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| fotoreportage |<br />

> La mattanza<br />

foto di Massimo Siragusa / Magnum Photos<br />

È un rito antico che assume i contorni della tragedia, per i personaggi, i mezzi usati<br />

e il sangue che scorre abbondante. I tonni vengono verso le coste per riprodursi, ma entrano<br />

in una camera, dove vivranno le loro ultime ore di vita. Il capo dei pescatori, il rais,<br />

con un fischio dà inizio alle operazioni della mattanza. Così muoiono da secoli i tonni di Sicilia.<br />

La pesca più importante di Favignana è quella del tonno, che risale ad una remota<br />

antichità. Godeva infatti di una grande celebrità presso i Greci e gli altri abitanti delle<br />

sponde del Mediterraneo. I Romani davano un gran pregio a certe parti del corpo<br />

di questo pesce, come la testa ed il ventre.<br />

Il tonno abbonda nei mari italiani nei mesi di maggio e giugno quando si avvicina<br />

alle spiagge per riprodursi; raggiunge un peso che varia di solito dai 50 ai 200 Kg<br />

e una lunghezza da 1 a 3 mt. La parte superiore del corpo è di un nero azzurrognolo,<br />

ed il ventre è grigio con macchie argentate. La carne del tonno, soda e salubre,<br />

è stimatissima.<br />

Pare che il tonno viva in pieno Oceano e che al tempo degli amori, per approssimarsi<br />

alle coste, segua la corrente marittima naturale. Per questo tra maggio e giugno<br />

passano fra l’isola di Levanzo e quella di Favignana e fin dai tempi antichi<br />

è in quest’isola che si è consolidata la tradizionale pesca e la mattanza. I mezzi<br />

primitivi di pesca sono stati via via migliorati fino alla costruzione di apposite tonnare,<br />

che vennero a sostituire le madranghe o mandranghe della Provenza, così chiamate<br />

perché il tonno fa la sua comparsa in branchi o mandre, come i greci le chiamavano.<br />

La tonnara è costituita da un sistema di reti diviso in vari scompartimenti (camere)<br />

che vengono a chiudere completamente il mare per il quale i tonni debbono passare.<br />

Quando il “ Rais” (direttore tecnico della tonnara) si accorge che una quantità di tonni<br />

è entrata in questa “camera”, ordina per il giorno successivo, la mattanza, ovvero<br />

l’uccisione dei tonni. Il giorno dopo, ogni uomo della ciurma al cenno del “Rais”,<br />

che occupa il centro della barca, solleva la camera della morte ed appena i tonni sono<br />

portati a galla comincia la mattanza. Il fischio del “Rais” è il segnale dell’attacco.<br />

I tonni per liberarsi dalla rete finiscono per ferirsi a vicenda; il mare si agita assume<br />

il color del sangue, ed i colpi di coda, che i tonni danno nel momento in cui vengono<br />

feriti, sono così terribili da mettere in pericolo i tonnarotti poco pratici. È una lotta<br />

molto spettacolare e feroce che negli ultimi tempi ha attratto una quantità tale<br />

di turisti tanto che quest’anno è scoppiata una forte polemica sulla spettacolarizzazione<br />

di questa pratica.<br />

Dopo la pesca il tonno è portato nello stabilimento, squartato, pulito dalle lische<br />

e dalle interiora e viene sottoposto ad accurata lavorazione.<br />

Le uova vengono asciugate e salate. La carne viene salata in parte ed in parte<br />

messa sott’olio. Dai tempi antichi ad oggi la pesca del tonno ha subito una decrescita,<br />

le cui cause sono da attribuire all’aumento delle tonnare concesse e al forte<br />

incremento della navigazione.<br />

| 8 | valori | ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 |<br />

L’AUTORE<br />

Massimo Siragusa<br />

Nato a Catania nel 1958, Massimo<br />

Siragusa ha iniziato a lavorare come<br />

fotografo professionista nel 1987.<br />

Nel 1989, una serie di ritratti<br />

subacquei riceve una menzione<br />

nella selezione italiana dell’“European<br />

Kodak Award”. Nel 1990 si trasferisce<br />

a Milano dove inizia a collaborare<br />

con l’Agenzia Contrasto.<br />

Ha realizzato vari reportage<br />

in Italia e all’estero documentando,<br />

tra l’altro, i viaggi del Papa. Le sue<br />

fotografie sono apparse sulle migliori<br />

riviste e giornali internazionali, tra cui:<br />

New York Times Magazine, Time,<br />

Newsweek, El Pais, Blanco y Negro,<br />

Die Zeit, Mediterranee, Travel Leisure,<br />

Geo (Germania e Giappone), Le Figaro<br />

Magazine, The NewYorker, Merian,<br />

“D”di Repubblica, US News.<br />

Ha partecipato a vari progetti,<br />

e relativi cataloghi, collettivi.<br />

Nell’edizione 1997 del World Press<br />

Photo, vince il secondo premio nella<br />

categoria Daily Life con il reportage<br />

Bisogno di un miracolo. Il reportage<br />

sul mondo del circo Il Cerchio magico<br />

ha vinto il primo premio nella<br />

categoria “Arte” del World Press Photo<br />

1999, ed il primo premio nella<br />

selezione italiana del concorso Fuji<br />

Film Euro Press Photo Awards 1999.<br />

Ha tenuto mostre personali nelle<br />

maggiori città europee. Da qualche<br />

anno, insegna fotografia e realizza<br />

servizi per la pubblicità firmando<br />

numerose campagne. Ha numerose<br />

pubblicazioni al suo attivo.<br />

Siragusa è rappresentato<br />

dall’Agenzia Contrasto dal 1990.<br />

Il sangue dei tonni<br />

tinge l’acqua di rosso.<br />

La camera della morte<br />

si stringe intorno<br />

ai pesci, che sferrano<br />

colpi di coda<br />

pericolosi per<br />

i tonnaroti inesperti.<br />

Favignana, 2001<br />

> La mattanza<br />

MASSIMO SIRAGUSA / CONTRASTO<br />

| ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 | valori | 9 |

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