br />

DELLA BM<br />

SI APRE<br />

LA SUCCESSIONE<br />

Paul Wolfowitz, presidente della<br />

Banca mondiale e fedelissimo<br />

di Bush, si è dimesso. Il prossimo<br />

30 giugno, con una buona uscita<br />

di circa 400.000 dollari, Wolfowitz<br />

lascerà l’ambita poltrona. L’affaire<br />

Riza gli è costato caro, anche se fino<br />

all’ultimo ha cercato di giustificare<br />

l’accaduto, ovvero la promozione<br />

e l’aumento di stipendio all’amante.<br />

Un ruolo decisivo nelle dimissioni<br />

l’ha giocato l’Europa, anche<br />

se l’atteggiamento “temperato”<br />

nei confronti di Wolfowitz è il frutto<br />

di una mediazione voluta dagli<br />

americani (per ricucire lo strappo<br />

con Il Vecchio Continente), a cui<br />

ora passa la palla per la nomina<br />

del successore. La consuetudine<br />

non scritta vuole infatti che<br />

a nominare il vertice della World<br />

Bank siano gli Usa. Mentre<br />

per il Fondo monetario il compito<br />

spetta all’Europa.<br />

Non è un caso che la mancanza<br />

di criteri di valutazione meritocratici<br />

sia nel mirino delle organizzazioni<br />

della società civile che vorrebbero<br />

una riforma democratica e in termini<br />

di tutela socio-ambientale delle<br />

istituzioni di Bretton Woods.<br />

I papabili per la successione<br />

sono: Robert Kimmit, vice segretario<br />

al Tesoro, Robert Zoellick,<br />

consulente della Goldman Sachs,<br />

Alan Hubbard, consigliere<br />

economico della Casa Bianca, Paul<br />

Volcker ex presidente della Federal<br />

reserve. Quest’ultimo riceverebbe<br />

l’incarico ad interim.<br />

IN OLANDA SCOPPIA<br />

LO SCANDALO: I FONDI<br />

PENSIONE INVESTIVANO<br />

IN BOMBE E MINE ANTIUOMO<br />

I fondi pensione olandesi sono nella bufera.<br />

A far scoppiare lo scandalo le rivelazioni<br />

di un documentario televisivo, trasmesso dalla tv<br />

pubblica, in cui li si accusava di investire in industrie<br />

che producono mine antipersona e bombe a grappolo<br />

(cluster bomb, nella foto), senza che i risparmiatori<br />

ne sapessero nulla, dato che l’elenco delle società<br />

oggetto d’investimento è riservato.<br />

Le polemiche seguite alla trasmissione “Zembla”<br />

hanno costretto Pggm, il fondo pensione del settore<br />

sanitario, che gestisce un patrimonio di 81 miliardi<br />

di euro, ad annunciare di aver disinvestito dalle società<br />

che producono mine<br />

antiuomo e cluster bomb,<br />

senza però rendere pubblici<br />

i nomi delle società<br />

in questione.<br />

A sua volta, Abp il fondo<br />

pensione degli insegnanti<br />

e dei dipendenti pubblici,<br />

che gestisce un patrimonio<br />

di 209 miliardi di euro e il più grande d’Olanda,<br />

ha annunciato di aver venduto le azioni di quattro<br />

società produttrici di mine antipersona: Textron,<br />

General Dynamics, Alliant Techsystems e Singapore<br />

Technologies Engineering. Il disinvestimento ammonta<br />

a diverse decine di milioni di euro. Abp ha dichiarato<br />

di non aver disinvestito, invece, dai produttori di cluster<br />

bomb, perché su questi ordigni, a differenza delle mine,<br />

non esiste alcun trattato internazionale per la loro<br />

messa al bando. Il fondo, comunque, sta rivedendo<br />

tutta la propria politica nel settore militare,<br />

che potrebbe comportare il disinvestimento anche<br />

dai produttori delle bombe a grappolo e da società<br />

come Boeing e Lockheed Martin.<br />

| inbreve |<br />

HEDGE FUND<br />

AL G8<br />

NON PASSA<br />

LA LINEA DURA<br />

Gli Hedge fund (fondi ad alto<br />

rischio) rendono efficiente il sistema<br />

finanziario, ma bisogna vigilare<br />

attentamente sulla loro gestione.<br />

Questo è il messaggio del rapporto<br />

predisposto sul settore dal Financial<br />

Stability Forum, approvato<br />

a Potsdam dai ministri del G8.<br />

In verità, le richieste dei tedeschi<br />

erano più rigide, perché chiedevano<br />

una regolamentazione diretta<br />

degli Hedge Fund e non cinque<br />

raccomandazioni attraverso<br />

le banche e gli intermediari.<br />

Una sorta di autodisciplina<br />

dei maggiori gestori, che sono<br />

disponibili a stabilire le direttive<br />

per un settore in grande espansione<br />

e che vale 1600 miliardi di dollari.<br />

La Germania, voce<br />

in controtendenza, che da molto<br />

tempo insiste sulla regolamentazione<br />

diretta e più restrittiva, si è trovata<br />

piuttosto isolata sulla sua posizione.<br />

Gli Hedge fund sono oggi circa<br />

diecimila e dal 1999 hanno<br />

quintuplicato i fondi in gestione.<br />

Alle autorità, secondo<br />

il documento, spetta il compito<br />

di incoraggiare gli sforzi degli<br />

operatori per migliorare la trasparenza<br />

e i benchmark di settore.<br />

| ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 | valori | 33 |

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