Teatro Filippo Nigro 43 anni, è stato attore di cinema per tutta la sua carriera fino al debutto nel 2011 in teatro con Occidente solitario. La tournée ha avuto un grande successo ed è stata replicata nel 2012/2013 PARLARE DI BELLEZZA È PERICOLOSO
Filippo Nigro è il protagonista di Pretty. Un motivo per essere carini. Una commedia, ultima parte di una trilogia scritta da Neil LaBute, che si interroga su quanto conta essere belli. Nelle relazioni umane ma anche, più in generale, nella vita di Cristiana Zappoli F ino ad oggi il palcoscenico principale di Filippo Nigro è stato il cinema. Dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia sotto la guida di Lina Wertmüller, esordisce sul grande schermo con la commedia Donne in bianco (1998), per la regia di Tonino Pulci. Nel 2001 è nel cast del film Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, che due anni dopo lo vuole anche per La finestra di fronte, con cui l’attore ottiene la candidatura ai Nastri d’Argento come migliore attore non protagonista e vince il Globo d’Oro della Stampa estera come migliore attore. Nel frattempo approda in televisione, dove, tra le altre esperienze, diventa uno dei protagonisti della fortunatissima serie tv “R.I.S. - Delitti imperfetti” dal 2005 al 2007. «Credo che la serialità possa offrire molti stimoli da un punto di vista creativo», spiega Nigro. «A causa del mio carattere soffro la noia della ripetizione. Nel cinema spesso capita di preparare ruoli in poco tempo rispetto all’inizio effettivo della lavorazione. In questo senso la serialità ti concede il lusso di lavorare sul tuo personaggio in modo diverso e di portarlo avanti per un periodo più lungo». Attualmente l’attore romano è a teatro con uno spettacolo dell’americano Neil LaBute affidato alla regia di Fabrizio Arcuri, Pretty. Un motivo per essere carini, che ruota intorno al tema della bellezza. Protagonisti sono due coppie di amici: Greg (interpretato da Filippo Nigro) e Steph, e Kent e Carly. La commedia inizia con un furibondo litigio tra Steph e Greg colpevole di aver dichiarato, in una conversazione con il suo amico e collega Kent, che la sua fidanzata è “normale” ma che non la cambierebbe per nulla al mondo. Ad ascoltare, per caso, questa conversazione è Carly che la riferisce parzialmente alla sua amica Steph. Ne scaturiscono gravi conseguenze perché Steph, dal carattere irascibile e polemico, non sopporta di stare con un uomo che non la considera bella sebbene lei stessa lo pensi. Anche il rapporto tra Kent e Carly subisce degli scossoni. Carly sa di essere attraente e di piacere agli uomini da cui riceve molte attenzioni e sa che da ciò le deriva il potere di “manipolare” le persone. Nonostante questo vive costantemente nel timore che Kent la tradisca. Filippo Nigro, com’è il suo personaggio in Pretty, un motivo per essere carini ? «Greg è un uomo “decente” che fa un grande errore. Descrive a un suo amico il viso della sua fidanzata come "normale". Greg realizza così come un commento apparentemente innocuo per un uomo viene visto come un insulto insopportabile per una donna. La colpa di Greg diventa la porta di ingresso per uno studio che gli uomini e le donne fanno nella ricerca della bellezza e dell’affermazione. Senza realizzarlo inizia ad ascoltare in modo diverso non solo quello che gli dicono gli altri ma anche quello che dice lui stesso e a realizzare quanto la comunicazione e il linguaggio vengano a volte usati come armi». È una commedia più divertente o più feroce? «È un gioco delle parti in cui nessuno si salva. Uno specchio dei nostri tempi in cui le relazioni sono costruite sull’immagine che abbiamo degli altri nella difficoltà di conoscersi. Forse il vero tema non è neanche la bellezza, quanto i danni che la nostra ricerca verso la bellezza possono provocare». C’è un personaggio che le piacerebbe interpretare più di altri sul palco di un teatro? «Cerco sempre di trovare qualcosa che mi possa interessare in un testo a prescindere dal personaggio da interpretare. Mi attraggono di più i testi contemporanei». Ha fatto tanto cinema e tanta televisione prima di approdare all’esperienza teatrale. Dove si sente più a suo agio? «Il teatro c’era già stato subito dopo gli anni al centro sperimentale. Poche cose e poi subito esperienze televisive e di cinema. A teatro sto recuperando adesso il tempo perduto. Diciamo che mi diverto a fare tutto. Con tutte le differenze e sfumature che distinguono il teatro dal cinema. Forse il teatro in questo momento lo vivo con un entusiasmo diverso». Qual è l’esperienza o il regista che l’ha fatta crescere di più dal punto di vista professionale? «L’insieme di tutto quello che ho fatto fino ad ora. Ogni singolo lavoro e ogni singolo ruolo ha lasciato una traccia. Penso di aver preso qualcosa da ogni nuova esperienza ma, d’altra parte, credo anche di essere rimasto uguale a me stesso». Cosa farà da grande? «Ciò che non ho fatto da piccolo». PRETTY. UN MOTIVO PER ESSERE CARINI ◗ 5,6/2 Teatro Lauro Rossi, Macerata ◗ dall’11 al 23/2 Tetro Menotti, Milano ◗ 26/2 Teatro Remondini, B. del Grappa (Vi) ◗ 27/2 Teatro De André, Casalgrande (Re) ◗ 28/2 Teatro Dante, Campi Bisenzio (Fi) ◗ 1/3 Teatro Villa dei Leoni, Mira (Ve) ◗ 2/3 Teatro dei Rassicurati, Montecarlo (Lu) ◗ 4/3 Teatro Magnetti, Ciriè (To) ◗ 5,6/3 Teatro Municipale, Casale M. (Al) ◗ 7/3 Teatro La Fabbrica, Villadossola (Vb) ◗ 13/3 Teatro Garibaldi, Bisceglie (Bt) ◗ 14/3 Teatro Spadaro, Massafra (Ta) ◗ 15/3 Teatro Modugno, Aradeo (Le) ITA EVENTI 67