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OFTALMOLOGIA DOMANI n. 3/2011 - Jaka Congressi Srl

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Le ulcere cornealidi natura infettivadi Cristian Metrangolo, Luisa Caliendo, Giovanna Gabbriellini, Chiara Posarelli, Marco NardiOftalmologia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di PisaULCERA BATTERICAE’ la più frequente tra tutte, ma con prognosi migliore eper la quale si raggiunge una eradicazione completa nellastragrande maggioranza dei casi. I sintomi sono quelli classici:dolore, fotofobia, annebbiamento della visione ed edemapalpebrale. La terapia prevalentemente si basa su antibioticiper topica, e in alcuni casi per via generale, perla durata di una settimana circa.ULCERA VIRALEHerpes Simplex 1 ne è la causa principale; rappresentanole ulcere con prognosi peggiore. L’infezione non è eradicabilee presenta riattivazioni nell’arco della vita. Grande variabilitàdel quadro morfologico di presentazione delle lesioni.La terapia si basa prevalentemente su antivirali topici eper via generale con una somministrazione a lungo termine.ULCERA PROTOZOARIAAcanthamoeba species ne rappresenta la causa principalecon un incremento notevole delle infezioni negli ultimi decenni.Fattore di rischio principale è dato dall’utilizzo dilenti a contatto. La terapia è solo topica con una duratache può protrarsi fino a 12 mesi.introduZioneL’ulcera corneale consiste in una lesione della superficieoculare, che si estrinseca come una perdita di sostanza deltessuto corneale. Tra le ulcere corneali di origine infettivasi riscontrano più frequentemente quelle ad eziologia battericae virale, ma anche protozoaria e fungina (1).Fattori di protezione a livello della cornea per tali patologiesono rappresentati da un buon funzionamentodei meccanismi di difesa corneali aspecifici e specifici(1, 4).Tra i primi va menzionata come fattore principale l’integritàdella barriera epiteliale, che impedisce il passaggiodella maggior parte dei microorganismi (eccezion fattaper i virus erpetici, capaci di aderire alle cellule epiteliali,costituendone così un’eccezione); anche il film lacrimalegrazie alla presenza di lisozima, è un importante fattoredi protezione. La difesa dai danni ossidativi è affidataalla presenza del glutatione ridotto. Infine un ruolo predominantea livello dell’epitelio corneale è svolto dall’interferone,catena polipeptidica che, in parte vieneprodotta spontaneamente (interferone endogeno) creandocosì uno stato naturale di resistenza ai virus, edin parte viene sintetizzato in risposta ad un infezionevirale (2, 5).I meccanismi di difesa specifici sono affidati all’immunitàcellulo-umorale e sono fondamentali nel difenderela cornea da qualunque tipo di microorganismo. Alterazionidi tali sistemi favoriscono il verificarsi di dannocorneale (2).ulCere Corneali di origineBatteriCaLe ulcere corneali di natura infettiva possono manifestarsicon diversi quadri patogenetici. Tra questi unodei più rilevanti è dato dalle cheratiti batteriche.I patogeni più frequentemente coinvolti sono: PseudomonasAeruginosa, Stafilococcus Aureus, StreptococcusPiogenes (3) Essi sono in grado di determinare infezionein seguito a lesioni corneali superficiali (prevalentementetraumatiche) che minano l’integrità della barrieraepiteliale. In alcuni casi tuttavia, l’infezione si realizzaanche con epitelio integro: responsabili ne sonosoprattutto la Neisseria Ghonorreae e Meningitidis, edil Corynebacterium Diphteriae (3).Fattori di rischio per le cheratiti batteriche (3) sono datida:1. uso di lenti a contatto: in particolare lenti morbidedi lunga durata. Il 60% dei casi è attribuibile a Pseudomonas.E’ per lo più unilaterale ed è favorita dallascarsa pulizia della lente. La diagnosi di cheratite battericadeve essere quindi considerata in tutti i portatoridi lenti che presentino un occhio arrossato.2. traumi: come lesioni accidentali o chirurgiche (peresempio, una scorretta applicazione dei punti di sutura)oftalmologiadomani - N. 3 - Anno <strong>2011</strong>13

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