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FRECCIA COVER<br />
di Sandra Gesualdi<br />
sandragesu<br />
Man Ray<br />
Le violon d’Ingres (1924-1976)<br />
Courtesy Archivio Storico della Biennale di Venezia - ASAC, Venezia<br />
© Man Ray Trust by SIAE <strong>2019</strong><br />
SEDUZIONI<br />
«Fotografo ciò che non voglio dipingere, ciò che ha già un’anima»<br />
[Man Ray]<br />
Lei è Kiki de Montparnasse, attrice magnetica e cantante dal<br />
carattere impetuoso. Man Ray la incontra nei locali notturni<br />
della Parigi bohémienne, tra le due Guerre. È bellissima, istintiva,<br />
una voce da usignolo. Se ne innamora e la rende immortale<br />
in una delle immagini più famose del XX secolo.<br />
Kiki passa alla storia come Le violon d’Ingres, scatto scandaloso<br />
ai tempi, leggendario per sempre. Avanguardia pura.<br />
Man Ray non si accontenta della foto e dipinge due effe di<br />
violino, con dell’inchiostro nero, sulla schiena di Kiki, catturata<br />
in un fermo immagine che la fa sembrare uno strumento ad<br />
arco. E, ancora, cita la morbida bagnante del pittore Ingres,<br />
reinventando non solo il linguaggio fotografico, ma anche la<br />
raffigurazione del corpo e del volto, i generi stessi del nudo e<br />
del ritratto. Artista passionale, irriverente, Man Ray si applica<br />
in maniera totalizzante all’arte come alle donne, numerose<br />
presenze lungo tutta la sua vita. Le ha amate, ritratte, studiate.<br />
Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino rende<br />
omaggio al grande maestro con wo/MAN RAY. Le seduzioni<br />
della fotografia, la mostra che fino al 19 gennaio 2020 presenta<br />
200 ritratti, realizzati dagli anni ’20 fino alla morte, nel 1976,<br />
tutti dedicati a un preciso soggetto, la donna, fonte essenziale<br />
di ispirazione della sua ricerca.<br />
camera.to<br />
CameraTorino camera_torino Camera_Torino<br />
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