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Stefano Accorsi<br />

Nato a Bologna nel 1971, si diploma alla Scuola di<br />

Teatro della città felsinea nel 1993 e recita in diversi<br />

spettacoli classici da Pirandello a Goldoni. Nel 1994<br />

lo spot pubblicitario di un noto gelato gli regala<br />

un’immediata popolarità. Si divide tra Italia e Francia,<br />

dove ha fondato una sua casa di produzione.<br />

Marco Baliani<br />

Nato a Verbania nel 1950, è autore, attore e regista<br />

teatrale. Nel 1975 fonda la compagnia Ruotalibera<br />

con cui realizza alcuni spettacoli per ragazzi. Con<br />

Kohlhaas inventa il teatro di narrazione, seguendo<br />

la strada aperta da Dario Fo con il Mistero buffo<br />

e di cui è tutt’oggi uno dei massimi esponenti.<br />

e io ci siamo messi a tavolino: siamo andati in scena<br />

così, senza costumi e luci, improvvisando. Io, che<br />

conoscevo a memoria il testo, ho recitato le parti femminili<br />

e ho riprodotto con il suono della voce tutti<br />

i rumori di scena. Lì è nata l’idea di creare una nuova<br />

messinscena, con soltanto noi due attori, tornando<br />

un po’ al fondamentalismo del mio Kohlhaas». Lo<br />

spettacolo prende il via dalle due storie d’amore principali,<br />

Orlando e Angelica e la guerriera cristiana Bradamante<br />

innamorata del cavaliere saraceno Ruggiero,<br />

per poi moltiplicare i personaggi e condurli a giocare<br />

sulla corrispondenza delle rime infilate in un<br />

ritmo galoppante. «Il centro è sempre il tema dell’amore,<br />

- prosegue il regista -corrisposto e non, violento<br />

e non, tradito e non, e noi due che entriamo<br />

e usciamo dai personaggi, creandone altri intorno.<br />

Il gioco del teatro nel teatro è vecchio come il mondo,<br />

l’arte è saperlo condurre in un precario equilibrio,<br />

a misura, senza intaccare mai la poesia del poema,<br />

senza deridere i personaggi, ma con tutta la compassione<br />

amorosa dei guitti che amano le loro creature<br />

perché ci si identificano». Sulla stessa lunghezza<br />

d’onda Stefano Accorsi, che racconta così le differenze<br />

rispetto al Furioso Orlando: «Quest’anno siamo<br />

io e Marco Baliani in scena, l’approccio è molto<br />

giullaresco e fisico, con un rapporto forse più maschile<br />

verso la materia narrativa. La traccia è simile,<br />

si racconta sempre la storia di Orlando e Angelica,<br />

così come quella di Ruggiero e Bradamante, ma<br />

il taglio è giocoso, quasi comico: il nostro è un modo<br />

di giocare con il testo e anche con le convenzioni del<br />

teatro, rendendo così il pubblico più partecipe dei<br />

nostri meccanismi scenici». Dando molta più importanza<br />

al senso del gioco teatrale e strutturando<br />

lo spettacolo in maniera più ludica, il regista si è rivolto,<br />

per le scene, a Mimmo Paladino che con i suoi<br />

cavalli realizza la giostra per i duelli, gli amori, gli<br />

scontri e gli incontri dei cavalieri. L’impianto scenico<br />

è firmato da Daniele Spisa, i costumi da Alessandro<br />

Lai e le luci da Luca Barbati. «Giocando con<br />

Orlando - conclude Baliani - sorprende lo spettatore,<br />

che, dopo esser stato condotto al campo da gioco,<br />

alla giostra e alla helzapoppiniana baraonda, si trova<br />

di fronte a qualcosa di antico, i sentimenti, ha appena<br />

il tempo per sentirli e provare qualcosa che assomiglia<br />

alla nostalgia, per poi essere trascinato di<br />

nuovo sulle montagne russe dell’Ippogrifo volante<br />

o dell’Orca ruggente».<br />

GIOCANDO CON L’ORLANDO<br />

◗ 1,2/2 Teatro Coccia, Novara<br />

◗ dal 4 al 9/2 Teatro Elfo Puccini, Milano<br />

◗ dall’11 al 16/2 Teatro della Corte, Genova<br />

◗ 19, 20/2 Teatro Ermanno Fabbri, Vignola (Mo)<br />

◗ dal 21 al 23/2 Teatro Duse, Bologna<br />

◗ dal 25/2 al 2/3 Teatro Nuovo, Napoli<br />

ITA EVENTI 65

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