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OFTALMOLOGIA DOMANI n. 3/2011 - Jaka Congressi Srl

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La Regione Siciliae i DRG oculistici/2di Antonio RapisardaIn attesa di una seconda convocazione da partedell’Assessorato della Sanità della Regione Sicilia,la Società Oftalmologica Siciliana continua adapprofondire il problema, sperando di far cosa utileanche per tutti i colleghi che operano nel resto dellaNazione.Pertanto, avendo avuto l’occasione di organizzare uncorso sulle Nuove Frontiere nel campo delle lenti intraoculari,ho ritenuto opportuno, in qualità di Presidentedella SOSI, inserire una Tavola Rotonda con iltitolo “Lenti Premium e Sistema Sanitario Nazionale”.Ho invitato a partecipare, oltre al Direttore Generaledel mio Ospedale, Dr. Angelo Pellicanò, il Dr. Poli, DirettoreGenerale dell’Ospedale Cannizzaro di Catania,uno dei consulenti più ascoltati dell’Assessore alla SanitàRusso; e il Dr. Maniscalco, Direttore Generale dell’ASPdi Siracusa . A moderare queste personalità di spiccodella Sanità siciliana ho chiamato Costantino Bianchi,che oltre a saper fare bene questo mestiere aveva ancheil pregio di essere totalmente “neutrale”, rispetto alle vicendedalla nostra Regione, che come è noto in camposanitario sono state ultimamente piuttosto tribolate.Che il tema della inadeguatezza dei DRG scotti, lo abbiamoverificato subito per l’attenzione e il silenzio concui l’uditorio ha seguito il dibattito. Non ho difficoltàad ammettere che nei giorni precedenti ero un pocopreoccupato, perché di solito quando non si trattanotemi strettamente specialistici metà della sala se ne vae quelli che restano spesso chiacchierano tra di loro.Questa volta, invece, c’è stata una attenzione tesa sinoall’ultimo e il dibattito si sarebbe protratto ben oltre itempi stabiliti, se fosse stato possibile tenere gli ospitiancora lontani dai loro impegni, sempre gravosi e pressanti.Grazie all’esperienza dei partecipanti e del moderatore,il discorso si è dipanato secondo un filo logico che hapermesso a tutti, anche a chi non occupa posizioni apicali,di riuscire a capire la complessità della gestionedella cosa pubblica e le difficoltà, quasi insormontabili,che chi ne ha la responsabilità deve affrontare.Anzitutto, la prima conclusione a cui ha portato il dibattitoè che l’Oftalmologia soffre di DRG inadeguati,in alcuni casi gravemente, e che solo con una efficace eappropriata azione di lobbing potrà ottenere un loroadeguamento. L’opinione dei manager, praticamenteconcorde, è che a livello regionale si può agire solo marginalmentee, chiaramente, l’accento è stato posto sulfatto che essendo stata la Sanità Siciliana messa in “amministrazionecontrollata” dal Ministero della Salute, imargini di manovra locali sono ancor più ridotti. Pertanto,l’adeguamento deve partire a livello nazionale,soprattutto quando si parla di IOL, vale a dire di almeno400.000 pezzi all’anno. Ad un costo di €100 l’una, fannogià la bella cifra di 40 milioni di euro, e siccome leIOL Premium costano almeno tre volte tanto, il contoè presto fatto.Il Dr. Maniscalco ha aperto uno stretto spiraglio, facendonotare che per piccole partite di IOL frugandobene nelle pieghe dei bilanci forse si potrebbe riuscirea supplire; ed è quello che normalmente fanno i managerdi tutte le Aziende. Lo spiraglio è stato però subitochiuso dal Dr. Poli che, pur riconoscendo che le eccezionisono sempre possibili e che in qualche aziendaparticolarmente ben gestita un poco di briciole si potrebberiuscire a trovarle, nella stragrande maggioranzadelle Aziende sanitarie siciliane le pieghe sono già statofrugate e prosciugate. Il Dr. Poli ha molto approfonditoil discorso, ricordando tutti i provvedimenti governativie regionali che hanno portato ad esaurire ogni risorsadisponibile. Il tutto è stato aggravato dalla messa sottotutela ministeriale della Sanità regionale, il che ha portatoall’obbligo di arrivare ad un pareggio di bilancioin tempi molto brevi, meno di due anni. Per dareun’idea più chiara, ha sottolineato che la Regione devesostenere con risorse proprie il 49% delle spese per lasanità. Poli ha ricordato, facendo venire i brividi nellaschiena dei presenti, che se questo pareggio non vieneraggiunto l’Assessorato sarebbe obbligato a tagliare del50% i contratti a tempo determinato e, siccome unabuona parte degli operatori - e dei presenti in sala- haquesto tipo di contratto, questo significarebbe dimezzarele capacità operative in campo sanitario. E’ stato facileoftalmologiadomani - N. 3 - Anno <strong>2011</strong>11

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