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San Francesco d'Assisi I "Fioretti" - Camino Neocatecumenal

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la promessa di frate Iacopo, che tornasse a lui il di ch'avea detto.Ma il detto dì orando egli, gli apparve Cristo con grande compagniad'Agnoli e <strong>San</strong>ti, tra li quali non era frate Iacopo; onde frateGiovanni, maravigliandosi molto, raccomandollo a Cristodivotamente. Poi il dì seguente, orando frate Giovanni nella selva,gli apparve frate Iacopo accompagnato dagli Agnoli, tutto glorioso etutto lieto, e dissegli frate Giovanni: "O padre carissimo, perchénon se' tu tornato a me il dì che tu mi promettesti?". Rispuose frateIacopo: "Però ch'io avevo bisogno d'alcuna purgazione; ma inquella medesima ora che Cristo t'apparve e tu me gliraccomandasti, Cristo te esaudì e me liberò d'ogni pena. E allora ioapparii a frate Iacopo della Massa, laico santo, il quale servivamessa e vide l'ostia consecrata, quando il prete la levò, convertita emutata in forma d'uno fanciullo vivo bellissimo, e dissigli: "Oggi conquello fanciullo me ne vo al reame di vita eterna, al quale nessunopuote andare sanza lui". E dette queste parole, frate Iacopo sparì eandossene in cielo con tutta quella beata compagnia degli Agnoli; efrate Giovanni rimase molto consolato.Morì il detto frate Iacopo da Fallerone la vigilia di santo Iacopoapostolo nel mese di luglio, nel sopradetto luogo di Molliano, nelquale per li suoi meriti la divina bontà adoperò dopo la sua mortemolti miracoli.A laude di Gesù Cristo e del poverello <strong>Francesco</strong>. Amen.Capitolo Cinquantaduesimo.Della visione di frate Giovanni della Vernia, dove egli conobbe tuttol'ordine della santa Trinità.Il sopraddetto frate Giovanni della Vernia, imperò cheperfettamente aveva annegato ogni diletto e consolazione mondanae temporale, e in Dio aveva posto tutto il suo diletto e tutta la suasperanza, la divina bontà gli donava maravigliose consolazioni erevelazioni, e spezialmente nelle solennità di Cristo, ondeappressandosi una volta la solennità della Natività di Cristo, nellaquale di certo egli aspettava consolazione da Dio della dolceumanità di Gesù, lo Spirito santo gli mise nell'animo suo cosìgrande ed eccessivo amore e fervore della carità di Cristo, per laquale egli s'era aumiliato a prendere la nostra umanità, cheveramente gli parea che l'anima gli fusse tratta del corpo e ch'ellaardesse come una fornace. Lo quale ardore non potendo sofferire,s'angosciava e struggevasi tutto quanto e gridava ad alta voce,

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