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Neoplasie in “Enciclopedia del Novecento” – Treccani - Omero

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<strong>Neoplasie</strong> <strong>in</strong> <strong>“Enciclopedia</strong> <strong>del</strong> <strong>Novecento”</strong> <strong>–</strong> <strong>Treccani</strong>http://www.treccani.it/enciclopedia/neoplasie_(Enciclopedia...generalmente nei pulc<strong>in</strong>i appena nati una malattia emorragica caratterizzata dallapresenza di sangue fluido o coagulato nel peritoneo, da emorragie <strong>in</strong> vari organi, dasplenomegalia; <strong>in</strong> quelli di qualche settimana di vita comparsa di emorragie enoduli neoplastici; <strong>in</strong> animali adulti formazioni di tumori nel cui contesto sonotalvolta osservabili emorragie. È <strong>in</strong>teressante rilevare che nel liquido emorragicodegli animali <strong>in</strong>fettati si r<strong>in</strong>vengono notevoli quantità di virus, prodotti, come èfacilmente <strong>in</strong>tuibile, nelle cellule <strong>del</strong>l'organismo ospite. È pensabile che le cellule<strong>del</strong>l'animale giovane, o almeno alcune tra esse, vadano <strong>in</strong>contro per azione <strong>del</strong>virus esclusivamente a <strong>in</strong>fezione progressiva, e che solo quelle <strong>del</strong>l'animale adultopresent<strong>in</strong>o quella particolare forma di <strong>in</strong>fezione abortiva che è caratterizzata datrasformazione e contemporanea produzione di virus.In vari modi si è tentato di isolare il virus di Rous; W. R. Bryan (v. Bryan e altri,1954) è riuscito a ottenere preparazioni che conservano per anni l'attività semantenute sotto vuoto e a bassa temperatura: si tratta, però, di colture eterogeneedi virus, alcune pure, altre contenenti virus <strong>del</strong>la leucosi <strong>del</strong> pollo. Attualmente, ivari ceppi di virus isolati dal pool di Bryan e da altri ricercatori, cioè il CarrZilberparticolarmente adatto per la trasmissione <strong>in</strong> Mammiferi, i due Bryan standardstra<strong>in</strong> e high titer stra<strong>in</strong>, il Mill Hill, l'Harris, il Praga, il ceppo Schmidt-Rupp<strong>in</strong>patogeno anche per i Mammiferi, non mostrano proprietà biologiche univoche.Gross, <strong>in</strong> base a una serie di dati raccolti da P. J. Simons e R. M. Dougherty (v.,1966), ritiene che tutti questi ceppi provengano dal sarcoma n. 1 di Rous, e che <strong>in</strong>umerosi passaggi <strong>in</strong> polli di razze differenti abbiano dato luogo a fenomeni diselezione e <strong>in</strong> qualche caso abbiano favorito la contam<strong>in</strong>azione con virus occultiesistenti allo stato latente <strong>in</strong> quegli animali.Un nuovo orientamento venne impresso agli studi sul virus di Rous, e <strong>in</strong> genere suivirus oncogeni a RNA, dalla dimostrazione fornita da H. Hanafusa e altri (v., 1963 e1964) che il ceppo high titer stra<strong>in</strong> è <strong>in</strong> grado di <strong>in</strong>durre formazione di tumorianche a rapida crescita, ma non di dar luogo a progenie di virus. Questo fatto fumesso <strong>in</strong> relazione con la mancanza di un fattore necessario alla formazione diparticelle virali complete, il quale venne designato con il term<strong>in</strong>e helper o con lasigla RAV (Rous Associated Virus), e fu poi identificato come virus <strong>del</strong>la leucosiaviaria; la presenza contemporanea dei due virus nelle cellule sensibili <strong>in</strong>duceformazione di virioni completi, la cui parte <strong>in</strong>terna cioè il nucleoprotide contenenteil genoma è codificata dal virus di Rous e quella esterna cioè l'envelope dal RAV.Poiché i due virus possono coesistere <strong>in</strong> uno stesso ospite ma anche apparireisolati, si ammette l'esistenza di virus di Rous completi capaci di codificare tutte lecomponenti <strong>del</strong>le particelle virali, e di virus difettivi che abbisognano <strong>del</strong>l'helperper la formazione <strong>del</strong>le particelle. I virus di Rous possono qu<strong>in</strong>di venire dist<strong>in</strong>ti <strong>in</strong>completi o difettivi, ed essere <strong>in</strong>dicati con una sigla nella quale le lettere compresetra parentesi denotano se l'envelope è codificato dallo stesso virus o da quello <strong>del</strong>leleucosi: RSV.A (RSVA) ceppo autosufficiente, RSV.O (ALV.A) ceppo difettivocompletabile con ALV.A (Avian Leucosis Virus).La paziente e laboriosa selezione di razze di polli caratterizzate da differentesensibilità ai vari ceppi ha consentito poi di classificare il virus di Rous nei quattrosottogruppi A, B, C, D; la l<strong>in</strong>ea di polli che si dimostrò sensibile a tutti questisottogruppi fu <strong>in</strong>dicata con la sigla Ch/O. Tuttavia, soltanto alcuni degli animali ditale l<strong>in</strong>ea apparvero sensibili al RSV.O, così che fu poi possibile selezionare dueceppi di polli Ch/O, rispettivamente sensibili e resistenti al RSV.O.Corrispondentemente le cellule dei Ch/O sensibili sono sensibili <strong>in</strong> vitro ai c<strong>in</strong>quevirus, A, B, C, D, O, mentre quelle dei Ch/O resistenti sono sensibili ai primiquattro virus e <strong>in</strong>sensibili al qu<strong>in</strong>to sottogruppo.Gli studi di H. Rub<strong>in</strong> (v., 1960 e 1961) dimostrarono che i sottogruppi dei virus <strong>del</strong>sarcoma e di quelli <strong>del</strong>la leucosi <strong>in</strong>terferiscono tra loro: ad esempio, una coltura dicellule Ch/O sensibili se è <strong>in</strong>fettata con virus A <strong>del</strong>la leucosi non fissa il virus A <strong>del</strong>sarcoma, ma fissa <strong>in</strong>vece gli altri virus, B o C o D; la situazione <strong>in</strong>versa si determ<strong>in</strong>ase la coltura è <strong>in</strong>fettata con un sottogruppo di virus di sarcoma. Queste ricerchehanno offerto la possibilità non solo di identificare determ<strong>in</strong>ati sottogruppi di viruse di approfondire gli studi di genetica <strong>del</strong> virus di Rous, ma anche di compiereimportanti osservazioni di ord<strong>in</strong>e immunologico: è stato <strong>in</strong>fatti scoperto che <strong>in</strong>alcuni polli sono presenti antigeni capaci di reagire con anticorpi specifici96 di 121 23/05/13 11:13

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