syndicom rivista N.14

Sommario
4 Team vincenti
5 Brevi ma utili
6 Dalla parte degli altri
7 L’ospite
8 Dossier: post-elezioni
16 Dalle professioni
22 Politica: intervista a
Tamara Funiciello
25 Diritto e diritti
26 Idee
27 Mille parole
28 Eventi
30 Un lavoro, una vita
31 Cruciverba
32 Inter-attivi
We, not me. Noi, non io.
Onda verde, politica climatica, slittamento a
sinistra, elezione delle donne: titoli che hanno
dominato i giornali e le cronache post-elezioni.
Una cosa è chiara: il risultato di queste elezioni
equivale per la Svizzera a uno tsunami. Il nostro
Parlamento diventa più rosa e più giovane. Le
spese per le casse malati, i problemi irrisolti in
materia di rendite e il cambiamento climatico
hanno prodotto un forte effetto di mobilitazione
presso i giovani elettori e le giovani elettrici.
Un effetto alimentato anche dallo sciopero delle
donne. Questa frangia della popolazione chiede
una politica, una società e un ambiente sostenibili.
Soluzioni per il futuro ora e non chissà
quando. E soprattutto una politica che metta al
centro la società e non i singoli. Esattamente:
we, not me!
Non è tuttavia definito come questo si ripercuota
sulle questioni e sulle problematiche irrisolte
come la politica climatica, la protezione
salariale, la questione delle rendite, il servizio
pubblico, i crescenti costi sanitari, le pari opportunità
oppure sulla crescente digitalizzazione
nel mondo del lavoro. In tutti i settori c’è
bisogno di soluzioni che garantiscano un impatto
ampio e sostenibile per una Svizzera moderna
che adempia ai propri obblighi sociali.
È su questo che si valuta un Parlamento.
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Daniel Münger, presidente syndicom
In copertina:
Fabien Fivaz (Verdi, Neuchâtel),
Baptiste Hurni (PS, Neuchâtel), Tamara
Funiciello (PS, Berna) e Franziska Roth
(PS, Soletta) nel giorno dedicato ai
nuovi eletti a Palazzo Federale. Sullo
sfondo: Flavia Wasserfallen (PS, Berna).