13.07.2015 Views

Neoplasie in “Enciclopedia del Novecento” – Treccani - Omero

Neoplasie in “Enciclopedia del Novecento” – Treccani - Omero

Neoplasie in “Enciclopedia del Novecento” – Treccani - Omero

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Neoplasie</strong> <strong>in</strong> <strong>“Enciclopedia</strong> <strong>del</strong> <strong>Novecento”</strong> <strong>–</strong> <strong>Treccani</strong>http://www.treccani.it/enciclopedia/neoplasie_(Enciclopedia...ossigeno, il cui meccanismo è <strong>in</strong> realtà tuttora poco chiaro onde è impossibiletrarne un sicuro significato fisiopatologico.Negli epatomi di Morris sono state osservate alterazioni di alcuni enzimi <strong>in</strong>rapporto al grado di malignità. Sono state poste <strong>in</strong> evidenza alterazioni <strong>del</strong>laproduzione di enzimi a funzione limitante a livello di punti chiave <strong>del</strong>lademolizione <strong>del</strong> glucosio, cioè <strong>del</strong>l'esoch<strong>in</strong>asi, <strong>del</strong>la fosfofruttoch<strong>in</strong>asi e <strong>del</strong>lapiruvatoch<strong>in</strong>asi, con comparsa di isoenzimi di tipo fetale; la s<strong>in</strong>tesi ditali enzimi èrepressa durante la vita cellulare normale, ma viene derepressa nellatrasformazione neoplastica.7. Cenni di immunologia oncologicaI brillanti successi ottenuti con l'impiego di sieri e vacc<strong>in</strong>i nella terapia e nellaprofilassi <strong>del</strong>le malattie <strong>in</strong>fettive fecero nascere la speranza che sussidi di tale tipopotessero essere utilizzati anche per la prevenzione e la cura dei tumori. Ciònaturalmente implicava l'esistenza e l'<strong>in</strong>dividuazione di costituenti antigenicispecifici <strong>del</strong>la cellula neoplastica: tale presupposto teorico, che dette luogo a primiapprocci sperimentali i cui risultati debbono oggi essere valutati con la massimacautela, ottenne <strong>in</strong> realtà una valida conferma soltanto quando si osservò il rigettodi isotrapianti neoplastici da parte di animali ospiti s<strong>in</strong>genici. Si raggiunse pertantola certezza <strong>del</strong>l'esistenza di antigeni neoplastici specifici, e fu così possibilesuperare la difficoltà <strong>del</strong>le prime ricerche sperimentali: stabilire cioè se la rispostaimmunitaria <strong>in</strong> un animale <strong>in</strong> seguito al trapianto di un tumore sia suscitata daantigeni specifici <strong>del</strong> tumore ovvero da isoantigeni presenti nella massa di tessutotrapiantato.La comparsa di antigeni specifici tumorali rappresenta un evento importante <strong>del</strong>lacancerogenesi, ma non <strong>in</strong>di- spensabile ai f<strong>in</strong>i <strong>del</strong>la trasformazione neoplastica:non mancano, difatti, esempi di tumori dotati di scarsa antigenicità e anche ditumori nei quali si è verificata una <strong>del</strong>ezione dei normali costituenti antigenicisenza sostituzione con antigeni di nuova s<strong>in</strong>tesi. Comunque, la maggior parte deitumori sperimentali possiede antigeni specifici, ma non è ancora possibilecomprendere l'importanza <strong>del</strong>l'antigenicità <strong>del</strong>la cellula neoplastica nei riguardi<strong>del</strong>l'organismo ospite e <strong>del</strong>la sua capacità di risposta immunitaria <strong>in</strong> relazione siaalla genesi, sia all'ulteriore controllo <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> tumore.Gli antigeni <strong>in</strong>dividuati nei tumori e nelle leucemie sperimentali sono dist<strong>in</strong>ti <strong>in</strong>base alla loro associazione con virus oncogeni a RNA o a DNA, alla loro solubilità,alla loro localizzazione. In particolare, per quanto riguarda quest'ultimo carattere èimportante la dist<strong>in</strong>zione <strong>in</strong> antigeni superficiali, ovviamente più esposti e a piùimmediato contatto con le cellule immunitarie, e antigeni <strong>in</strong>tracellulari <strong>in</strong> grado didar luogo a una risposta immunitaria <strong>in</strong> seguito a fenomeni di citolisi.Si ritiene che gli anticorpi diretti contro tali ultimi antigeni difficilmente possanoesercitare un proficuo sistema di controllo <strong>del</strong>la neoplasia, anche se la loroeventuale di- mostrazione potrebbe essere utilizzabile <strong>in</strong> cl<strong>in</strong>ica a scopodiagnostico.Occorre tuttavia ricordare che alcuni di quegli antigeni tumorali che def<strong>in</strong>iamospecifici compaiono <strong>in</strong> realtà nelle cellule anche nelle malattie non neoplastiche etalora, sia pure transitoriamente, anche <strong>in</strong> condizioni fisiologiche <strong>in</strong> alcune fasi <strong>del</strong>ciclo cellulare: presc<strong>in</strong>dendo da più complesse considerazioni sulla genesi de<strong>in</strong>uovi costituenti antigenici, si comprende la necessità di un'attenta valutazione aif<strong>in</strong>i diagnostici <strong>del</strong>la dimostrazione di un antigene, soprattutto <strong>in</strong> rapporto allapresenza di altri segni probativi per l'esistenza di una neoplasia. La dimostrazione,ad esempio, di anticorpi anti EBV (Epste<strong>in</strong> Barr Virus) è comunque di notevole<strong>in</strong>teresse diagnostico, ma assume significato diverso nel caso <strong>del</strong>la mononucleosi<strong>in</strong>fettiva e <strong>in</strong> quello <strong>del</strong> l<strong>in</strong>foma di Burkitt o <strong>del</strong> carc<strong>in</strong>oma nasofar<strong>in</strong>geo.Vi è una differenza di ord<strong>in</strong>e generale tra i tumori <strong>in</strong>dotti nell'animale concancerogeni chimici e quelli <strong>in</strong>dotti da virus oncogeni. I primi hanno <strong>in</strong>fatti unapropria caratteristica <strong>in</strong>dividualità antigenica, tipica di ogni s<strong>in</strong>golo tumore: senello stesso animale si <strong>in</strong>ducono, con lo stesso agente chimico, diversi tumori <strong>in</strong>varie zone <strong>del</strong>l'organismo, ogni tumore sarà fornito di almeno un costituenteantigenico <strong>in</strong>dividuale, e conseguentemente la reattività crociata sarà assente o106 di 121 23/05/13 11:13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!