Variante al Piano Regolatore Generale – (PRG) del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>Rapporto Ambientale (VAS)Azione 20 – La costa citta<strong>di</strong>na, <strong>di</strong> Macchitella e <strong>di</strong> Manfria20a. *La Costa Citta<strong>di</strong>na (previsione cassata dalla delibera <strong>di</strong> adozione)20b. La Costa <strong>di</strong> MacchitellaAzione 18h – La previsione del Tracciato Autostradale - (previsione cassata dalla delibera <strong>di</strong> adozione)Azione 21 – Il Porto Commerciale - Previsione sovraor<strong>di</strong>nataAzione 22 – L’aeroporto <strong>di</strong> Ponte Olivo - Previsione sovraor<strong>di</strong>nataAl fine <strong>di</strong> descrivere con maggiore precisione la compatibilità delle previsioni del PRG rispetto alle previsionidel PTP , si è ritenuto utile effettuare una successiva verifica rispetto ai livelli <strong>di</strong> tutela e all’area <strong>di</strong> recuperoricadente in territorio <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>.Secondo quanto riportato nelle NTA del PTP e verificate le aree che per la maggiore estensione ricadono nei 3livelli <strong>di</strong> tutela e nell’area <strong>di</strong> recupero si conferma l’incompatibilità/incoerenza dal punto <strong>di</strong> vista Paesaggisticodelle sole aree o previsioni interne alla tutela 3 e alle aree <strong>di</strong> recupero, quali: Zona C5, Zona C2, Piano <strong>di</strong>Riqualificazione Ambientale, Area a verde Privato <strong>di</strong> Tutela, Zona B4.2, Area A.S.I.e zona D4. .Si rappresenta che, le precedenti zone C5.1 e C5.2 cassate con delibera <strong>di</strong> adozione n.60 del 2010 afavore della reintroduzione della ex C3 (attuale C5), investivano delle superfici tutelate con livello 3dal PTP nettamente inferiori rispetto all’attuale previsione (C5.1 =9,3366 ha, C5.2=2,1616 ha contro i509,4009 ha della Zona C5).4 IL QUADRO AMBIENTALEPer la descrizione dell’analisi degli aspetti ambientali è stato approfon<strong>di</strong>to il quadro ambientale <strong>di</strong> riferimentodella proposta <strong>di</strong> Piano, strutturato secondo gli aspetti ambientali: fauna, flora, bio<strong>di</strong>versità, popolazione,salute umana, aria, fattori climatici, acqua, suolo, paesaggio, patrimonio culturale architettonico earcheologico e beni materiali (ai sensi dell’Allegato VI, lettera f, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) e l’interrelazione deisuddetti fattori: energia, rifiuti, mobilità e trasporti, ambiente urbano)4.1 Emergenze NaturalisticheIl variegato territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> possiede al suo interno peculiarità ambientali e antropiche <strong>di</strong> variefattezze. Dal punto <strong>di</strong> vista naturalistico infatti, <strong>non</strong> bisogna soltanto guardare alle emergenze presenti nelterritorio ma anche a quelle dei territori confinanti dei Comuni <strong>di</strong> Acate, Butera, Caltagirone, Mazzarino eNiscemi.Analizzando nel dettaglio il territorio con l’ausilio degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore viene fuori un puzzle <strong>di</strong>versificato,composto dalle riserve naturali orientate Biviere e Macconi <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> e Sughereta <strong>di</strong> Niscemi, da aree <strong>di</strong>particolare importanza per la protezione e salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> flora e fauna come i SIC Biviere e Macconi <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> -Sughereta <strong>di</strong> Niscemi - Rupe <strong>di</strong> Falconara - Torre Manfria e ZPS Torre Manfria, Biviere, Piana <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> e areamarina antistante, dai biotopi della foce del fiume Acate, dei Macconi <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> e del Biviere. Oltre tutto, bisognaricordare che tra <strong>Gela</strong> e Butera è stata identificata secondo i criteri del Bird Life International, che raggruppaassociazioni ambientaliste volte alla protezione degli uccelli <strong>di</strong> tutto il mondo, la IBA (Important Bird Area)n°166 Biviere e Piana <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> ", che risulta all'ottavo posto per importanza <strong>di</strong> conservazione. L'area rivesteanche un elevata importanza floristica, fitocenotica e paesaggistica, in particolare per il sistema dunale deiMacconi ed il Biviere <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>.Per quanto concerne l’area <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>, sono tre i biotopi <strong>di</strong> tipo puntuale o omogeneo, <strong>di</strong> fondamentaleimportanza per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> alcune specie animali:Pagina 30 <strong>di</strong> 68
Variante al Piano Regolatore Generale – (PRG) del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>Rapporto Ambientale (VAS)Il Biviere – si tratta <strong>di</strong> un “bacino naturale parzialmente ampliato con interventi artificiali; luogo nevralgico perla migrazione dell’avifauna”, appartenente all’habitat delle acque dolci, tutelato dalla L.1497/39. ”Macconi <strong>di</strong> <strong>Gela</strong> – si tratta <strong>di</strong> una “spiaggia a dune con macchia a ginestra e ginepro e vegetazione <strong>di</strong> dunacaratteristica dell’Agropyretum me<strong>di</strong>terraneum; avifauna <strong>di</strong> rilievo: numerose specie <strong>di</strong> limicoli migratori;entomofauna ricca e interessante”, appartenente all’habitat delle dune marittime e continentali, tutelato dallaL.431/85;Foce del fiume Acate – è “un importante ambiente deltizio, unica località del Me<strong>di</strong>terraneo segnalata comesito <strong>di</strong> ovodeposizione della tartaruga liuto (Dermochelys coriacea)” in località Acate <strong>Gela</strong>, appartenenteall’habitat delle acque dolci, tutelato dalla L.431/85.Il Parco Territoriale <strong>di</strong> Montelungo - Dal punto <strong>di</strong> vista morfologico ambientale Montelungo si pone da un latocome barriera naturale fra il mare Me<strong>di</strong>terraneo e la grande Piana <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>, dall’altro come elemento <strong>di</strong> rotturain un paesaggio che altrimenti risulterebbe piatto e privo <strong>di</strong> vegetazione arborea. Rappresenta in questo sensoun elemento paesaggistico <strong>di</strong> insolita bellezza, soprattutto nella fascia a mare che si concretizza quale massimaespressione del connubio mare-natura.4.2 Ambiente urbano e beni materialiPer facilità <strong>di</strong> esposizione e per rendere un quadro imme<strong>di</strong>ato della storia urbana, <strong>non</strong>ché <strong>di</strong> quella sociale delpaese, viene proposta una sud<strong>di</strong>visione della città in sette macro-zone. Il criterio utilizzato per sud<strong>di</strong>videre lacittà, mette insieme il periodo storico <strong>di</strong> riferimento ed il tipo <strong>di</strong> tessuto urbanistico realizzato.Il centro storico federicianoE’ questo il vero centro <strong>di</strong> <strong>Gela</strong>, da riscoprire e valorizzare, collocato in prossimità del fiume <strong>Gela</strong>. La zona,<strong>non</strong>ostante i successivi interventi e<strong>di</strong>lizi, presenta ancora un tessuto compatto, a maglia ortogonale, benin<strong>di</strong>viduabile che può considerarsi omogeneo anche dal punto <strong>di</strong> vista sociale ed economico.Il Centro Storico NovecentescoSi è sviluppato a ridosso del nucleo federiciano, ad ovest con i tessuti più antichi del Buvero, a sud con ilriempimento della fascia tra il mare e le mura federiciane, fino alla collina archeologica sul fiume <strong>Gela</strong>(Acropoli) ed ai tessuti densi e compatti della Carrubbazza.La zona d'Espansione degli anni '50 e '60Si fa riferimento a due <strong>di</strong>stinte parti <strong>di</strong> città. Una si trova imme<strong>di</strong>atamente a Nord del Centro storico,denominata Villaggio Al<strong>di</strong>sio, l’altra è invece l’espansione che la città ha seguito ad Ovest, seguendo l’asseprincipale che, dalla cattedrale porta al cimitero, l’o<strong>di</strong>erno Corso Vittorio Emanuele, in particolare laddove<strong>di</strong>venta oggi Corso Salvatore Al<strong>di</strong>sio. Questa zona è in gran parte l'esito <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione povera e <strong>di</strong>necessità, realizzati attraverso auto-costruzione e contrad<strong>di</strong>stinti dall'uso <strong>di</strong> tipologie e<strong>di</strong>lizie estremamentesemplici. Il tessuto e<strong>di</strong>lizio pur essendo frutto <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>lizia spontanea, continua in via <strong>di</strong> massima lo schemaortogonale del centro storico e risulta, oltre che ben delimitato, anche sufficientemente or<strong>di</strong>nato. Il VillaggioAl<strong>di</strong>sio, agglomerato residenziale esito <strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> infrastrutturazione e popolamento dell’agro gelesenella prima metà degli anni '50, ha un tessuto <strong>non</strong> compatto, che risponde in parte alle logiche organicorazionaliste.La zona residenziale <strong>di</strong> Capo Soprano - ScavoneQuesta zona, che si è sviluppata dai primi anni '70 fino ad oggi, è contrad<strong>di</strong>stinta da un’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> buonaqualità, realizzata dalle imprese e<strong>di</strong>li locali in risposta ad una domanda abitativa <strong>di</strong> maggiore pregio. Essaoccupa un promontorio <strong>di</strong> grande valore paesaggistico, lo stesso nel quale le ricerche archeologiche hannomesso in luce parte delle fortificazioni antiche della città, oggi parco archeologico. Il tessuto e<strong>di</strong>lizio,<strong>non</strong>ostante tutto, poiché segue l’andamento altimetrico della collina, <strong>non</strong> risulta or<strong>di</strong>nato e in alcuni casirisponde più a criteri <strong>di</strong> massimo sfruttamento e<strong>di</strong>lizio, piuttosto che ad un <strong>di</strong>segno urbano. Verso ovest, aimargini della collina, vi sono episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia PEEP, in zona Macchitella - Scavone, costituiti da e<strong>di</strong>ficiPagina 31 <strong>di</strong> 68