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libro Incontrando l'africa - Onlus Terra Senza Confini

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i n c o n t r a n d ol’ A f r i c asione della causa che i cannitellesi intentarono al Parroco di Campo, per l’elevazionea Parrocchia della loro chiesa di S. Maria di Porto Salvo. La causa fu vinta dai cannitellesie, con l’elevazione a parrocchia di Cannitello il 31 Ottobre 1761, cominciòl’emorragia che ha condotto alla situazione attuale. Ma quella mappa, nella nostrastoria, si rivela il fondamentale atto di nascita del rione più popoloso dell’attualeComune, Campo Piale: Melacrino per tracciare il confine tra le parrocchie di Cannitelloe Campo sceglie infatti il Torrente Campanella, allora detto Vallone del Piale,separando di fatto il villaggio di Piale, fino allora un unico borgo su due costoni, indue paesi: Piale di Cannitello e Piale di Campo, poi detto appunto Campo Piale. Il 2Maggio 1775, ad opera del Sindaco Lorenzo Pensabene, fu costruita la Fontana Vecchiae portata l’acqua in paese, prima di allora i campesi dovevano attingere alla fontanadi Piale che esisteva dal 1741, come si evince dal carteggio della sopraccitatacausa della parrocchia: “ il Parroco di Campo paga 12 ducati l’anno per trasportod’acqua dalla fontana di Piale “. Nell’anno 1783 e precisamente il 5 Febbraio, unaviolentissima scossa di terremoto distrusse la Calabria inferiore tirrenica facendocirca 30. 000 morti e seminando distruzione. In quell’occasione la parte meridionaledel Regno di Napoli balzò agli onori della cronaca europea dopo secoli di silenzio, fucostruita una nuova strada, l’attuale statale 18, per portare gli aiuti alle zone colpitee, con una colossale operazione finanziaria, furono espropriati i beni delle chiesee conventi distrutti per creare la Cassa Sacra , da cui si trassero i fondi per la ricostruzione.Dalla valutazione dei danni fatta da Giovanni Vivenzio, un ingegnere inviatosul posto, si ricava che il paese di Campo e le sue contrade, su una popolazione di1905 abitanti, ebbe 5 morti e fu parzialmente distrutto. Nel Piano generale delle Parrocchie,redatto dall’Ingegnere Giovanni Battista Mori per il principe di FuscaldoVicario Generale, del 1787, per la chiesa del Campo della Maddalena è prevista unasomma di 311.60 ducati, essa “ anime”, dal che si ricava che la chiesa distrutta dalsuccessivo terremoto del 1908, che si trovava nell’attuale piazza Vittorio Emanuele,era quella settecentesca costruita in questa occasione. Di quella costruzione rimanesoltanto il nome di una strada, via Campanile, luogo dove appunto si ergeva il campaniledella vecchia piale e, probabilmente, la statua di S. Antonio da Padova, veneratain quelle contrade fin dal XV sec., al cui nome è intitolata una Confraternita risalentefino al 1767, e ancora oggi molto attiva. Il culto Santo di Lisbona è ancora oggimolto vivo e sentito dalla gente di Campo che lo venera con una grande festa tradizionalela seconda domenica di Luglio di ogni anno. Con l’eversione della feudalitàad opera del Re Giuseppe Bonaparte, anche Campo esce dallo Stato di Fiumara efinisce definitivamente il secolare dominio dei Ruffo sulle sue terre, nel 1811 poi,diviene Comune, condizione amministrativa che conserverà fino al 1927, quando,confluendo nella “Grande Reggio” del marchese Zerbi, perderà l’indipendenza.Staccatosi da Reggio nel 1933, con Fiumara e Cannitello fa parte del Comune di VillaSan Giovanni, recuperando infne l’autonomia nel 1950. Interessato marginalmentedagli eventi legati a Re Gioacchino Murat (1810) e ai fatti garibaldini dell’estate del44

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