syndicom rivista N.14
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
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12 Dossier<br />
Dalla parte dei lavoratori<br />
Si è trattata dell’elezione che ha battuto tutti i record: mai un<br />
partito aveva ottenuto 17 seggi in una volta come hanno fatto<br />
i Verdi nel Consiglio nazionale, portando così il loro risultato<br />
a 28 seggi. I Verdi liberali, dal canto loro, hanno ottenuto<br />
16 seggi. Inoltre, mai un partito aveva perso 12 seggi come ha<br />
fatto l’UDC. Lo sciopero delle donne e quello del clima hanno<br />
reso il panorama politico svizzero più volatile che mai, poiché<br />
58 seggi hanno cambiato appartenenza, come mai era successo<br />
prima.<br />
Il Consiglio nazionale resta tuttavia dominato da una maggioranza<br />
borghese, poiché la forza dell’UDC (25,6%), a cui si aggiunge<br />
quella del PLR (15,1%) e quella del PPD (11,4%) supera<br />
quella dei verdi (13,2%) e dei socialisti (16,8%). Questi ultimi<br />
hanno subìto un calo. Ciò significa per i nuovi eletti la necessità<br />
di trovare delle alleanze per vincere le lotte politiche.<br />
E questo è un bene. Sebbene l’USS abbia deplorato la mancata<br />
rielezione di Corrado Pardini (PS/BE), membro del comitato<br />
direttore di Unia, «personalità di grande spicco e il cui bilancio<br />
è eccellente», due romandi, locomotive elettorali che seducono<br />
ben oltre il loro partito di appartenenza, difenderanno<br />
le lotte sindacali in Parlamento. Uno è il presidente dell’Unione<br />
sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard (PS/VD), uno degli<br />
autori dell’accordo tra datori di lavoro (UPS) e sindacati (USS,<br />
Travail.Suisse) che consiste nell’abbassare il tasso di conversione<br />
della previdenza professionale al 6% in cambio di una<br />
migliore copertura dei lavoratori a tempo parziale e di un<br />
minor costo di contribuzione dei più anziani. Il secondo è il<br />
presidente dell’Unione sindacale vallesana, Mathias Reynard,<br />
molto impegnato nella parità tra uomini e donne, nelle condizioni<br />
di lavoro dei lavoratori e nella difesa dei servizi pubblici<br />
(Posta, trasporti pubblici) nonché nella lotta contro l’omofobia.<br />
Tra le donne, oltre a Tamara Funiciello, femminista, ex segretaria<br />
sindacale di Unia e che conoscerete a pagina 22 di questo<br />
numero, bisognerà seguire la presidente dell’SSP di Basilea<br />
Samira Marti, molto impegnata per la giustizia sociale e il<br />
femminismo (PS/BL), la segretaria del SEV Edith Graf-Litscher<br />
(PS/TH) impegnata in particolare per il servizio pubblico<br />
nell’ambito dei trasporti. Per Katarina Prelicz-Huber (Verdi,<br />
ZH), presidente SSP e membro del comitato presidenziale USS,<br />
l’elezione nel Consiglio nazionale dimostra che le forze progressiste<br />
e di sinistra si sono potenziate dando maggiormente<br />
voce in Parlamento ai lavoratori. Anch’essa chiede una<br />
riforma della previdenza vecchiaia in particolare a favore delle<br />
donne, i cui salari devono essere rivalutati, soprattutto in alcune<br />
professioni tipicamente «femminili». Essendosi particolarmente<br />
impegnato sul piano cantonale per la salvaguardia<br />
del partenariato sociale nella funzione pubblica, il verde Fabien<br />
Fivaz (NE) potrebbe essere un sostegno interessante,<br />
come pure gli avvocati specializzati nella difesa dei lavoratori<br />
Christian Dandrès (PS/GE) e Baptiste Hurni di Neuchâtel (PS).<br />
Tra le rielette, bisogna citare Barbara Gysi (PS/SG), presidente<br />
dell’unione sindacale del Canton San Gallo, che si batte per<br />
la parità salariale e un miglior riconoscimento del lavoro di<br />
cura e Irène Kälin (Verdi/AG), presidente dell’unione sindacale<br />
del Canton Argovia e favorevole al congedo parentale, per un<br />
mondo digitale che tenga conto dell’uomo e venga costruito<br />
insieme a esso, nonché di una migliore conciliabilità lavoro-famiglia.<br />
Infine, nel Consiglio degli Stati, si potrà contare sulla rielezione<br />
di Paul Rechsteiner (PS/SG), ex presidente USS, impegnato<br />
nelle lotte sociali, ma anche nella protezione dei salari e delle<br />
rendite nonché di premi di cassa malati sostenibili per la<br />
popolazione. Chi ha fatto notizia è la socialista Marina Carobbio,<br />
prima donna ticinese a entrare alla «camera alta».<br />
Pierre-Yves Maillard, presidente<br />
USS e consigliere nazionale (PS,<br />
Vaud) accanto a Paul Rechsteiner,<br />
ex presidente USS e consigliere<br />
agli Stati (PS, San Gallo).