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| inbreve |<br />
L’economia felice è quella che non dissipa >45<br />
Wal Mart l’alto costo dei suoi prezzi bassi >48<br />
conomiasolidale<br />
La ’ndrangheta attacca il territorio resiste >51<br />
CORSO<br />
DI COSTRUZIONE<br />
DI PANNELLI<br />
SOLARI-TERMICI<br />
L’Isf (Ingegneria Senza Frontiere)<br />
di Pisa promuove le energie<br />
rinnovabili con un corso<br />
sull’autocostruzione di pannelli<br />
solari-termici. Il programma<br />
del corso, che si terrà nel mese<br />
di giugno, prevede due giornate<br />
di teoria e laboratorio. Si inizierà<br />
il primo giorno con una lezione<br />
di introduzione teorica ai pannelli<br />
solari termici tenuta dal professor<br />
Paolo Di Marco, a seguire<br />
una dimostrazione sulla costruzione<br />
del pannello a terra e il montaggio<br />
dei pannelli sul tetto della cucina.<br />
La prima giornata terminerà<br />
con la proiezione delle riprese<br />
video del montaggio. Il secondo<br />
giorno è previsto il montaggio<br />
a terra dell’impianto di pompaggio<br />
e il relativo collegamento idraulico.<br />
La partecipazione al laboratorio<br />
è gratuita. È gradita la preiscrizione<br />
tramite il modulo che può essere<br />
richiesto alla segreteria organizzativa.<br />
Per informazioni e per scaricare<br />
la modulistica necessaria consultare<br />
il sito internet al seguente url:<br />
http://isf-pisa.org<br />
| 42 | valori | ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 |<br />
TOYOTA<br />
AMMONITA<br />
PER PUBBLICITÀ<br />
INGANNEVOLE<br />
L’Advertising Standards Authority<br />
(ASA), l’autorità di controllo<br />
britannica della pubblicità,<br />
ha ordinato il ritiro di una pubblicità<br />
della Lexus RX 400h (marchio<br />
di lusso Toyota), che lasciava<br />
intendere che il fuoristrada ibrido<br />
non arrecava danni all’ambiente.<br />
Il testo della pubblicità recitava:<br />
«Alte performance. Basse emissioni.<br />
Nessun senso di colpa».<br />
Secondo l’autorità di controllo<br />
il messaggio pubblicitario indica<br />
che quell’auto ha un impatto piccolo,<br />
o quasi nullo, sull’ambiente.<br />
Circostanza, secondo l’Asa, non provata.<br />
L’autorità di controllo della<br />
pubblicità britannica è andata<br />
subito a verificarne la veridicità,<br />
attraverso anche una serie di prove<br />
comparative con mezzi simili.<br />
L’Asa ha quindi intimato alla Lexus<br />
di non fare più pubblictà simili<br />
perché ingannevoli. La casa<br />
automobilistica avrebbe risposto<br />
che non era sua intenzione<br />
ingannare il consumatore<br />
e che avrebbe fatto i cambiamenti<br />
necessari allo spot.<br />
CON I MERCATALI<br />
NASCE IN TOSCANA<br />
LA RETE REGIONALE<br />
DELLA FILIERA CORTA<br />
La ricerca di alimenti tipici di qualità, garantiti<br />
dai produttori, è una delle richieste più frequenti<br />
che arrivano dai consumatori finali. In lingua toscana<br />
questi mercati, dove il rapporto produttore<br />
consumatore è strettissimo, si chiamano “Mercatali”.<br />
Nei prossimi tre anni in Toscana ne nasceranno almeno<br />
10. Questo è uno degli effetti generati dalla “rete<br />
regionale della filiera corta”, varata dalla Giunta<br />
regionale, e con cui saranno coordinate e potenziate<br />
tutte quelle iniziative che permettano un rapporto<br />
più diretto, sul territorio, tra chi produce<br />
e chi consuma, ma anche per allargare le opportunità<br />
di immissione sul mercato delle produzioni locali<br />
creando nuove sinergie tra agricoltori, ristoratori,<br />
commercianti e consumatori organizzati. Si tratta<br />
di un progetto all’avanguardia, il primo che prende<br />
il via nel nostro Paese.<br />
Il mercatale, in cui si vendono prodotti di stagione,<br />
oltre a olio, vino, marmellate, formaggi e altre tipicità,<br />
vanta in Toscana almeno una decina di esperienze,<br />
guidate da quella pilota di Montevarchi.<br />
Con il pacchetto di azioni per la filiera corta approvate<br />
dalla giunta queste esperienze raddoppieranno<br />
coinvolgendo tutte le province e i comprensori<br />
della regione. Sarà inoltre stimolata anche la nascita<br />
di spacci locali, cioè di veri e propri negozi gestiti<br />
in forma associata da imprenditori agricoli e verranno<br />
promosse iniziative di trasparenza come l’etichetta<br />
“prezzo chiaro” che definirà le quote destinate<br />
al produttore e ai vari eventuali passaggi<br />
(trasformatore, distributore). Saranno inoltre previste<br />
iniziative per la valorizzazione dei prodotti locali:<br />
è il caso dell’estensione e del potenziamento<br />
della legge regionale che già prevede l’utilizzo<br />
di questi prodotti presso le mense pubbliche<br />
e dell’avvio di accordi tra produttori e operatori<br />
della ristorazione del commercio e del turismo<br />
per stimolare la vendita e l’utilizzo di prodotti agricoli<br />
locali e di qualità nei loro esercizi.<br />
SOFTWARE<br />
OPEN SOURCE<br />
ANCHE<br />
PER LA P.A.<br />
Utilizzare programmi open source,<br />
cioè modificabili dagli utenti<br />
a seconda delle esigenze,<br />
nella pubblica amministrazione<br />
per innovare, risparmiare soldi<br />
e migliorare i servizi erogati.<br />
Questi gli obiettivi contenuti<br />
in una proposta di legge lombarda,<br />
avanzata dal consigliere regionale<br />
dei Verdi Marcello Saponaro<br />
e firmata da altri 19 consiglieri<br />
regionali, appartenenti a più<br />
schieramenti. La proposta arriva<br />
sulla scorta delle esperienze<br />
di altre regioni italiane che hanno<br />
in cantiere provvedimenti simili.<br />
Il risparmio per l’amministrazione,<br />
secondo i calcoli fatti,<br />
ammonterebbe a decine di milioni<br />
di euro, che si potrebbero investire<br />
in programmi software elaborati<br />
da piccole, medie e grandi imprese<br />
lombarde. E la pubblica<br />
amministrazione potrebbe avere<br />
perenne accessibilità ai suoi dati,<br />
maggiore sicurezza dai virus<br />
e garantire la privacy e al riservatezza<br />
nella gestione di dati sensibili.<br />
L’Italia è il quarto Paese<br />
nel mondo per la produzione<br />
di software libero ma agli ultimi<br />
posti per l’utilizzo dello stesso<br />
nella pubblica amministrazione.<br />
PRODUZIONI DAL BASSO<br />
LA RISPOSTA DI INTERNET<br />
PER ASPIRANTI ARTISTI<br />
IN CERCA DI SPONSOR<br />
Se avete un’idea che ritenete vincente, un progetto<br />
artistico valido, ma non siete introdotti in nessun<br />
ambiente che possa sostenervi, allora<br />
www.produzionidalbasso.com fa al caso vostro.<br />
Si tratta di una piattaforma internet per le autoproduzioni,<br />
indipendente, orizzontale e gratuita. Pdb propone<br />
un sistema di produzione per progetti artistici basato<br />
sulla condivisione, sul sostegno e sul finanziamento<br />
diretto. I progetti vengono proposti, stampati e gestiti<br />
in maniera autonoma dagli artisti. Per sistema delle<br />
produzioni dal basso si intende il metodo di raccolta<br />
fondi e finanziamenti attraverso una sottoscrizione<br />
popolare per la realizzazione di un progetto. In questo<br />
modo chi lo propone può<br />
farsi una idea dell’interesse<br />
potenziale che può attirare<br />
la sua proposta e può coprire<br />
le spese per la produzione.<br />
Alla voce progetti<br />
da finanziare si trova di tutto:<br />
magliette, film, produzioni<br />
di gadget originali e fumetti.<br />
Per ogni progetto c’è una scadenza, con un timer<br />
che fa il conto alla rovescia.<br />
Produzioni dal basso non percepisce percentuali<br />
per i progetti proposti, non acquisisce diritti sulle opere<br />
proposte, non stampa e non distribuisce nulla.<br />
Lo scopo di questo sito è proporre un metodo nuovo,<br />
discutere e ridiscutere il ruolo dell’artista<br />
e dell’autoproduzione culturale. Per utlizzare<br />
la piattaforma è sufficiente iscriversi, è semplice<br />
e non è vincolante. Per iscriversi basta inserire<br />
il proprio nome e cognome, l’indirizzo e una mail valida.<br />
Solo quando è stata fatta l’iscrizione, è possibile<br />
proporre progetti e/o sottoscrivere e finanziare<br />
progetti già pubblicati.<br />
API MESSE<br />
A RISCHIO<br />
DAI TROPPI<br />
PESTICIDI<br />
| inbreve |<br />
Senza l’impollinazione delle api<br />
molte specie vegetali non potrebbero<br />
più riprodursi. Ma non solo, perché<br />
anche l’allevamento del bestiame<br />
potrebbe risentirne perché<br />
l’abbondanza del foraggio dipende<br />
dall’attività impollinatrice di questi<br />
insetti. Perché pensare alla scomparsa<br />
delle api? Perché in molti paesi<br />
europei è drasticamente diminuita<br />
la loro presenza negli alveari.<br />
Una situazione che ha fatto scattare<br />
l’allarme tra i produttori di miele<br />
e gli allevatori di api. In alcuni<br />
alveari è scomparso fino al 90<br />
per cento delle api. Sul fenomeno<br />
si fanno molte ipotesi, ma poche<br />
sono le certezze. Si va dall’opera<br />
negativa di un microrganismo,<br />
agli effetti dell’uso indiscriminato<br />
dei pesticidi, fino alla pervasività<br />
delle colture geneticamente<br />
modificate e l’interferenza delle<br />
onde elettromagnetiche dei telefoni<br />
cellulari. Secondo alcuni studiosi,<br />
la ragione potrebbe essere legata<br />
all’introduzione di microrganismi<br />
invasivi nativi dell’Africa, come<br />
lo scarabeo dell’alveare (Aethina<br />
tumida), negli Stati Uniti e in Europa.<br />
In Italia, invece, sotto accusa sono<br />
i pesticidi. Il rapporto di Legambiente<br />
parla di diffusione di alcuni fitofarmaci<br />
in cui sono contenute molecole<br />
neonicotinoidi, che sono simili<br />
alla nicotina e agiscono sul sistema<br />
nervoso centrale degli insetti.<br />
| ANNO 7 N.50 | GIUGNO 2007 | valori | 43 |